Saranno presenti il ministro Matteoli e l’amministratore delegato della Stretto Ciucci. L’evento segnerà anche la prima occasione di apertura alla città del Palazzo della Cultura. Scoglio: «L’11 febbraio come assessore ai Lavori pubblici consegnerò la struttura»
Il 12 febbraio si terranno due eventi in uno. Il primo di grande impatto mediatico e dal forte valore simbolico sull’opera che più di ogni altra ha generato, e continuerà a generare, dibattiti e controversie: il Ponte sullo Stretto. Il secondo, seppur in proporzione meno eclatante ma di grande significato per i messinesi, riguarda una di quelle grandi incompiute che finalmente si apre alla città per la prima volta, anche se non si potrà parlare di inaugurazione: il Palazzo della Cultura, ribattezzato di recente “Antonello da Messina”. Alle 14.30 di venerdì 12 febbraio, infatti, a ventiquattrore dalla “Notte della cultura”, nel grande auditorium da 800 posti del “PalAntonello” si terrà la presentazione ufficiale del progetto del Ponte sullo Stretto.
Sul palco saliranno, tra gli altri, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli e l’amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci. Per l’occasione verranno proiettati video illustrativi del progetto e verranno chiariti i dettagli della la complessa struttura dell’organizzazione messa a punto e delle principali imprese impegnate nei lavori. Sarà, dunque, anche la prima uscita ufficiale in città del Contraente generale, Eurolink-Impregilo, del “Project management Consultant”, Parsons, e del Monitore ambientale, costituito da un raggruppamento di imprese.
«Consegnerò ufficialmente il Palazzo della Cultura l’11 febbraio – spiega l’assessore ai Lavori pubblici di Palazzo Zanca Gianfranco Scoglio – abbiamo infatti i collaudi statici e amministrativi ed entro una ventina di giorni avremo anche il certificato di collaudo dei Vigili del Fuoco, nelle more del quale, come la legge prevede, sarà possibile svolgere eventi. Apriremo solo il piano terra dove si trova l’auditorium mentre per le altre sale attendiamo ancora qualche rifinitura. Quella del 12 febbraio sarà un’occasione per aprire il Palazzo alla città, anche se non sarà una vera e propria inaugurazione, che spetterà poi all’assessore alla Cultura. Questa occorrenza servirà a dimostrare che il Palacultura potrà essere utilizzato anche per eventi di grande portata, anche questa è cultura, cultura dell’informazione e di progetto. E’ chiaro che a questo punto – conclude Scoglio – bisognerà procedere spediti col piano di gestione e con quello di manutenzione».
