Il Corriere della sera “inchioda” D’Alia sul Ponte: ha cambiato idea dopo aver comprato “casa” a Torre Faro

Il Corriere della sera “inchioda” D’Alia sul Ponte: ha cambiato idea dopo aver comprato “casa” a Torre Faro

Danila La Torre

Il Corriere della sera “inchioda” D’Alia sul Ponte: ha cambiato idea dopo aver comprato “casa” a Torre Faro

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domenica 21 Ottobre 2012 - 10:37

L’articolo pubblicato stamattina sul quotidiano nazionale ha acceso il dibattito in città. Vi riproponiamo l’intervista video realizzata con D’Alia lo scorso gennaio, in cui spiega la sua posizione sul ponte, partendo dal 2001 (min. 9,48)

Un articolo di Gian Antonio Stella apparso sul Corriere della sera di stamattina (http://www.corriere.it/politica/12_ottobre_21/senatore-compra-casa-cambia-idea-sul-ponte-stella_4735f7e6-1b50-11e2-9e30-c7f8ca4c8ace.shtml) sta creando “scompiglio” in città. Nel testo pubblicato sul quotidiano nazionale viene dedicato ampio spazio alla posizione del capogruppo dei senatori nonché segretario regionale dell’Udc, Giampiero D’Alia, sulla questione Ponte. Una posizione che – sottolinea Stella – negli anni è cambiata radicalmente e -a suo dire – per una ragione ben precisa.

«Quando il senatore Gianpiero D'Alia, capogruppo dell'Udc al Senato – scrive il noto giornalista – cambiò di colpo idea sul ponte sullo Stretto diventando più talebano degli ambientalisti, i messinesi ci restarono secchi: questa poi! Sorpresa: aveva comprato a prezzo stracciato una villa sul mare dove dovrebbe sorgere uno dei giganteschi piloni del gigantesco viadotto. Un idealista».

Stella ricorda che «fino a quel momento, l'uomo forte di Pier Ferdinando Casini» era convinto che il ponte avrebbe costituito «per Messina una importante occasione che la città, ricca di risorse umane ben preparate, non si lascerà sfuggire». La svolta – scrive ancora – Stella si ebbe nel 2009, quando «il senatore e la moglie avviano l'acquisto della villa a Torre Faro. Bella casa, posto splendido, tre piani, 476 metri quadri catastali, giardino abbastanza grande per ospitare una piscina. Ma soprattutto ottimo prezzo: 220 mila euro. Un affarone. Dovuto al fatto che proprio in quel luogo stanno per cominciare di lì a qualche mese i carotaggi preliminari per costruire uno dei due piloni che devono reggere il ponte sul versante messinese. Due bestioni enormi con una spropositata base rettangolare di 12 metri per 20 e alti 399».

Dall’acquisto della villa nulla fu più come prima, secondo il giornalista del Corriere della sera, che in maniera puntuale, cita dichiarazioni ed interventi contro il Ponte, fatti da D’Alia dal 2009 in poi «partendo dai temi posti dalla tragica alluvione». Quella del .1 ottobre 2009, che causò 37 vittime ma che probabilmente Stella considera solo un alibi per D’Alia e non la vera ragione che ha determinato un diverso approccio alle politiche del territorio e una diversa posizione nei confronti della mega opera.

Stella riconosce che le cose che va dicendo oggi D’Alia sono «sensate e condivise dagli ambientalisti e da buona parte dell'opinione pubblica italiana, siciliana, messinese», ma non gli risparmia la stoccata finale: «se non venissero, appunto, dal pulpito di una villa a Cariddi».

Su quanto pubblicato dal Corriere della sera , avremmo voluto dare diritto di replica a D’Alia, il quale però vuole prima rispondere a Stella, inviando una replica al quotidiano nazionale. Di Ponte, D’Alia aveva parlato anche ieri nel corso dell’incontro elettorale con Crocetta e aveva detto: «Il Ponte è stata una macchina mangiasoldi. Bene ha fatto il Governo Monti a chiudere definitivamente questo capitolo, nonostante le sanzioni di 300 milioni di euro che si dovranno pagare. Il conto – ha aggiunto – dovrebbero pagarlo i politici che hanno illuso i cittadini , indebitandoli per un’opera che non si sarebbe mai fatta». In allegato all’articolo, vi riproponiamo l’intervista video realizzata con D’Alia lo scorso gennaio, in cui spiega la sua posizione sul ponte (min.9,48), partendo dal 2001 . (Danila La Torre)

