Il Collettivo Studentesco Unime manda in scena la "contro inaugurazione". LE FOTO

Il Collettivo Studentesco Unime manda in scena la “contro inaugurazione”. LE FOTO

Claudio Panebianco

Il Collettivo Studentesco Unime manda in scena la “contro inaugurazione”. LE FOTO

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lunedì 17 Novembre 2014 - 21:25

il Collettivo Studentesco Unime, gruppo formatosi spontaneamente dall'aggregazione di diversi iscritti all'Ateneo Peloritano, in un comunicato stampa, ha lamentato la scarsa disponibilità degli organizzatori dell'inaugurazione dell'anno accademico a far partecipare la grande quantità di studenti presenti, svolgendo a Piazza Pugliatti un'assemblea di protesta. GALLERY DI SERENA CAPPARELLI

Si è svolta, presso la sede centrale dell'Università di Messina, l'inaugurazione ufficiale dell'anno accademico 2014/2015, che ha visto la partecipazione di personalità di spicco del mondo culturale ed istituzionale cittadino e nazionale. Assente il Sottosegretario di Stato presso il Consiglio dei Ministri dell’attuale Governo Renzi, Graziano Delrio (vedi articolo a parte) Protagonisti della cerimonia il Magnifico Rettore Pietro Navarra, il Direttore Generale dell'Ateneo, il Professor De Domenico, ed il Professor Walter Distaso, ordinario del Dipartimento di Economia. All'interno della giornata, tra gli altri argomenti, ha avuto largo spazio la crisi finanziaria, analizzata in tutte le sue parti nella speranza di trovare una cura per questo cancro sociale.

Fuori dalle sale e dall'Aula Magna del Rettorato, però, un curioso evento ha contraddistinto la mattinata: il Collettivo Studentesco Unime, gruppo formatosi spontaneamente dall'aggregazione di diversi iscritti all'Ateneo Peloritano che, insieme, intendono discutere dei problemi che si vivono nel mondo accademico in riva allo Stretto, ha trovato le porte sbarrate, non potendo partecipare all'evento. "Oggi noi studenti,", scrivono i componenti del Collettivo nella nota stampa, "volevamo essere presenti all’interno della nostra Aula Magna, per dire a gran voce che a pagare la crisi finanziaria siamo soprattutto noi, la cosiddetta "nuova generazione" su cui i signori presenti alla Cerimonia vogliono investire".

I ragazzi infatti spiegano come sia stata negata loro l'opportunità di seguire comodamente lo svolgimento della cerimonia, dato che le aule messe a disposizione non erano sufficienti per accogliere tutti gli studenti presenti ed i proiettori posizionati nell'androne non erano il miglior modo di partecipare ad un'occasione tanto importante. "Ancora più paradossali sono state le risposte dei rappresentanti universitari," incalzano i giovani, "che ci hanno detto che la decisione di chiudere l’aula Magna è stata presa a causa del disinteresse del corpo studentesco, che preferiva passeggiare per i cortili dell’Ateneo anzichè seguire la Cerimonia,( non ci risulta una cosa del genere, dal momento che dalle 11 molti studenti attendevano l’inizio dell’inaugurazione, inaugurazione che era prevista alle 12), e che un rappresentante universitario Dario Agnello avrebbe parlato in rappresentanza degli studenti, rappresentante che non abbiamo mai visto nei nostri Dipartimenti, e probabilmente conosciuto solo dalla sua clientela elettorale".

I componenti del gruppo hanno quindi svolto un'assemblea aperta a Piazza Pugliatti, dove è iniziato, come scrivono nel documento, un percorso che parta dagli studenti per parlare proprio delle problematiche che affliggono l'Ateneo, cercando un punto d'incontro nel dialogo. "Siamo consapevoli della violenza e del ricatto messa in campo per terrorizzare gli studenti,", concludono i giovani, "ma siamo altrettanto consapevoli, che un percorso di contropotere rispetto all’ordine costituito debba iniziare, un percorso che intercetti i bisogni e le problematiche della nostra composizione studentesca, un percorso che attraverso questi temi crei dei meccanismi di rottura. Per questo motivo l’assemblea di oggi è stato un momento fondamentale per sondare il nostro territorio violentato. Dopo questa intensa giornata invitiamo tutti gli studenti a contattarci alla pagina collettivo studentesco e partecipare alle nostre assemblee".

Claudio Panebianco

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