Il capogruppo dell’Mpa indica all’Amministrazione provinciale la strada da seguire per evitare sprechi che possano avere ripercussioni sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente

Chi sarà il Ragioniere generale che andrà a sostituire Antonino Torrisi prossimo al pensionamento ?

A porsi il quesito è il capogruppo alla Provincia dell’Mpa, Roberto Cerreti che, in un’interrogazione a risposta immediata indirizzata al presidente della provincia, Nanni Ricevuto e al presidente del Consiglio,Salvino Fiore, effettua una serie di valutazioni in termini di economicità e di opportunità e pone una serie di paletti sui criteri che dovranno essere utilizzati per la nomina del nuovo segretario .

Secondo l’esponente politico, ad esempio va assolutamente evitata “l’eventuale individuazione di un soggetto idoneo a ricoprire il ruolo di ragioniere generale attraverso mobilità tra Enti” perché questo “comporterebbe un inutile aggravio economico per le casse dell’Ente”.

“Inipotizzabile sarebbe poi – scrive ancora Cerreti- anche nel rispetto dell’attuale normativa, affidare una proroga di incarico per ulteriori anni tre all’attuale ragioniere generale”.

Nel documento l’esponente politico sottolinea come “ necessità prioritaria dell’Ente sia quella, anche nel rispetto delle prerogative del patto di stabilità, di attuare una politica amministrativa del risparmio” ed evitare di ripetere scelte “ che già in passato hanno inevitabilmente procurato un aggravio della situazione economica dell’Amministrazione Provinciale”

Se da un lato, scrive ancora Cerreti, “l’Amministrazione risulta essere dotata nella propria pianta organica soltanto di dirigenti amministrativi e tecnici, e quindi non di figure con professionalità nell’area finanziaria, dall’altra “vi sono tra i funzionari provinciali le professionalità idonee a ricoprire il ruolo di Ragioniere Generale, ai sensi dell’art.19 comma 6 del Decr. Lgs 165/2001”.

Inoltre – scrive Cerreti- lo Statuto della Provincia all’art. 59 prevede che la copertura dei posti di dirigenti può avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico, o, eccezionalmente e con delibera motivata di diritto privato, fermo restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire; che l’art.52 del regolamento degli uffici e dei servizi, prevede che i posti vaganti dell’area complessiva dirigenziale della dotazione organica possono essere coperti anche con contratti di lavoro a tempo determinato sottoscritte ai sensi del Decr. Lgs. 29/93 e successive modifiche ed integrazioni, fermo restando il possesso dei requisiti di professionalità, capacità ed attitudine richieste per la funzione da ricoprire”.

Infine, evidenzia Cerreti, la delibera n.123 del 8/10/2009 del Consiglio Provinciale, prevede che gli affidamenti degli incarichi esterni possano avere luogo solo in assenza di professionalità all’interno dell’Ente.

Elencate le varie opzioni a disposizione dell’Amministrazione provinciale chiede di “conoscere gli intendimenti dell’Amministrazione in merito all’imminente sostituzione del Ragioniere Generale-.