Ponte sullo stretto , Germanà: -E' la risposta concreta al bisogno di un più efficiente e moderno sistema di collegamento tra la Sicilia ed il Continente-

Ponte sullo stretto , Germanà: -E’ la risposta concreta al bisogno di un più efficiente e moderno sistema di collegamento tra la Sicilia ed il Continente-

Ponte sullo stretto , Germanà: -E’ la risposta concreta al bisogno di un più efficiente e moderno sistema di collegamento tra la Sicilia ed il Continente-

mercoledì 10 Febbraio 2010 - 12:02

Il deputato nazionale del Pdl diende le ragioni del si al ponte e si dchiara certo dell'avvio del cantiere principale del Ponte e della sua inaugurazione il 1° gennaio 2017.

A due giorni dall’arrivo in città del Ministro dei trasporti Altero Matteoliper la presentazione del progetto, a tornare sull’argomento Ponte è il deputato del Pdl, Nino Germanà.

In una lunga nota difende con forza le ragioni del si all’opera, considerata volano per l’economia del Mezzogiorno.

Il dibattito ruotante attorno alla costruzione del Ponte sullo Stretto – scrive Germanà- continua a mostrare una certa fatica a emanciparsi dalla ostilità antropologica che caratterizza il pensiero degli oppositori all’Opera. In città si continua a discutere dell’opportunità di costruire o meno il Ponte, non rendendosi conto che invece, allo stato attuale, più che parlare di posa dell’ultima pietra più opportuno sarebbe ragionare di apertura dell’Opera al pubblico e prepararsi a tale evento.

Probabilmente – prosegue il deputato- si tratta di una confusione generata dalla lunga fase di stallo vissuta del progetto, fase oramai superata considerato che l’Anas è pienamente impegnata nella risoluzione delle problematiche dovute alle continue sospensioni subite dall’Opera e nella predisposizione di un nuovo programma di esecuzione per le attività occorrenti al riavvio del progetto.

Ottimista Germanà sui tempi di realizzazione dell’Opera. L’accordo siglato il 25 settembre 2009 tra l’Anas – azionista di maggioranza della Società Stretto di Messina – e il Contraente Generale Eurolink non lascia spazio a dubbi: dopo l’avvio dei lavori per la “Variante di Cannitello”, avvenuta il 23 dicembre scorso, il 2010 sarà l’anno della realizzazione delle prime opere a terra sul versante siciliano, il 2011 vedrà l’avvio del cantiere principale del Ponte, per giungere, finalmente, alla sua inaugurazione che avverrà il 1° gennaio 2017.

Quanto all’utilità dell’imponente opera , il parlamentare del Pdl non ha dubbi: il Ponte è la risposta concreta al bisogno di un più efficiente e moderno sistema di collegamento tra la Sicilia ed il Continente. Esso si colloca in modo funzionale ed organico in una logica complessiva di riqualificazione delle infrastrutture portanti stradali e ferroviarie del Mezzogiorno. In tal senso apporterà un contributo decisivo alla riduzione del deficit infrastrutturale che riguarda il Sud, creando le condizioni favorevoli per un rilancio economico-sociale dell’area e la premessa per un sistema logistico più competitivo consentendo di sviluppare il concetto dell’intermodalità.

Il contributo – sottolinea Germanà – è anche indiretto perché il Ponte non è solo un’opera puntuale, ma è una tessera fondamentale del mosaico trasportistico nazionale ed internazionale che consentirà di portare l’Europa nel Mediterraneo. Infatti, una volta completato, il Ponte sarà parte integrante di una serie di sistemi viari, ferroviari e marittimi: il Corridoio VIII, il Corridoio V e l’Asse Palermo-Berlino, di cui il Ponte è snodo fondamentale, come riconosciuto dall’Unione Europea che ha inserito l’opera tra i progetti prioritari nell’ambito della sviluppo delle reti Transeuropee. L’opera genererà inoltre forti ricadute sul contesto socioeconomico locale. Si prevede che complessivamente l’impatto economico risulterà pari a circa 6 miliardi di euro, con ricadute occupazionali di circa 40.000 unità anno limitatamente alle Regioni dello Stretto.

Secondo Germanà quindi “stando così le cose, molto più proficuo e utile per tutti sarebbe prepararsi per tempo a sfruttare al meglio le opportunità che il collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria inevitabilmente produrrà.Creare benessere e ricchezza, per sé e i propri figli, soprattutto oggi che la globalizzazione riduce lo spazio a discapito del tempo, è una responsabilità quotidiana dalla quale non ci si può più permettere di prescindere”.

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