Stasera in consiglio comunale si prosegue con l’analisi degli emendamenti (in arrivo una nuova decina). Nel centrosinistra dura replica di Gennaro a Barbalace. Intanto Tomasello e Buzzanca fanno fronte unico sulla cittadella universitaria

Opere compensative al Ponte, secondo round. Se si esclude la prima seduta preliminare, quella di stasera sarà la seconda tappa del consiglio comunale che dovrebbe portare all’approvazione della delibera che qualcuno già definisce un “libro dei sogni”. Martedì si è cominciato con i primi due emendamenti, oggi si proseguirà su questa scia, anche se gli emendamenti stessi crescono di giorno in giorno (oggi ne arriveranno almeno dieci nuovi). Nell’ultima puntata il dibattito si è consumato essenzialmente sullo spostamento della stazione centrale e della marittima a Contesse, ipotesi avanzata dal presidente della Commissione Ponte Nicola Barbalace del Pd ma bocciata dall’aula sul filo di lana. Tra i voti contrari anche quello di Gaetano Gennaro, unico consigliere del Pd ad opporsi alla proposta del collega. Che ovviamente non ha gradito, accusando Gennaro di «votare con la maggioranza».

Pronta la replica dello stesso Gennaro, che spiega così le ragioni del suo voto e del suo “disagio”: «Le posizioni interne al Pd emerse in Consiglio sono assolutamente legate al libero convincimento dei singoli consiglieri e non invece al risultato di un dibattito maturato all’interno degli organismi di partito preposti. Pertanto, reputo l’analisi post voto di Barbalace fuorviante, poiché il consigliere sa che la mia posizione politica sul Ponte e sul modello di sviluppo da esso derivante è stata, negli anni, sempre chiara e di assoluta contrarietà. Allo stesso modo è fuori luogo e offensivo nei confronti del sottoscritto rappresentare pubblicamente il mio no all’emendamento in oggetto come un appoggio alla maggioranza di centrodestra. Non le mie parole, ma certamente la mia storia politica personale è la testimonianza di un percorso coerente e cosciente, di sinistra e privo di qualsiasi forma di confusione politica, tentennamenti o trasformismi di alcun tipo».

«Sono convinto – aggiunge Gennaro – che sul tema dell’attraversamento stabile dello Stretto sia giunto il momento, anche rispetto ai ruoli ricoperti, di chiarire le singole posizioni politiche, sia all’interno del partito, sia rispetto all’elettorato che lo sostiene. Soprattutto per non continuare a mortificare le sensibilità e le opinioni della maggioranza del popolo democratico messinese che, storicamente, ha sempre espresso una netta contrarietà al modello di sviluppo legato al Ponte».

Intanto, a proposito di opere compensative e connesse al Ponte, il rettore dell’Università Franco Tomasello e il sindaco Giuseppe Buzzanca fanno fronte comune a difesa della cittadella universitaria dell’Annunziata, che potrebbe essere coinvolta dalla progettazione definitiva della grande opera. Il rettore Tomasello aveva posto il problema della cittadella universitaria all’amministratore delegato della “Stretto di Messina” Pietro Ciucci, al sindaco Buzzanca e al presidente della Provincia Nanni Ricevuto inviando una lettera. Qui si annunciava l’adesione alla proposta del Comune di adottare una variante al progetto proprio inerente la cittadella, specificando che «soluzioni diverse non potrebbero trovare l’approvazione di questa amministrazione e di questa comunità universitaria».