Palazzo Zanca alla Regione: il Pai va aggiornato. Richieste di finanziamenti per oltre 50 milioni

Palazzo Zanca alla Regione: il Pai va aggiornato. Richieste di finanziamenti per oltre 50 milioni

Palazzo Zanca alla Regione: il Pai va aggiornato. Richieste di finanziamenti per oltre 50 milioni

lunedì 01 Febbraio 2010 - 12:38

Domani Buzzanca sarà a Palermo: consegnerà un documento, predisposto dal geologo del Comune Gioè, che fotografa la nuova mappa del rischio erosione costiera ed evidenzia la necessità di finanziare due progetti per il tratto di costa tra Ponte Schiavo e Scaletta. Altri tre progetti, spediti da Isgrò, riguardano San Saba

La mappa del rischio della città di Messina e delle sue coste va aggiornata, e in gran fretta. Qualora qualcuno lo avesse dimenticato, ci ha pensato la violenta mareggiata del 27 gennaio scorso a rinfrescare a tutti la memoria. Ricordando anche che c’è un Pai (la “cartina” siciliana dei dissesti idrogeologici e delle erosioni costiere) fermo dal 2006, pronto ad essere aggiornato da quest’estate ma ancora fermo al palo. A chiedere a Palermo di dare un’accelerata è il sindaco Giuseppe Buzzanca, che domani mattina si presenterà negli uffici della Regione con una richiesta di finanziamenti partorita dal geologo di Palazzo Zanca, Carmelo Gioè, e sottoscritta dal primo cittadino. «La radicale trasformazione della spiaggia, avvenuta tra il 1998 ed il 2009 – si legge nel documento – rende necessario un aggiornamento e una verifica del lavoro eseguito di perimetrazione delle aree a rischio del Pai, poiché anche le segnalazioni per fenomeni di erosione costiera si sono fatte più numerose e gravi». Nel documento il geologo del Comune evidenzia tutta una serie di problematiche, che riguardano i «radicali» interventi che hanno interessato i torrenti, la scomparsa di alcune spiagge, «il cattivo intervento antropico per la costruzione delle stesse difese costiere, e in taluni casi l’assenza di una manutenzione ordinaria o straordinaria».

Gioè si sofferma sul tratto di costa compreso tra Ponte Schiavo (Briga Marina) e Capo Scaletta, evidenziando che in determinate condizioni «il mare lambisce, ed a volte invade, la Statale 114 nel tratto S. Margherita–Briga Marina, mettendo a rischio anche le abitazioni vicine». A rischio, dunque, le abitazioni private, le strutture pubbliche, la viabilità, ma in generale ad essere modificata è quella che viene classificata come “area costiera di alta valenza turistico-ambientale”. Il sindaco e il geologo mettono sul tavolo anche le tante petizioni popolari realizzate in questi anni per l’esecuzione di interventi sulle coste, compresi articoli di giornale e documentazioni fotografiche.

L’intervento che viene chiesto alla Regione di finanziare «coniuga l’esigenza di proteggere l’abitato con quella di ricostruire artificialmente la linea di costa; con riferimento agli aspetti più propriamente paesaggistici, inoltre, si è previsto di eseguire un intervento che si integrasse al meglio nel contesto visivo del litorale e risultasse, quanto più possibile, conforme e congruente con le opere di difesa precedentemente realizzate (scogliera)». Costo stimato: 7,5 milioni per Capo Scaletta–S. Paolo Briga e 5,5 milioni per il tratto S. Paolo Briga–Briga Marina (Ponte Schiavo). Nella stessa lettera Buzzanca e Gioè ribadiscono che «notevoli danni risultano presenti anche nei tratti costieri di S. Margherita-Galati, Tremestieri, via Don Blasco e Ganzirri-Capo Peloro, oltre che evidenti fenomeni legati a frane e colate detritiche presenti in località Bordonaro-Cumia, S. Giovannello, ecc., evidenziando ancora una volta la necessità di nuova perimetrazione delle aree a rischio e il finanziamento di opere di mitigazione idrogeologica».

La richiesta di Buzzanca e Gioè arriva cinque giorni dopo quella inoltrata dall’assessore alle Politiche del mare Pippo Isgrò, sempre grazie al lavoro dell’unico geologo di Palazzo Zanca. Si tratta di tre progetti preliminari per un totale di 19,9 milioni di euro che riguardano “interventi urgenti per la difesa degli abitati e delle infrastrutture” a San Saba, per la precisione nelle zone tra torrente Calamona e Capo Rasocolmo (6,5 milioni), tra torrente Calamona e torrente Giudeo (4,6 milioni) e tra torrente Rodia e torrente Giudeo (8,7 milioni). Già quest’estate dal dipartimento di Isgrò erano partiti sei progetti preliminari e un progetto esecutivo per una richiesta totale di finanziamenti per 24,3 milioni. Gli interventi riguardano, nel dettaglio, Ortoliuzzo (1,8 milioni), S. Margherita (2,8), S. Margherita-Galati Marina (4,5), Tremestieri (2,9), Casa Bianca e Tono (3,6), Mezzana-Tono (3,4) più il terzo stralcio del lungomare di S. Margherita, per il quale, come detto, esiste un progetto esecutivo da 5,1 milioni. Tutte carte partite da Palazzo Zanca. Adesso si attende una ricevuta di ritorno, magari con qualche “milioncino” in più per la città di Messina.

(foto Sturiale)

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