Pista ciclabile sulla riviera nord, via ai lavori. Si parte da Sant’Agata

Pista ciclabile sulla riviera nord, via ai lavori. Si parte da Sant’Agata

Pista ciclabile sulla riviera nord, via ai lavori. Si parte da Sant’Agata

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mercoledì 08 Luglio 2015 - 22:18

Si apre il cantiere prima dell’interruzione estiva ma si interverrà solo in alcuni tratti in cui non c’è interferenza con il traffico veicolare. L’obiettivo è quello di evitare il caos in un periodo in cui la via Consolare Pompea è molto frequentata, per poi ripartire a pieno ritmo da settembre

Se si guarda alle condizioni del tratto attuale, da Paradiso a Fortino, potrebbero sembrare soldi sprecati. I lavori di prolungamento della pista ciclabile sulla riviera nord sono stati aggiudicati alla Sikelia Costruzioni di Santa Venerina, che ha offerto un ribasso del 36,4681 % su un importo a base d’asta di 1 milione 628mila 810 euro.

La parte già esistente rientra nelle competenze della Provincia e sta seguendo le sorti di un ente destinato a scomparire ma nel limbo da troppo tempo. Sorti che, a dire il vero, non sono diverse da quelle di altre sempre all’interno del Comune di Messina ma di esclusiva competenza di palazzo Zanca: erbacce, terra, rifiuti e anarchia. Per non parlare del tratto interno franato al Trocadero, che rientra tra le opere finanziate con ordinanza del capo della Protezione Civile numero 257 del 2015 (VEDI QUI), per un importo di 2 milioni e mezzo comprensivo anche della ricostruzione della parte franata dietro villa Sabin e il Baby Park.

Non si tratta, invece, di soldi sprecati, per una serie di motivi: nonostante le condizioni non ottimali, la pista ciclabile è molto utilizzata, più dai pedoni e dai corridori che dai ciclisti a dire il vero, e con un radicale intervento di pulizia potrebbe tornare agli albori; il finanziamento è stato destinato dal Ministero dell’Ambiente proprio a tale scopo e si andrà a intervenire in una zona abbandonata al degrado nonostante faccia parte della più frequentata riviera cittadina. 1 chilometro e 300 metri, da Fortino fino all’altezza del mini autodromo di Sant’Agata, lungo i quali al momento ci sono solo marciapiedi vecchissimi, spesso usati come parcheggio per le auto, e guard rail arrugginiti. Nei tratti più larghi, oltre alla nuova pista, troveranno spazio anche alcuni parcheggi per le auto, in modo ordinato. In aggiunta agli attuali 3 chilometri e 700 metri, la pista ciclabile avrà una lunghezza complessiva di 5 chilometri. Il progetto iniziale, in realtà, prevedeva un ulteriore prolungamento di 570 metri, nella parte interna di Sant’Agata, ma, almeno per il momento, non sarà realizzata nel timore che possa ripresentarsi la stessa situazione del Trocadero. Circa 570mila euro del finanziamento iniziale di 2 milioni e 200mila euro, allora, sono rientrati in una rimodulazione complessiva, insieme ad altre opere, che ha permesso di mandare in gara l’acquisto di 12 nuovi autobus euro 6.

Con qualche mese di ritardo rispetto alla tabella di marcia, ieri è iniziata la delimitazione del cantiere. Niente paura, però, per le interferenze col traffico di via Consolare Pompea, che nella stagione calda è particolarmente sostenuto. “Abbiamo concordato con la ditta – spiega l’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola – di evitare in qualsiasi modo problematiche sulla carreggiata in questo periodo. Per cui i primi interventi partiranno nella zona del distributore di carburante, a Sant’Agata, senza che si creino disagi al transito sulla litoranea. Si tratta di una prima fase preparatoria perché è prevista l’interruzione estiva, ma intanto si inizia ad operare con tutto ciò che è possibile senza sovrapporsi al traffico veicolare. In questo modo, alla ripresa, si potrà subito intervenire sulle parti che riguardano il percorso stradale. E in ogni caso non potevamo rimandare ancora perché c’erano obblighi legati alla firma del contratto”.

(Marco Ipsale)

16 commenti

  1. IH-870 I-ITGI 9 Luglio 2015 05:17

    Ben venga la creazione di questo nuovo tratto di pista ciclabile. Ma questo deve comportare che TUTTO il tracciato, a conclusione dei lavori, dovrà essere in perfetta efficienza.

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  2. IH-870 I-ITGI 9 Luglio 2015 05:17

    Ben venga la creazione di questo nuovo tratto di pista ciclabile. Ma questo deve comportare che TUTTO il tracciato, a conclusione dei lavori, dovrà essere in perfetta efficienza.

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  3. il problema è elevare verbali a chi ci posteggia, chi ci vende la frutta ed il pesce, chi ci fa cagare i cani e chi passeggia con i passeggini….se è pista ciclabile ci devono andare solo le bici!!!anche perche i ciclisti hanno i piedi agganciati nei pedali e scansare senza riuscirci un pedone o un cane significa massacrarsi!!!

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  4. il problema è elevare verbali a chi ci posteggia, chi ci vende la frutta ed il pesce, chi ci fa cagare i cani e chi passeggia con i passeggini….se è pista ciclabile ci devono andare solo le bici!!!anche perche i ciclisti hanno i piedi agganciati nei pedali e scansare senza riuscirci un pedone o un cane significa massacrarsi!!!

