Il deputato regionale dell’Mpa mette nel mirino il dirigente Cama. Lunedì conferenza stampa con la Aliberti per spiegare il “giallo” sui bandi. «Qualcuno si è palesemente dimostrato inadeguato al ruolo ricoperto, è il caso che cambi mestiere»
«Siamo giunti all’ennesima scadenza di proroga della gestione dei servizi sociali a Messina, e ancora si paventa una ulteriore proroga. Adesso è arrivato il momento di dire basta, a questo tipo di speculazioni, sia di natura politica, o di altra natura sulle spalle degli operatori dei servizi sociali o peggio ancora sugli utenti dei servizi stessi». E’ duro il commento del deputato regionale dell’Mpa Cateno De Luca dopo le ultime notizie secondo cui i nuovi bandi dei servizi sociali sarebbero a serio rischio. Un commento che arriva a meno di ventiquattrore dalla «preoccupazione» manifestata dall’assessore alle Politiche sociali Pinella Aliberti, politicamente vicina a De Luca, per i tempi con cui l’ufficio di Palazzo Zanca diretto da Antonio Cama sta procedendo.
«Nonostante la giunta avesse già concesso l’ennesima proroga di solo 60 giorni per l’espletamento della gara – spiega De Luca – e l’assessore Aliberti avesse più volte sollecitato il dirigente Cama, a 40 giorni dalla scadenza della proroga “stranamente” non c’è pronto nulla». Quindi, continua De Luca, «se ci sono inadempienze, vanno presi immediatamente i provvedimenti del caso». De Luca non va per il sottile e annuncia che «lunedì prossimo, alle 11.00, terrò una conferenza stampa insieme all’assessore Aliberti, a Palazzo Zanca, se il sindaco ci concederà i locali, altrimenti davanti il palazzo stesso, dove saranno resi noti tutti gli atti e le vicende che ad oggi hanno impedito l’emanazione del bando. Alla conferenza stampa sarà invitato il sindaco Buzzanca, considerata la delicatezza del tema, e il dirigente Antonio Cama, per contribuire, partecipando personalmente, al buon esito dell’iniziativa. Comunque – conclude De Luca – qualcuno si è palesemente dimostrato inadeguato al ruolo ricoperto, e se sarà accertato, è il caso che cambi mestiere».