38 commenti

  1. E CHE FA ..UNO NON PUO’ CAMBIARE IDEA NELLA VITA??

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  2. votiamoli questi politici di m….a

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  3. A torre faro non sono mai calatici prezzi delle case provate ad acquistare la. La notizia e oltre 400 mq di casa a 200 e rotti mila euro. Ditemi messinesi da quando ci sono prezzi cosi bassi a messina ? Che mi indebito fino all’osso e mi viene da ridere per quelli che con 400 500 mila euro si sono comprati una villetta monofamiliare da 100 mq e che sono tutti sprovveduti, a questo punto chi vende una villa a torrefaro deve adeguare i prezzi siete daccordo altrimenti non capisco perche dalia deve pagarla meno del normale cittadino, chiamiamola giustizia sociale.

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  4. MessineseIncallito 21 Ottobre 2012 11:41

    THE MOST CLEAN HAS THE ROGNA!!!!!

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  5. antonio barbera 21 Ottobre 2012 11:54

    Il giornalista Gian Antonio Stella dopo la notorietà de “la Casta ” libro che è stato un successo editoriale! si interessa a denuncie “chiacchiere da bar” proprio nella settimana prima le elezioni regionali in Sicilia : Qualche interesse particolare ? Preciso che non sono un elettore di D’Alia .Mi lascia sempre un amaro in bocca quando si parla di Messina solo come Ponte sullo Stretto , si potrebbe utilizzare qualche colonna del corriere della Sera per denunciare i gravi problemi sociali occupazionali ,amministrativi (ancora Città commissariata ) ecc….

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  6. Certo!!!
    Ma non quando ci potrebbero essere presunti (da dimostrare ovviamente…) interessi personali.

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  7. eeee come mai certe notizie escono giusto giusto in periodo elettorale???

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  8. ordinaria amministrazione..per una politica e politicanti da strapazzo…..
    il problema…sono i lecch……che andranno a dare il voto…
    ai soliti noti………

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  9. ordinaria amministrazione..per una politica e politicanti da strapazzo…..
    il problema…sono i lecch……che andranno a dare il voto…
    ai soliti noti………

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  10. Non sono tanto chiacchiere, visto che il fatto è avvenuto nel 2009. Ci dovrebbe far riflettere invece il fatto che i politici ci usano a loro uso e consumo per i loro scopi personali. Purtroppo quando parlano male di Messina non fanno altro che dire la verità perchè (purtroppo) questa gente ha ancora un seguito, un seguito che mi auguro perda al più presto. Se oggi ci troviamo a questo punto lo dobbiamo anche a questa gente che se ne infischia della cittadinanza e si ricorda solo al momento delle elezioni con slogan elettorali tipo berlusconiano. Mi sono chiesto in un altro post che cosa hanno fatto per Messina e ripropongo la domanda: Questi signori che hanno preso le distanze dal pdl e a cui non piace vincere facile, che cosa hanno fatto per Messina in trent’anni che sono dentro a tutti i governi, siano essi di centro, sinistra e destra?

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  11. Ma che notizia è??
    IO credo che sia soltanto una caduta di stile da parte di Gian Antonio Stella chiaramente finalizzata a creare discredito ad una settimana dalle elezioni..
    Ma avete presente di che complesso si parla e di quale casa??
    Non c’è nessuna villa faraonica in quella zona nè tantomeno in quel complesso.. Non voglio difendere D’Alia (che non ne ha bisogno) ma credo che le cose andrebbero viste con più serietà.
    Le ragioni del No al Ponte sono ben altre e menomale che c’è chi – a partire dai tanti movimenti No ponte etc..- le ha difese presto o tardi..
    Cittadini state in guardia .. a volte la stampa è più letale di tanti veleni

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  12. Ma dove vivi ? Non ci saranno ville faraoniche, e allora perche non ci porti atto notarile ? Sai i mq ? Il valore catastale ? Prezzo al mq di quella zona ? Di sicuro non parliamo di 400/500/1000 euro il mq. E allora di che parliamo. Da quello che leggo parliamo di 476 mq pagate 220mila euro che a conti fatti fanno 450e rotti euro al mq.
    Mi dite la zona che mi metto sottocchio subito qualche villa chissa se c’e qualcuno che vuole vendere a questo prezzo fatemi un fiscio 🙂

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  13. Osservatore… per osservare ci vogliono gli occhi …e dagli occhi pero si deve togliere il prosciutto.
    “le ragioni del no ponte sono ben altre” ? Coraggio .Esponile !

