La richiesta per il cambio del nome della galleria già presentata agli Enti competenti e segue ‘esempio di molte città italiane che negli anni hanno scelto di cambiare le denominazioni toponomastiche e odonomastiche degli spazi pubblici dedicati al re Vittorio Emanuele III di Savoia.
Da Galleria Vittorio Emanuele a Galleria Sandro Pertini. Questa la proposta del Movimento Messina dal Basso presentata in questi giorni agli Enti competenti per il cambio del nome della Galleria Vittorio Emanuele.
Diverse le motivazioni che hanno spinto il movimento a chiedere la modifica del nome della storica galleria intitolata al sovrano il 13 agosto del 1929, e che rappresenta uno dei punti di maggior interesse della città che ogni giorno ospita numerosi turisti e cittadini attratti dalle diverse attività culturali, ricreative e commerciali.
Vittorio Emanuele III rappresenta una delle figura più controverse e negative della storia italiana. Il sovrano ha favorito l’avvento del Regime Fascista, e la conseguente entrata nella Seconda Guerra Mondiale del nostro Paese. Fu proprio durante il suo Regno che furono promulgati i primi provvedimenti con cui si vietavano le organizzazioni scoutistiche, ma soprattutto le leggi razziali, che hanno portato alla morte di migliaia di ebrei, rom, disabili, omosessuali, politici e intellettuali.
Proprio prendendo spunto dalle iniziative portate avanti da città come Napoli e Catania, dove già nel 2015 gli spazi pubblici dedicati al ricordo del sovrano hanno cambiato intitolazione, e seguendo la richiesta della comunità ebraica che ad inizio 2018 ha chiesto la rimozione delle intitolazioni a Vittorio Emanuele da tutte le scuole italiane, il movimento messinese ha presentato apposita richiesta per il cambio di nome.
Infatti pure comprendendo il senso di abitudine e di naturale affezione a quello che è il nome di un luogo simbolo della città, per il movimento Cambiamo Messina dal Basso non è più tollerabile omaggiare il sovrano. E proprio perché l’onomastica cittadina non è solo mera questione anagrafica ma un momento di dono che la comunità offre alle persone in cui ama rispecchiarsi, la scelta del nuovo nome è ricaduta su Sandro Pertini.
Per le portavoce del movimento Ketty Bertuccelli e Vittoria Faranda, la scelta di dedicare uno dei posti più belli della nostra città all’ex partigiano e Presidente della Repubblica Pertini onorerebbe tutte le vittime delle leggi razziste e tutti coloro che hanno subito nel periodo fascista delle umiliazioni.
