Requisizione di tumuli al Gran Camposanto, Pistorino denuncia l'anomalia della scelta commissariale

Requisizione di tumuli al Gran Camposanto, Pistorino denuncia l’anomalia della scelta commissariale

Redazione

Requisizione di tumuli al Gran Camposanto, Pistorino denuncia l’anomalia della scelta commissariale

lunedì 12 Novembre 2007 - 09:45

Gli eredi chiamati a reclamarli entro il prossimo 30 novembre

Il Gran Camposanto finisce in balia delle scelte scellerate dell’amministrazione.

E’ questa la denuncia fatta oggi dal consigliere della Terza Circoscrizione Enrico Pistorino, il quale porta a conoscenza della cittadinanza la decisione presa dal Commissario Straordinario in merito alla requisizione dei tumuli che non saranno reclamati entro il prossimo 30 novembre.

“Da alcuni giorni, afferma il consigliere, sono apparsi su diverse tombe del Gran Camposanto alcuni avvisi che, facendo riferimento alla delibera n.134 del 2004 del Consiglio Comunale, invitano gli eventuali eredi a reclamare le aree dei tumuli entro il 30 novembre prossimo, pena la perdita di qualunque diritto e la rimozione della salma.

Considerata la apparente casualità di apposizione di tali avvisi, che interessano tombe di tutte le nature, non solo quelle abbandonate e vetuste, ma anche quelle di pregio artistico ancora in buono stato e considerato che non si può ritenere un termine di preavviso di poco meno di trenta giorni sufficiente a far decadere i diritti degli eredi, chiedo al Commissario di spiegare le azioni dell’Amministrazione Comunale.

La delibera n.134 del 2004, infatti, stabilisce che debbano essere fatte accurate ricerche, da parte dell’Amministrazione, per risalire agli eredi e che debbano essere fatti avvisi pubblici attraverso i mezzi di informazione per almeno 90 giorni prima di poter procedere ad una requisizione.

In questi casi deve essere l’Amministrazione, se vuole requisire un tumulo che risulti abbandonato e danneggiato, a compiere tali ricerche invitando gli eredi alla sistemazione ed alla ristrutturazione e solo davanti ad un espresso diniego di questi, potrà procede alla requisizione.

È di tutta evidenza che invece in questo caso l’Amministrazione ha sovvertito il processo mettendo dei “pezzi di carta- sulle tombe ed aspettando 30 giorni, che gli eredi si facciano avanti. Impossibile, per chi ad esempio risiede fuori Messina o all’estero, visto che molti dei tumuli interessati risalgono anche all’ 800.

Rimane da chiedersi, per quale motivo una delibera del 2004 viene eseguita solo oggi e proprio in un periodo commissariale, in cui gli organi democraticamente eletti sono decaduti. Per quale motivo l’Amministrazione tenta di sgomberare centinaia di tumuli proprio ora e così in fretta, che fine faranno i resti mortali, i tanti monumenti, le epigrafi ed i marmi che racchiudono una parte dell’identità storica di Messina?

Per tutti questi motivi, ho formulato al Commissario Sinatra la richiesta di bloccare l’iter delle requisizioni dei tumuli-

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