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  14. puzza di bruciato 21 Ottobre 2012 15:42

    Vedete è questo che manca a Messina: un giornale serio, imparziale, forte con i forti e debole con i deboli, e dei giornalisti liberi!!!! Diciamo pure che il corriere sta tentando di cambiare dalla caduta del governo B. Cmq l’onorevole può anche querelare(occhio però che al corriere sono potentissimi) portando le carte e dimostrando che tutto è falso, oppure tacere. Io di D’alia mi ricordo solo un tentativo di legge bavaglio in internet…. e molti udc inquisiti.. ma questa è un’altra storia…

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  15. A Messina si sapeva da 2 anni. Il punto, semmai, è un altro: i sedicenti giornalisti messinesi dove sono? Intendo quelli che dovrebbero fare le pulci ai potenti?
    Vi sembra una cosa normale che questi “scoop” devono venirci da Stella o da Striscia la Notizia?

    Ed ora, una considerazione economico-finanziaria: questa è una speculazione degna dei migliori Buffett o Rockfeller. Comprare (con lo stipendio pagato da noi e un po’ di insider trading) una villa a 200 per poi rivenderla, ad acque calme, a 400-500 risulta una mossa azzeccatissima, no?
    E poi ce la prendiamo coi complotti pluto-giudaico-massonici-pippi-e-paperino quando qualcuno fugge coi capitali (propri) dall’Italia, vendendo i nostri BTP. Sarebbero quelli gli speculatori?
    Messina ha quel che si merita.

    Avviso ai naviganti: dobbiamo aspettare il collega Rizzo, la prossima volta, per leggere di un altro messinese da qualche tempo trapiantato sugli scranni di un palazzo romano, che possiede una bella villa in zona, oppure ci penseranno i nostri giornalisti?
    No, perchè esiste ed ha un nome e cognome. Indovinate chi?!

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  16. egregio pgiuttari, Le consiglio anche la lettura de “L’insostenibile leggerezza del ponte” di Domenico Marino, economista, Rubettino editore, fitto di dati e numeri. Una pubblicazione che contiene, tra l’altro, molte delle conclusioni provenienti dalla relazione della Corte dei Conti del dicembre del 2009 e interessantissimi accostamenti con i costi di manutenzione del Golden Gate Bridge (Comprehnsive Annual Financial Report for the Fiscal Year Ended June 30, 2009 and 2008).

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  17. Non ho nulla da aggiungere ai commenti dei messinesi di TempoStretto,li condivido in pieno,soprattutto quelli di Max21,pgiuttari e Osservatore.La villa di D’ALIA mi “ispira” il commento Oggi di buon ora,ho passeggiato in uno dei più suggestivi luoghi della nostra terra,quello che più mi affascina,ma anche tra i più massacrati da noi messinesi.Il luogo è Ganzirri,terra che i ganzirresi,che noi del centro chiamiamo ganzirroti,hanno svenduto,li c’era la loro e una delle nostre ricchezze,legata al turismo del mare,dei laghi,del paesaggio,del mito,Ganzirri con i caratteristici vicoli stretti e con le case basse,fu una volta un tipico borgo marinaro,oggi la sua collina è un dormitorio dai prospetti orribili a guardarsi,non hanno risparmiato nemmeno un albero quei messinesi che vi dormono,che probabilmente guardano di sfuggita l’incantevole panorama.Le viuzze anche di ottobre sono sommerse dalle automobili,si cammina a malapena,viuzze che si animano d’estate in modo caotico e zallo,non di visitatori e turisti,ma solo di noi messinesi,sotto lo sguardo incredulo degli Arena,Mancuso,Mangraviti,Donato, Costa,Staiti,le famiglie storiche del borgo.C’èra silenzio questa mattina presto,potevo udire la voce del mare dello Stretto e parlare tranquillamente con una nonna,testimone un’altro borgo,quello che doveva diventare la “Ganzirri Marittima” di Messina.Oggi non mi sono perso la puzza delle fogne,osservo i Laghi con la loro rara flora,lasciati imputridire dalla mancanza di opere di urbanizzazione mai richieste e dall’incuria di palazzo Zanca.Per un’attimo ho immaginato,che quelle famiglie storiche si riprendessero quel luogo,trasformando quella collina di cemento in verdi campi da golf,tennis,calcetto,acquapark,alberghi invisibili tra gli alberi,insomma quello attira i turisti ricchi da tutto il mondo,quelle viuzze con i prospetti colorati con tanti ristoranti e negozi,aperti tutta la notte come fanno a Milano Marittima.Lo ammetto,la mia immaginazione è troppo fervida, ho comprato le mie cozze da Nunzio e un tonno freschissimo,e gratis il paesaggio dello Stretto visto dalla Torretta.Oggi in un tempo di crisi,quella ricchezza ci avrebbe fatto comodo,invece è andata a pochi proprietari dei fondi e ai palazzinari,chi ha venduto per mancanza di prospettive la casetta del vecchio borgo certamente non si è arricchito. NE VALEVA LA PENA?

