Le dichiarazioni dell’assessore al Bilancio del Comune Orazio Miloro non lasciano scampo ad interpretazioni. L’ipotesi più probabile resta un cambio di destinazione d’uso
Che fosse tutto un disegno per arrivare a questa conclusione? Staremo a vedere. Intanto i tifosi del Messina possono cominciare a svegliarsi dopo aver, anche se solo per poco, sognato di ritornare al “Celeste” per rincorrere un futuro diverso da quello attuale. Dopo il sopralluogo di giovedì della IV commissione consiliare nell’impianto di via Oreto infatti, non lasciano spazio ad interpretazioni le dichiarazioni rilasciate ieri dall’assessore al Bilancio del Comune di Messina Orazio Miloro al sito Messinasportiva.it: “Riteniamo che dal punto di vista economico e logistico non sia conveniente spendere ancora denaro pubblico per il Celeste”, ha commentato il rappresentante di Palazzo Zanca, ipotizzando la definitiva dismissione del campo sportivo. Durante la visita di Gaetano Caliò e degli altri consiglieri è nettamente emerso lo stato di abbandono dell’impianto, ma dal nostro punto di vista, non tale da doverlo considerare inidoneo ad ospitare alcun tipo di attività sportiva, neanche per gli allenamenti. Anche perché in città non sussistono poi tutti queste strutture alternative. Certo degli interventi sono necessari, eccome.
Inoltre c’è un aspetto affettivo da considerare, o meglio che andrebbe considerato. Forse però non in questo momento, in cui le casse del Comune hanno bisogno di essere rimpinguate e quello che veniva definito uno dei due “gioielli di famiglia” dal sindaco Buzzanca può diventare un affare ghiotto per qualche privato, in quanto collocato in una area centrale e non distante dallo svincolo autostradale di Gazzi. Quale futuro dunque per lo storico “Giovanni Celeste”? Centro commerciale o abitazioni, quale destinazione? Miloro ha comunque poi aggiunto che saranno Buzzanca e la Polisportiva Città di Messina a decidere il da farsi, ma al momento l’ipotesi più probabile resta proprio una cessione a privati con relativo cambio di destinazione d’uso, l’ennesimo. Così come auspicavano i Franza con il loro project financing.
