Castroreale in gara per diventare il "Borgo dei borghi" 2018

Castroreale in gara per diventare il “Borgo dei borghi” 2018

Grazia Di Mauro

Castroreale in gara per diventare il “Borgo dei borghi” 2018

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venerdì 15 Dicembre 2017 - 07:16

Sarà possibile esprimere la propria preferenza, registrandosi dal 25 gennaio fino al 18 di marzo. Il vincitore verrà annunciato, come tutte le edizioni, la domenica di Pasqua.

Il comune di Castroreale rappresenterà la Sicilia nella gara per il titolo “Borgo dei borghi”, edizione 2018. Il concorso, organizzato dall’associazione “Borghi più belli d’Italia” e dal programma Rai “Kilimangiaro”, vedrà contendersi il titolo 19 borghi, uno per ogni regione, annunciati ogni domenica durante la diretta della trasmissione condotta da Camila Raznovich.

Sarà possibile esprimere la propria preferenza, dal 25 gennaio fino al 18 di marzo. Il vincitore verrà annunciato, come tutte le edizioni, la domenica di Pasqua. A parlarne stamane e diffondere l’iniziativa, in una conferenza a Palazzo dei Leoni Francesco Calanna, commissario della Città metropolitana di Messina, Alessandro Portaro sindaco di Castroreale, la responsabile della Pro Loco Maria Concetta Sclafani, per l’associazione Andromeda, Paolo Faranda e il professore Bartolotta , presidente responsabile per la Sicilia dell’associazione “Borghi più belli d’Italia”.

“Castroreale è un’oasi di bellezza e serenità che affascina chiunque viene a visitarla ― ha dichiarato il primo cittadino del borgo, Alessandro Portaro ― meta preferita di sportivi che nel fine settimana si dilettano a scorrazzare tra le bellezze territoriali a bordo di bici o motocross. È soprattutto luogo da custodire, salvaguardare e valorizzare attraverso l’impegno attivo tra le istituzioni e i cittadini, affinchè possa divenire, a pieno titolo e con orgoglio, vetrina per la Sicilia”.

Il villaggio siciliano che sorge sul colle Torace, rilievo dei monti Peloritani nord-occidentali a 400 metri sul livello del mare, è d’impronta medievale con viuzze e strade lastricate in pietra che conducono nelle piazze dalle quali poter godere del magnifico e variopinto panorama.

Definito “il balcone sulle isole Eolie” fu la residenza preferita del Re Federico II d’Aragona; per questo, l’abitato che si sviluppò attorno alla fortezza, prese il nome dal latino Castrum ossia castello e reale poiché entrato nelle grazie del sovrano.

Oltre alle bellezze paesaggistiche, il territorio si fa custode di importanti opere d’arte esposte nelle numerose chiese: le statue marmoree dell’Annunciazione e di Santa Caterina , il monumento funebre di Geronimo Rosso esaguiti da Antonello Gagini nel 500’.

E ancora, la tribuna di legno intagliata e in oro zecchino di epoca barocca della chiesa della Candelora e la torre di Federico II d’Aragona che faceva parte dell’antico castello, o il campanile del XVI secolo della chiesa del Santissimo Salvatore, l’arco della sinagoga ebraica e molto altro ancora.

Quello di cui adesso il territorio ha fortemente bisogno è l’impegno delle istituzioni, affinchè incentivando i trasporti e le infrastrutture si possa valorizzare il luogo e incrementare il turismo.

“E’ fonte di grande orgoglio, per noi siciliani, occupare spesso il primo posto della classifica italiana dei borghi più belli d’Italia –ha affermato il professore Bartolotta , presidente responsabile per la Sicilia dell’associazione Borghi più belli d’Italia- la nostra regione infatti, ha vinto con Ganci nel 2014, Montalbano Elicona nel 2015 e Sambuca di Sicilia nel 2016. L’obiettivo principale che auspichiamo si raggiunga è quello di sensibilizzare gli amministratori affichè non si chiudano in una forma di campanilismo, ma salgano su questi per guardare, dall’alto e oltre l’orizzonte, le meraviglie che questi territori offrono. Per non custodire le ceneri ma alimentare il fuoco, ossia le inestimabili ricchezze, gli usi e costumi che devono essere preservati e tramandati”.

La candidatura di Castroreale a diventare borgo dei borghi 2018 è anche un occasione per valorizzare il territorio messinese e le sue ricche bellezze paesaggistiche nel mondo.

Grazia Di Mauro

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