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  18. Queste sono notizie che portano acqua al mulino dei pontisti.
    Io non ho la villa al Faro (anzi, per la precisione, non ho ville …e basta), ma una normalissima casa in periferia, di cui mi rimangono 10 anni di mutuo da pagare.
    Eppure, sono sempre stato contro il ponte (ero favorevole al Ponte di Archimede).
    Situazioni come queste portano discredito alle buone intenzioni di chi giudicava e giudica il ponte un errore tecnico, economico e sociale, per le ragioni che ho già chiarito e che non ripeto.
    Ciò non toglie la vergogna di simili capriole.
    Comunque, conoscendolo sin da bambino (in passato ci siamo molto frequentati)non mi stupisce la presa di posizione di D’Alia.
    Democristiano al mille per cento.
    Giuseppe Vallèra.

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  19. Sostengo da anni che dietro le ragioni dei NO PONTE ci sono convenienze “particolari” ed interessi privati inconfessabili più forti e nascosti di quelli a favore del Ponte e che fanno leva sugli schieramenti politici e ideologici.Le ragioni No Ponte mi sono sforzato di dimostrare a tutti che sono francamente risibili o quantomeno ingenui ( Giapponesi che scappano ,gli uccellini, la mafia…) e anche quando sono in buona fede.sfruttano le corde emotive del sentimento ecologico per manipolare le coscienze delle belle anime pie ed inconcludenti.Nel senso che non hanno mai realizzato niente di concreto nella loro vita lavorativa….e quando lavorano ,spesso sono alle dipendenze del Pubblico, . Leggere l’illuminante studio di Antonello Mangano (agguerrito esponente No ponte) sulla composizione socioeconomica degli aderenti. Piccola media grande borghesia più o meno benestante ma spesso egoista ed incolta. Adesso uno lo hanno smascherato : D’alia .Il Corriere vuole pero’ liberarsi di un “infiltrato” per pulirsi la coscienza ed avere un alibi per continuare a sostenere le ragioni contrarie al Ponte e silenzio approvazione all’expo’ di Milano (12 miliardi di risorse pubbliche e 750 mila di mq di cementificazione).Vergogna Quindi Si all EXPO inutile e dannosa e No al Ponte ( forse unica grande opera realmente utile ed indispensabile per la rinascita delNs.Meridione ,abbandonato a se stesso da Monti che manco ci ca.. e da tutti i governi che si sono avvicendati. ) Solo L’onesta’ intellettuale ,la libertà di giudizio oltre che la grande intelligenza umana di Beppe Grillo mi conforta perché mi ha detto chiaramente che la sua contrarietà al ponte deriva solo dalla circostanza che amici suoi architetti gli hanno manifestato perplessità sulla “fattibilità costruttiva dell’opera . Per il resto ,mi ha detto che dovrebbero pronunciarsi i cittadini interessati attraverso un referendum senza quorum….Vergogniamoci tutti della nostra apatia e del nostro silenzio inconcludente Il Corriere della Sera di Milano col suo giornalaio Stella ci deve ancora una volta fare le pulci e tirare le orecchie ….con la solita spocchia nordista ,neo leghista e colonialista….

