Il componente del Cda della “Stretto di Messina” si è confrontato con i consiglieri provinciali. Diversi gli argomenti affrontati: dalle opere compensative, alla questione occupazionale, passando per i tempi e i costi di realizzazione del collegamento stabile. E sulla cittadella universitaria...
Ieri alla Provincia si è tenuta un’interessante seduta della commissione Ponte, proprio mentre in consiglio comunale, così come oggi, si discuteva delle opere compensative e connesse al collegamento stabile tra Reggio e Messina e al Ministero dei Trasporti a Roma si svolgeva una riunione operativa (articolo correlato in basso) sull’argomento. All’appuntamento a palazzo dei Leoni ha partecipato l’ex sindacalista messinese, oggi consigliere d’amministrazione della Società “Stretto di Messina”, Maurizio Ballistreri.
Presenti all’incontro, considerato il primo di una fattiva collaborazione tra la Commissione provinciale e la società, hanno partecipato tutti i capogruppo consiliari della Provincia Regionale di Messina, i quali, nei loro interventi, hanno affrontato le varie problematiche attinenti la realizzazione dell’infrastruttura e l’impatto socio/economico che potrà avere sul territorio. Ballistreri ha da subito rimarcato come, partendo dall’opera del Ponte sullo Stretto, occorrerà rivendicare la posizione “baricentrica” di Messina nello sviluppo delle infrastrutture e dei trasporti. «Il ponte, quale obiettivo della regione Siciliana, “costringerà” il Governo ad investire sul potenziamento dei trasporti al sud – ha affermato l’ex deputato regionale -, sul completamento della Salerno/Reggio Calabria, e sulle ferrovie con il potenziamento dell’alta velocità anche in Sicilia». Ballistreri ha poi ribadito che l’Aeroporto del Mela rientra tra le opere infrastrutturali inserite come valenza strategica nel Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità già dal 2002 e, seppur nel breve periodo la Provincia di Messina punti ad un potenziamento dell’Aeroporto di Reggio, non può non tenerne conto.
Tra i consiglieri il primo ad intervenire è Tonino Calabrò (capogruppo Autonomisti di Base), che ha posto l’attenzione proprio sulle opere connesse e compensative (definite più correttamente Opere di Sistema da Ballistreri) che avranno certamente un forte impatto su tutto il territorio provinciale e che si pongono come strategiche in virtù dell’Asse 1 – Corridoio Palermo/Berlino. Anche Calabrò è tornato sull’Aeroporto del Mela sottolineandone l’utilità, così come netta è stata la presa di posizione del Presidente di Commissione, Pino Galluzzo, che ha ribadito come in questa direzione l’Ente Provincia sia determinante nelle scelte riguardanti lo sviluppo del territorio: «Lo scalo rappresenterebbe una struttura di supporto al turismo in Sicilia che conta ogni anno 12milioni di presenze, di cui 5milioni e mezzo a Messina (tra Taormina e Isole Eolie) – ha spiegato Galluzzo – con la prospettiva di notevoli incrementi grazie alla presenza del Ponte sullo Stretto. Ma contestualmente all’aeroporto, serve un migliore sfruttamento della costa tirrenica, con il pontile mobile di Giammoro che favorirebbe il trasporto via mare, divenendo funzionale sia al Ponte sia alle grandi industrie, lasciando una vocazione per lo più turistica ai porti di Milazzo e Messina. E’ per questo che occorre un incontro alla presenza del Presidente Ricevuto in una concertazione complessiva per concordare sulle scelte significative da operare».
Nino Previti (Mpa) e Maurizio Palermo (Idv) hanno invitato la Società dello Stretto ad una giusta azione di concertazione con la Società Eurolink, per garantire una celere attività lavorativa per la realizzazione dell’opera. Palermo in particolare ha posto l’attenzione sulla necessità di operare fattivamente nel campo della formazione professionale locale al fine di garantire le 40mila unità lavorative a regime previste e la salvaguardia delle professionalità. Pippo Rao (Pd) ha evidenziato invece come il Ponte dovrà essere connesso alla pianificazione urbanistica della città denunciando poi, come negli anni, la società “Stretto di Messina” abbia dovuto sostenere costi esosi per il suo “mantenimento”.
Le risposte sono state affidate nuovamente a Ballistreri, che ha comunicato l’intenzione di mettere in asse la Pianificazione territoriale con il Progetto Definitivo dell’opera in un incontro con la società Eurolink, alla quale verrà richiesta qualche modifica alle scelte strategiche operative. In particolare sulla problematica riguardante la demolizione di una parte della Cittadella Universitaria che comporterebbe grossi aggravi economici. Sul punto il componente del Cda è stato chiaro: «Ho già formalizzato al presidente Zamberletti e all’ad Ciucci il problema nel corso dell’ultimo consiglio di amministrazione. Nessuna interferenza ci può essere tra il Ponte e uno dei maggiori poli sportivi universitari del Sud, costato un centinaio di miliardi di vecchie lire e che sarebbe paradossale se ciò avvenisse. Per questo – ha spiegato Ballistreri – l’opera deve essere legata al territorio, ai suoi bisogni e alle sue linee-guida urbanistiche». Sui costi della Società, ha poi replicato: «La sospensione della stessa da parte del Governo Prodi nel 2006 ha portato ad un aggravio nel suo riavvio e nella conseguente ricapitalizzazione. Oggi comunque i costi sono meno pesanti».
La Commissione elaborerà un Documento Programmatico sulle indicazioni che il Consiglio Provinciale, quale organo rappresentativo, nella sua interezza e pluralità di opinioni, vorrà sottoporre alla Società Stretto di Messina, per lo sviluppo socio-economico del territorio.
