I consiglieri verificheranno le condizioni strutturali e logistiche dell'impianto sportivo. I tifosi sperano, ma le possibilità di tornare a giocarci, a porte aperte, non sono molte
Per molti tifosi del Messina rappresenta un sogno, ma al momento è molto difficile che possa realizzarsi. Un ritorno allo stadio “Giovanni Celeste”, teatro di pagine memorabili per gli appassionati di calcio della nostra città, per i supporter peloritani che hanno sognato e gioito con il Messina. Lo stadio è stato chiuso nel 2004 (anno dell’ultimo collaudo), dopo la promozione in serie A della squadra allora guidata da Bortolo Mutti. In questi anni solo alcune partite del Camaro, a porte chiuse, e allenamenti. Il quartier generale dell’Fc Messina nella gare interne si trasferì infatti al San Filippo nelle successive stagioni, lasciando al glorioso “Celeste” il solo ruolo di struttura secondaria.
Da quel 2004 però sono cambiate moltissime cose, e il balzo indietro di ben quattro categorie ha riaperto la speranza di molti tifosi di tornare in quel “catino infernale” grazie al quale sono state conquistate molte vittorie. Praticamente chiusa (apparentemente?) la querelle con i Franza, le chiavi di entrambi gli stadi sono tornate al Comune. Comune, rappresentato dal sindaco Giuseppe Buzzanca, che ha ricevuto nel corso del primo incontro ufficiale con il patron dell’Acr Alfredo Di Lullo, la richiesta di poter tornare a giocare nell’impianto di via Oreto. Rispondendo però in maniera poco possibilista. Le condizioni dello stadio sono infatti assolutamente precarie. Ed è allo stesso tempo evidente l’esigenza di interventi importanti per adeguarlo alle attuali normative vigenti. Interventi che dovrebbe eseguire proprio Palazzo Zanca.
E per valutare le condizioni e l’effettiva entità della spesa necessaria per rendere nuovamente accessibile lo storico impianto, stamattina la quarta Commissione consiliare comunale alle Politiche culturali, Sport, Spettacolo e Turismo, Politiche Scolastiche, presieduta dal consigliere Gaetano Caliò, si recherà alle ore 10 presso lo stadio per effettuare un sopralluogo. I tifosi sperano, ma al momento la situazione non sembra proprio “Celeste”.