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  20. La cosa più assurda e che si rinuncia ad un’opera che porterà molti vantaggi al territorio di Ganzirri e Torre Faro come il rifacimento totale dell’impianto fognario e di quello per le acque meteoriche, la sistemazione totale della viabilità e la creazione di veri spazi di aggregazione dove potersi godere il panorama dello Stretto oggi deturpato da una misera ringhiera e quattro palme e andando avanti da un arrugginito guard-rail con affaccio diretto sugli scogli pieni di spazzatura. Si perderà il mini svincolo di Ganzirri che avrebbe permesso ai locali di immettersi direttamente nella tangenziale senza passare dalla riviera o dalla Panoramica.
    In compenso D’alia ha fatto un ottimo acquisto!

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  21. Ma credi davvero che ciò che dici avverrebbe? Ma sì e no monterebbero un pilone e basta…

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  22. aldilà’ del caso specifico……ordinaria amministrazione….per
    una politica..che un unico obiettivo…
    alias…farsi i c……propri……
    coerenza….ideologia….etica…morale….?
    optional…..
    lo dimostra il calcio mercato della politica….
    passare da uno schieramento all’altro….
    e poi diciamolo chiaramente…
    per fare politica bisogna essere preparati,capaci..culturalmente elevati..avere le p…per dire no ai compromessi…..
    quanti di questa gente…hanno le caratteristiche su’ citate..?
    credo l’1%………
    La Messina degli ultimi 60 anni dimostra ciò’……….
    appuntamento al 28 di ottobre…per i buddaci e lecch….doc…

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  23. 'NDDRIA CAMBRIA 21 Ottobre 2012 19:54

    Tale pater………………………

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  24. Il Corriere della Sera, come tanti altri quotidiani politicizzati, pubblica la “notizia scoop” del 2009 una settimana prima delle elezioni regionali !!!! Che tempismo ! se non fosse per i tempi tristi che stiamo vivendo…….da ridere fino alle lacrime !!!!!!

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  25. le critiche al Corriere della sera…mi sembrano interessate….

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  26. Ma perchè a Messina esistono i cosiddetti giornalisti d’assalto? E chi dovrebbero essere? Per caso quelli che non hanno saputo scrivere un solo rigo contro le nefandezze del “signor” Buzzanca che ha ridotto la città nelle condizioni che tutti conosciamo? Oppure, tornando indietro nel tempo, chi ha scritto una sola parola contro il “signor” Antonio Martino, quando, in qualità di ministro della difesa, smantellò arsenale, distretto ed ospedale militari a Messina? Oppure qualcuno ha mai gridato allo scandalo per l’inettitudine dei nostri politici a procurare i fondi per il risanamento della città? Ma per favore!!!!!!

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  27. Evidentemente il senatore ha saputo in anteprima che “picciuli” per il ponte non ne sarebbero arrivati.
    Ha fiutato l’affare ed ha fatto l’acquisto.
    “E chiamatilu fissa!!!”

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  28. Ma poi quell'”inchioda” tra virgolette mi pare una enorme caxxata. Il Corriere ha colto l’occasione per tentare di screditare il partito del Senatore in vista delle elezioni, come fanno i giornaletti di Berlusconi, Libero e Il Giornale. Evidentemente il sorpasso di Repubblica nelle vendite pesa parecchio. Tornando al senatore. Premesso che non ha mai avuto nè mai avrà il mio voto, perchè non potrebbe cambiare idea? Mi risulta che solo gli stupidi, per orgoglio, non lo facciano!!!

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  29. Prima ci svegliamo e…. Io onestamente penso che neanche al villaggio santo si compra a 460€ al metro quadro…..se poi d’alia fa sto colpaccio, auguri…( soldi chiama soldi, pidocchi chiamano pidocchi), il ponte ad oggi mi sembra una grandissima fesseria, ci mancano le strutture basilari( 2 carrozze x il sant’agata-messina, e gente a piedi a rometta, grazie ferrovie dello stato)….. Perché non contatta il vecchio proprietario, la redazione, e magari passa al corriere informazioni veritiere? Le domande all ex proprietario? La sera del contratto era ubriaco? Cosa le hanno promesso in cambio? Lo SaChe lei è un polletto?

