Primula Rossa, dal 30 maggio al cinema la storia

Primula Rossa, dal 30 maggio al cinema la storia

Redazione

Primula Rossa, dal 30 maggio al cinema la storia

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venerdì 24 Maggio 2019 - 09:42

Proiezioni nei multisala Apollo e Iris

MESSINA – Giovedì 30 e venerdì 31 maggio il film Primula Rossa, prodotto e girato a Messina,arriva nei cinema cittadini, con doppia proiezione alla Multisala Apollo (18.30 – 21.00) e alla Multisala Iris (18.00 – 21.00).

Il film, diretto da Franco Jannuzzi, è prodotto dalla Fondazione di Comunità di Messina e da alcuni membri del Distretto Sociale Evoluto: la Fondazione Horcynus Orca ed Ecos-Med. La produzione è stata supportata da Radical Plans ed ha visto la collaborazione della Fondazione Con il Sud, di Manachuma, di Talento dinamico e di Ecosmedia che cura la distribuzione.

È ispirato alla vera storia di Ezio Rossi, ex terrorista dei NAP (Nuclei Armati Proletari), che ha passato gran parte della sua vita tra il carcere e l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG). Il racconto della vita di Ezio, nella fiction Ennio, interpretato dall’attore messinese Salvatore Arena, si intreccia con quella di altri internati dell’OPG e trova una possibilità nell’incontro con lo psichiatra Lucio, interpretato dall’attore David Coco. Unendo fiction e documentario, il film segue la lotta dello psichiatra, deciso a cercare soluzioni capaci di restituire dignità e diritti a persone deboli ed escluse dalla società. Il suo scontro è con paure, stigmi ed egoismi che contribuiscono a perpetuare e riproporre forme vecchie e nuove di istituzioni totali. Primula rossa percorre il crinale fra queste due visioni dell’uomo e della vita. Il film, seppur per ricerca e sottrazione, si domanda quale grande potenziale di trasformazione si potrebbe generare se tutte le risorse umane, professionali ed economiche, che vengono utilizzate per tenere rinchiusi ed esclusi altri esseri umani solo perché malati, fossero utilizzate per aiutarli a vivere, lavorare ed abitare in luoghi scelti.

A queste stesse domande da anni prova con concretezza a rispondere la Fondazione di Comunità di Messina – Distretto Sociale Evoluto che ha implementato in questi anni il più importante progetto mai sperimentato in Italia e in Europa di superamento degli OPG, denominato Luce è Libertà.

La metodologia di Luce è Libertà è centrata sull’idea di assegnare a ciascuna internato in OPG beneficiario del progetto un capitale personale di capacitazione. Tale budget ha rappresentato per gli internati in modo simbolico e fisico la concreta possibilità di riprendere in mano la propria vita. Gli internati che hanno aderito al progetto hanno scelto di mutualizzare i capitali di capacitazione creando un fondo dedicato presso la fondazione messinese.

La Fondazione di Comunità di Messina ha investito, secondo una logica comunitaria di mutuo vantaggio, i capitali personalizzati di capacitazione mutualizzati per creare un parco diffuso fotovoltaico, costituito oggi da 184 impianti in grado di produrre 1.5 megawatt di energia ogni anno: le famiglie, le organizzazioni e le istituzioni che ospitano sulle proprie strutture e sui propri edifici gli impianti sono beneficiarie di tutta la produzione energetica; mutualmente, la tariffa incentivante, il così detto conto energia, viene ceduto a titolo di liberalità alla Fondazione per co-finanziare sul lungo periodo il progetto Luce è Libertà. Il progetto ha garantito e sta garantendo per un periodo di 20 anni, a partire dal novembre 2009, azioni di sostegno allo sviluppo di sistemi territoriali capaci di generare alternative sui principali diritti delle persone (lavoro, casa, socialità, conoscenza).

Parallelamente ed interdipendentemente vengono gestiti, secondo modelli di sussidiarietà circolare, i circa 60 progetti personalizzati di inclusione.

In sei anni, Luce è Libertà ha generato sviluppo umano ed economico sui territori, ha valorizzato le capacità affettive, relazionali e produttive delle persone più fragili, ha moltiplicato il capitale sociale delle comunità locali e ha contribuito ad espandere sensibilmente le libertà sostanziali dei beneficiari del progetto e dei loro compagni di viaggio. Risultati così importanti sono stati ottenuti per i circa 60 beneficiari con un risparmio rispetto ai modelli di welfare tradizionali di circa undici milioni di euro.

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