Porto di Tremestieri, finalmente il via libera al dragaggio

Porto di Tremestieri, finalmente il via libera al dragaggio

Marco Ipsale

Porto di Tremestieri, finalmente il via libera al dragaggio

venerdì 27 Giugno 2025 - 06:00

Ora bisognerà attendere l'arrivo della draga

Il Dipartimento Territorio e Ambiente della Regione Siciliana ha emesso il decreto dirigenziale (D.D.G. numero 897 del 26 giugno 2025) che autorizza con urgenza i lavori di dragaggio e ripristino del passo di accesso al porto di Tremestieri, a Messina. L’intervento, atteso e sollecitato da più parti, mira a risolvere le gravi criticità causate dall’eccessivo accumulo di materiale sabbioso che ha compromesso la piena operatività dello scalo. Il decreto si basa sul Parere della Commissione Tecnica Specialistica (numero 304 del 27 maggio 2025).

L’allarme tir in centro a Messina

La situazione era diventata così critica da spingere la Prefettura di Messina a richiedere una valutazione urgente della procedura autorizzativa, paventando il rischio di una chiusura totale del porto. Un’eventualità che avrebbe comportato il dirottamento di tutti i mezzi pesanti all’interno del centro urbano di Messina, con “notevoli disagi alla circolazione veicolare e problematiche legate alla sicurezza”. Anche la Capitaneria di Porto di Messina e la Uil Trasporti Messina avevano sollecitato l’immediato avvio dei lavori per garantire la sicurezza della navigazione e ripristinare la piena operatività. Le note dell’Autorità Portuale dello Stretto dei mesi di febbraio e marzo 2025 hanno più volte ribadito l’aggravarsi dell’insabbiamento, con foto che mostravano le condizioni di accessibilità “al limite”.

Un problema atavico

Il problema dell’insabbiamento del porto di Tremestieri non è nuovo. Il parere tecnico allegato al decreto sottolinea che il porto, completato tra il 2005 e il 2006, ha avuto un impatto significativo sulle dinamiche di trasporto sedimentario lungo la costa ionica messinese, portando a un progressivo accumulo di sedimento a sud del molo e fenomeni erosivi a nord. Studi precedenti, già dal 2015, avevano investigato diverse soluzioni per mitigare il problema, come la realizzazione di un “pennello trasversale” o di una “vasca di sedimentazione”, analizzando l’efficacia di queste opere con modellazioni matematiche. Soluzioni previste nell’ambito dell’ampliamento del porto, i cui lavori sono in corso.

Il progetto attuale prevede il dragaggio di circa 36.250 metri cubi di sedimenti accumulati nei pressi dell’imboccatura e a ridosso del molo di sopraflutto. Il materiale da dragare è classificato principalmente come sabbioso-ghiaioso (oltre il 90%), con prevalenza di ghiaia. Le analisi ecotossicologiche su campioni prelevati non hanno rilevato effetti di tossicità acuta o cronica. La maggior parte di questo materiale sarà utilizzato per il ripascimento della spiaggia sommersa nelle località di Contesse e Pistunina, a circa 1,2 km a nord del porto di Tremestieri. Una quota di circa 1.250 metri cubi, proveniente da un’area specifica (A.U.2/1), è stata identificata come “hotspot localizzato” e, non essendo compatibile per il ripascimento, dovrà essere conferita in discarica.

Si tratta di un intervento ricorrente: una precedente autorizzazione (D.A. numero 140/Gab del 30 agosto 2021) per il dragaggio di 60.000 metri cubi era scaduta ad agosto 2024, a riprova della continua necessità di manutenzione dello scalo.

Condizioni Ambientali

L’autorizzazione è stata rilasciata con specifiche condizioni ambientali e un dettagliato piano di monitoraggio, come raccomandato dalla Commissione Tecnica Specialistica. Tra le prescrizioni principali: l’aggiornamento del piano di monitoraggio delle attività di escavo, trasporto e immersione, l’adozione di cronoprogrammi precisi e la descrizione dei percorsi di trasporto, e l’utilizzo di “panne anti-torbidità” e kit anti-sversamento. È inoltre previsto un piano di monitoraggio post opera per valutare l’efficacia dell’intervento.

Dalla relazione sui monitoraggi del 2024 emerge il tentativo di utilizzare il protocollo “Monitoraggio tramite mitili” con bioaccumulatori (mitili) per monitorare la qualità della colonna d’acqua. I mitili posizionati nell’area di dragaggio ad aprile 2024 sono però scomparsi in un mese, “presumibilmente oggetto di furto”, rendendo impossibile questa parte del monitoraggio.

L’autorizzazione avrà una validità di trentasei mesi, prorogabili per ulteriori trentasei. I lavori sono stati aggiudicati alla Ctf di Barcellona, che ha offerto un ribasso del 32,12 % per un importo finale di 264mila 296 euro. Prima di iniziare l’escavo, però, si dovrà attendere l’arrivo della draga, poi le operazioni potrebbero concludersi in una settimana. Ma bisogna fare in fretta perché la stagione estiva è già iniziata e il traffico è in aumento, con i disagi che già si sono visti in centro città.

Un commento

  1. Quattro mesi per drenare il porto. Che schifo

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