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  30. Le carte? La vendita sará regolarissima…. A me puzza la valutazione (460€ al mq2) e il dietrofront di questo politico sul tema del ponte….

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  31. Imbevuto com’è il nostro caro Senatore dalla prosopopea con cui si accompagna nella sua spiccata carriera politica; si concede di darsi a quella che sembra una vera e propria speculazione ai danni di un privato. 
     Perché di questo si tratta stante quanto riportato da Gian Antonio Stella nel suo articolo sul Corriere.
    Appurata un’eventuale sospetta tempistica circa l’acquisizione del bene, la parte venditrice, immagino, possa – e perché no – invocare la nullità dell’atto di compravendita stante il danno economico non di poco conto.
    Per quanto, invece, attiene il “modus operandi”: Nulla di nuovo sotto il sole. È la politica Signori… È la politica!

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  32. Intanto premetto che il ponte sullo stretto di Messina rappresenterebbe il realizzarsi di una opera architettonica ed ingegneristica di rilevante valenza mondiale che alimenterebbe il gusto di ammirarla, richiamando il mando intero ad ammirarla. Ma questo non interessa per la salvaguardia dell’ambiente e di quelle bellezze naturale che, come si dice, Messina possiede e che non interessano ai cittadini del mondo se è vero che il turismo fa fame e gli addetti al turismo muoiono di fame, almeno così dicono. . Messina è, allo stato, una città finita, senza risorse ne prospettive di rinascita e la costruzione del ponte potrebbe significare la possibilità di rinascita sotto il profilo economico e sociale. Chi al ponte dice no nega il futuro migliore ai propri figli, dato che non offriamo loro soluzioni alternative. Alla mia età e senza interessi terreni, che si faccia o no il Ponte ha poca importanza, dato che la mia generazione, in questi ultimi temèi, ha vissuto nella “miseria” sia politica che istituzionale che è giusto, che venga trasferita ai postesi, figli, nipoti e pronipoti non esclusi. , Posso traghettare a “miglior vita” senza beneficiare di alcun ponte dato che il trapasso nel mondo dei defunti, mi viene assicurato, a titolo gratuito, dall’ottimo traghettatore “Caronte”, I problemi rimangono e colore che restano a vivere in questa società che non sa come andare avanti e come risolvere i problemi quotidiano.,condizione strutturali sono discutibili ha poca importanza, anche perché potrebbe essere il giusto ricompenso per l’attività svolta nel nostro Comune come vie sindaco

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  33. E’ cosa buona e giusta indicare la classe politica come causa di gran parte dei nostri mali, però nel caso specifico D’Alia avrebbe ad arte messo in giro la voce falsa sulla costruzione del ponte di Messina, per fare calare il prezzo degli immobili ricadenti nella zona interessata dalle opere del ponte, per acquistare a prezzo stracciato una villa (non mi riulta che i prezzi delle case siano mai scesi da quelle parti, anzi)e poi a ruspe già in moto per la demolizione, usando il suo potere avrebbe bloccato il tutto. Francamente mi sembra una cosa inverosimile.
    Sarebbe invece interessante andare più a sud di 700/800 metri per scoprire che a pochi passi dal mare sorgono diverse ville di politici messinesi (e che ville!) e chiedersi: “ma è possibile avere il permesso di costruire a pochi metri dal mare? Ma per pochi si intendono veramente pochi, praticamente c’è l’uscita direttamente sulla spiaggia e se hai una buona canna da pesca puoi pescare direttamente dal tinello.

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  34. Per la redazione.
    Mi avete censurato un commento in cui esprimo la mia opinione circa l’assoluta mancanza di giornalisti d’assalto nel panorama dell’editoria messinese.
    E’ troppo offensivo dire che il giornalismo messinese non si è scagliato contro:
    I° il “signor” Buzzanca responsabile delle pessime condizioni in cui versa Messina;
    II° tutta la classe politica messinese incapace di fare arrivare i finanziamenti per il risanamento;
    III° il “signor” Martino che nella qualità di ministro della difesa del governo Berlusconi non ha impedito lo smantellamento dell’arsenale, del distretto e dell’ospedale militari nella nostra città?

