Milazzo. Mistero sull’attivazione del Terzo Impianto Idrogeno della Raffineria

Milazzo. Mistero sull’attivazione del Terzo Impianto Idrogeno della Raffineria

Serena Sframeli

Milazzo. Mistero sull’attivazione del Terzo Impianto Idrogeno della Raffineria

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giovedì 23 Gennaio 2014 - 16:09

Marano pronto ad intraprendere un nuovo esposto alla Procura sulla qualità dell’aria e i mancati controlli

Continua la lotta per la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute dei cittadini di Giuseppe Marano, esponente dei Verdi per la Vallle del Mela.
Nel primo pomeriggio di oggi Marano ha inviato un comunicato in cui afferma che “il Terzo Impianto Idrogeno HMU3 della Raffineria di Milazzo è acceso”. “Se fosse vera questa notizia- afferma Marano- sarebbe gravissima in quanto c’è stato esito negativo formulato dal CTR di Palermo al Rapporto di Sicurezza 2010 di tutti gli Impianti con conclusione istruttoria e i previsti 60 giorni di diffida.”
Marano prosegue affermando che “l’impianto è stato attivato nel silenzio istituzionale politico del Sindaco di Milazzo Carmelo Pino e del Sindaco di San Filippo Aliprandi, nel silenzio della prefettura e della protezione civile”. “La normativa Seveso – prosegue il comunicato- sugli stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante il decreto 334/99 (Consultazione in Adunanza Pubblica della Popolazione) per mettere al corrente i cittadini sui Piani di Emergenza Esterni in caso di grande rischio o incidente rilevante è stata disattesa nel silenzio generale della politica e delle associazioni Nazionali riconosciute come WWF, Legambiente e Italia Nostra. Noi Verdi nel mese di Dicembre insieme al Comitato dei Cittadini Aria Pulita su questa vicenda avevamo presentato un articolato esposto alla Procura di Barcellona, Messina e Palermo e considerato che le istituzioni insieme alla politica non informano la collettività così come previsto dalla legge, auspichiamo e speriamo che la magistratura faccia chiarezza una volta e per tutte nel territorio di Milazzo e della Valle del Mela, zona dichiarata ad alto rischio di crisi ambientale”.
Marano conclude infine informando “che entro la metà di febbraio insieme a quanti lo vorranno sottoscrivere presenteremo un altro esposto denuncia nelle procure su indicate sulla qualità dell’aria e sui mancati controlli”.

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