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  5. OTTIMO!!

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  6. OTTIMO!!

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  7. Ribadisco la mia idea: un’altra opera inutile, con relativo spreco di denaro. Segno di una città che pensa a pinzillacchere con la testa fra le nuvole invece di risolvere i suoi veri, gravi problemi. La pista ciclabile è solo un marciapiede d’élite per chi deve farsi la corsetta, la passeggiata o la chiacchierata. Il 90% delle biciclette va, ahimè, sulla strada e crea intralcio, ostruzioni e pericoli. A Sant’Agata, zona congestionata anche in inverno, si rischierà prestissimo il collasso totale. Senza contare, poi, che una volta buttati questi soldi per quest’opera, la stessa diventerà presto fatiscente per le mancate cure. E’ un’amministrazione in delirio e allo sbando, capace solo di fare venire l’ulcera ai cittadini…

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  8. Ribadisco la mia idea: un’altra opera inutile, con relativo spreco di denaro. Segno di una città che pensa a pinzillacchere con la testa fra le nuvole invece di risolvere i suoi veri, gravi problemi. La pista ciclabile è solo un marciapiede d’élite per chi deve farsi la corsetta, la passeggiata o la chiacchierata. Il 90% delle biciclette va, ahimè, sulla strada e crea intralcio, ostruzioni e pericoli. A Sant’Agata, zona congestionata anche in inverno, si rischierà prestissimo il collasso totale. Senza contare, poi, che una volta buttati questi soldi per quest’opera, la stessa diventerà presto fatiscente per le mancate cure. E’ un’amministrazione in delirio e allo sbando, capace solo di fare venire l’ulcera ai cittadini…

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  9. Benissimo, vorrei però sapere (anzi lo immagino) come mai si è data quell’assurda concessione di ricovero barche su un bellissimo terrapieno mai interessato dai marosi, terrapieno che poteva essere utilizzato come affaccio a mare, sistemando panchine, alberi e quant’altro per dare la possibilità ai cittadini di passeggiare e sedersi lontano dalla strada e dalla pista. Invece si è preferito fare una gabbia in una zona bellissima, altro che affaccio a mare.

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  10. Benissimo, vorrei però sapere (anzi lo immagino) come mai si è data quell’assurda concessione di ricovero barche su un bellissimo terrapieno mai interessato dai marosi, terrapieno che poteva essere utilizzato come affaccio a mare, sistemando panchine, alberi e quant’altro per dare la possibilità ai cittadini di passeggiare e sedersi lontano dalla strada e dalla pista. Invece si è preferito fare una gabbia in una zona bellissima, altro che affaccio a mare.

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  11. andando avanti cosi arriveremo in tibet.a parte a monnezza

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  12. andando avanti cosi arriveremo in tibet.a parte a monnezza

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  13. Che vuol dire marciapiede d’élite? Fanno pagare il biglietto per usarlo? Certo che serve per farsi la corsetta, la passeggiata o la chiacchierata, sono proprio le cose che si vogliono fare quando ci si reca su un lungomare. Ma poi se le biciclette le danno fastidio quando vanno sulla strada, perché non è contento dell’apertura di una ciclabile che gliele tolga d’innanzi? Pensi che ogni bicicletta in più per le strade, è una macchina in meno in coda davanti a lei nell’ora di punta.

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  14. Che vuol dire marciapiede d’élite? Fanno pagare il biglietto per usarlo? Certo che serve per farsi la corsetta, la passeggiata o la chiacchierata, sono proprio le cose che si vogliono fare quando ci si reca su un lungomare. Ma poi se le biciclette le danno fastidio quando vanno sulla strada, perché non è contento dell’apertura di una ciclabile che gliele tolga d’innanzi? Pensi che ogni bicicletta in più per le strade, è una macchina in meno in coda davanti a lei nell’ora di punta.

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  15. Temo che lei non abbia capito affatto il mio commento. Sì, è un marciapiede d’élite, perché la destinazione d’uso di una pista ciclabile è la percorrenza da parte dei ciclisti. Mi sembra basilare. La gente, invece, ci passeggia e ci corre e quindi ne fa un uso improprio, costringendo i ciclisti a ricorrere lo stesso alla strada, pena il doversi fermare ogni venti metri. Ecco perché non sono contento, perché grazie a questa forma di pura inciviltà, le biciclette non verranno tolte dalla strada!!! E poi, caro signore, quanti realmente usano la bici per non usare l’auto? A Messina pochissimi, per non dire nessuno. Quindi non mi venga a dire che ogni bici è un’auto in meno nelle ore di punta: la situazione resterà la stessa, anzi, peggiorerà.

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  16. Temo che lei non abbia capito affatto il mio commento. Sì, è un marciapiede d’élite, perché la destinazione d’uso di una pista ciclabile è la percorrenza da parte dei ciclisti. Mi sembra basilare. La gente, invece, ci passeggia e ci corre e quindi ne fa un uso improprio, costringendo i ciclisti a ricorrere lo stesso alla strada, pena il doversi fermare ogni venti metri. Ecco perché non sono contento, perché grazie a questa forma di pura inciviltà, le biciclette non verranno tolte dalla strada!!! E poi, caro signore, quanti realmente usano la bici per non usare l’auto? A Messina pochissimi, per non dire nessuno. Quindi non mi venga a dire che ogni bici è un’auto in meno nelle ore di punta: la situazione resterà la stessa, anzi, peggiorerà.

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