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  35. giuseppe cannavò 22 Ottobre 2012 07:01

    Mi pare che come al solito dopo l’uscita di una non notizia i soliti messinesi………. si tuffino nella massa dei ben pensanti.
    A messina ci conosciamo tutti e tutti sappiamo quasi tutto. Nei bar secondo voi (sempre pienissimi a ogni ora del giorno e della notte) di che si parla. Già perchè Messina è stata sempre città da bere…. anche se adesso a furia di bere ci ritroviamo sbronzi e con il mal di testa.
    Il Senatore ha fatto bene a prendere casa lì a quel prezzo e mi domando di cosa ci dobbiamo meravigliare ?
    Forse avremmo voluto farlo anche noi se avessimo potuto. Siamo sinceri.
    Smettiamola con le fesserie anche perchè la casa lì mica l’ha costruita il Senatore D’Alia.
    Pensiamo a cosa più serie che Messina sprofonda nelle chiacchere dei soliti ben pasciuti ben pensanti.

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  36. ilmoralizzatore 22 Ottobre 2012 10:59

    D’altronde cosa vi aspettavate?!
    Non mi risulta che l’On. D’Alia pratichi professione alcuna….
    Questa è gente che non ha mai lavorato in vita sua e la cosa peggiore è che continuerà a non lavorare, una volta uscita dalla scena politica, in quanto beneficiaria di vitalizi.

    Questa è gente che ha sempre arraffato di generazione in generazione tramandandosi cariche politiche come se si trattasse di un’azienda di famiglia, accumulato ingenti patrimoni personali servendosi della politica piuttosto che servire la politica.

    Sono sicuro che quella della villa strappata ad un prezzo stracciato (se non fosse stato per la “minaccia ponte” da lui stesso promossa, avrebbe dovuto aggiungere uno 0 a quel prezzo,sborsando 2 MILIONI DI EURO) è soltanto la punta dell’iceberg,bisogna vedere quanto si vorrà andare a fondo…..

    E’ per politici come l’On. Dalia che ci troviamo nello status quo (a prescindere dal ponte) ovvero di politici i quali antepongono il loro interessi personali al bene collettivo e pretendono di prenderci per il c… con le loro storielle da pseudo ambientalisti o curati bonari!!!

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  37. Non formulo giudizi su D’Alia, ciascuno è libero di pensare ciò che vuole sul suo operato, del quale peraltro risponderà agli elettori.
    Abbiate l’onestà di riconoscere che una notizia del genere, a una settimana dalle elezioni regionali, è un chiaro tentativo volto a screditare chi oggi corre per queste elezioni.
    Sarei curioso di sapere chi ha commissionato l’articolo di Stella.. Forse qualche collega giornalista/politico…, magari che sta a metà tra Roma e Messina?? e che gira con la maglietta di Forza Italia sotto la giacca e la cravatta??
    Dico di più: non c’è nessuna notizia!! Cosa ha scoperto Stella?? Una casa nascosta, una violazione di qualche legge?
    D’Alia abita lì e non credo sia un mistero.. Torno a dire che in quella zona – e in quel complesso- non ci sono appartamenti di grande valore e ciascuno è libero di comprare casa dove diavolo gli pare…!!!
    Credete davvero che si possa dettare la linea di un partito su un tema così importante per una casa al mare?????
    Capisco l’antipolitica, ma teniamo acceso il cervello!!

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  38. Non intendo parlare dell’On.le D’Alia nè della sua villa a Torre faro, ma la cosa che emerge in tutto questo è che la costruzione del ponte sullo stretto di Messina non è vero che sia una favola e, sopratutto che ancora la decisione se continuare o meno è in itinere. Perchè io non credo che la posizione del D’Alia soltanto o dello sparuto numero di no ponte possa dare un colpo di coda a tutto quello che fin’ora si è fatto circa i progetti attuativi o definitivi che dir si voglia. Certo è che a questo punto convenga andare avanti per la strada della costruzione del ponte continuando con gli espropri e con la sistemazione del territorio allo scopo, per il bene di Messina e dei messinesi e per il completamento del corridoio n.1 Berlino Palermo che porterebbe l’alta velocità in Sicilia, posti di lavoro e un incremento vertiginoso nei trasporti, quindi nel commercio internazionale (Cina India paesi orientali, attraverso il canale di Suez), che altrimenti passerebbe per altri corridoi trascurando ed isolando completamente Messina.

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