Raddoppio Me – Ct. Variante per mantenere la vecchia linea, coro di no da Scaletta a Letojanni

Raddoppio Me – Ct. Variante per mantenere la vecchia linea, coro di no da Scaletta a Letojanni

Marco Ipsale

Raddoppio Me – Ct. Variante per mantenere la vecchia linea, coro di no da Scaletta a Letojanni

martedì 25 Novembre 2025 - 11:48

I sindaci della fascia ionica respingono in blocco la decisione della Regione di mantenere in esercizio il vecchio binario unico

Esulta Taormina, protestano tutti gli altri Comuni della fascia jonica messinese. La Regione ha accolto le istanze di Taormina, sul raddoppio ferroviario Messina – Catania, ma ha anche deliberato il mantenimento in attività dell’attuale tracciato a binario unico nel tratto compreso tra Fiumefreddo e Giampilieri. Una scelta che da Scaletta Zanclea a Letojanni (e prima anche Fiumefreddo) ritengono inaccettabile.

L’alternativa: strada e pista ciclabile

L’opposizione al mantenimento della linea è netta e motivata da ragioni di sviluppo e sicurezza. In particolare, le comunità costiere come Scaletta Zanclea e Itala hanno sempre visto nella dismissione della vecchia infrastruttura l’unica possibilità per avere un fronte mare. Strette tra l’autostrada A18 e la ferrovia, mancano di un lungomare adeguato e di una via alternativa alla trafficata Statale 114.

Gli amministratori locali hanno elaborato in passato progetti che prevedono la trasformazione della sede ferroviaria dismessa in una pista ciclopedonale. Altri, come l’Amministrazione di Sant’Alessio Siculo, propendono per ricavare parcheggi o una nuova arteria stradale. Tutti concordano inoltre sul valore del vecchio tracciato come presidio di protezione civile e via di fuga in caso di emergenze territoriali.

Il vertice di Scaletta Zanclea

Per coordinare la loro protesta, i sindaci si sono riuniti ieri sera a Scaletta Zanclea. All’incontro hanno partecipato i primi cittadini di Scaletta Zanclea (Gianfranco Moschella), Itala (Daniele Laudini), Roccalumera (Giuseppe Lombardo), Furci Siculo (Matteo Francilia), Santa Teresa di Riva (Danilo Lo Giudice), Savoca (Massimo Stracuzzi), Sant’Alessio Siculo (Domenico Aliberti) e Letojanni (Alessandro Costa). Mancavano il sindaco di Nizza di Sicilia (Natale Briguglio), che però si mantiene sulla stessa linea dei colleghi, e quello di Alì Terme, perché appena sfiduciato.

Si tratta di tutti i Comuni della fascia costiera jonica messinese, da Scaletta a Letojanni, ad eccezione di Forza d’Agrò, che però ha sulla costa un tratto davvero minimo.

Al termine del vertice, i Comuni di Scaletta Zanclea e Itala, in rappresentanza di tutti i firmatari, hanno firmato e inviato una lettera formale al presidente della Regione, Renato Schifani. Nel documento, si contesta che l’indirizzo politico dato dalla Giunta “sovverta quanto precedentemente concordato” nei tavoli tecnici, chiedendo pertanto la convocazione di una riunione tecnica urgente per trovare una soluzione che salvaguardi gli impegni presi con i territori.

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Un commento

  1. Pienamente d’accordo sul mantenimento della vecchia linea, il nuovo tracciato discrimina ed esclude tutti i viaggiatori e i pendolari perché le poche nuove stazioni saranno realizzate in campagna, irraggiungibili a piedi. A quel punto, da Sant’ Alessio, da Furci, da Nizza per andare a Messina converrà prendere la macchina. E che abbiamo concluso?

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