Reggio Calabria. Negozi chiusi a Natale? Aloisio: "Se tu mi chiudi, tu mi paghi"

Reggio Calabria. Negozi chiusi a Natale? Aloisio: “Se tu mi chiudi, tu mi paghi”

elisabetta marciano

Reggio Calabria. Negozi chiusi a Natale? Aloisio: “Se tu mi chiudi, tu mi paghi”

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giovedì 17 Dicembre 2020 - 17:18

Si prenda una decisione chiara una volta per tutte e la si attui per il tempo necessario prevedendo contestualmente tutte le misure adeguate a sostenerla"

L’Italia sta per tornare in zona rossa o perlomeno verranno adottate misure e restrizioni rigorose molto simili nel periodo di tutte le festività. Probabilmente, infatti già da metà della prossima settimana, scatteranno divieti e chiusure per gli esercizi commerciali e non solo. Misure importanti quindi che scateneranno una vera e propria corsa allo shopping prima del Natale. Corsa che non andrà sicuramente a colmare il grave danno economico procurato dalla chiusura obbligata.

Bisogno di chiarezza

Le reazioni dei commercianti, delle associazioni di settore non sono mancate e non mancano nemmeno a Reggio Calabria. “Chiarezza, l’abbiamo reclamata da mesi. Un presupposto da noi sempre considerato prioritario per poter affrontare gli enormi disagi causati dalla pandemia. Dobbiamo sapere cosa, come, quando e quanto: cosa fare, come farlo, quando farlo e quanto riceveremo per le perdite dovute alle limitazioni imposte. Purtroppo siamo costretti a rilevare che le nostre richieste sono cadute nel vuoto.” E’ la voce di Claudio Aloisio, presidente Confesercenti che in un post pubblico rivela la preoccupazione e l’angoscia del settore produttivo.

Natale nel caos

Negli ultimi mesi, ancor più che nei primi, regna l’incertezza. Gli imprenditori, i cittadini, sono ormai frastornati da norme sfornate a getto continuo in cui si richiede di rispettare tutto e il contrario di tutto. L’apice di questo caos si sta toccando proprio adesso, in concomitanza con le feste natalizie. Adesso, nemmeno dopo una settimana in cui la Calabria è divenuta zona gialla, è ormai certo che ci sarà un nuovo lockdown.” – continua

Mancanza di rispetto

Serrati bar, ristoranti, negozi, insomma tutto tranne le attività che forniscono i servizi essenziali. Questo tira e molla continuo dimostra come l’Esecutivo stia navigando a vista in un mare che, per quanto tumultuoso, un capitano competente e un equipaggio preparato dovrebbero ormai conoscere così da poter stabilire una rotta certa. Un comportamento che oltre ad alimentare insicurezza e timore, non tanto per la pandemia quanto per l’indeterminatezza della situazione attuale, dimostra anche un’intollerabile mancanza di rispetto verso coloro che al momento sono i più colpiti dalla crisi indotta dal Covid: i commercianti, i ristoratori, gli artigiani, i professionisti, le aziende piccole e grandi che si trovano a dover vivere alla giornata senza poter programmare alcunché.” chiarisce Aloisio

Se mi chiudi, mi paghi

“Dobbiamo avere certezze, lo pretendiamo! Si deve chiudere? Lo si dica senza infingimenti. Si prenda una decisione chiara una volta per tutte e la si attui per il tempo necessario prevedendo contestualmente tutte le misure adeguate a sostenerla perché, è bene ribadirlo a costo di essere ripetitivi, deve sempre valere il concetto che “se tu mi chiudi, tu mi paghi”. Senza se e senza ma. Continuare invece su questo percorso che denota indecisione e amplifica preoccupazione e sfiducia, non solo non risolverà alcun problema presente e futuro ma rischia di aggiungere altri danni a quelli già esistenti, facendoci precipitare in un baratro dal quale sarà difficile venir fuori.” – prosegue

Misure di sostegno e progetti

“Programmazione, decisioni univoche, efficacia e velocità nelle misure di sostegno, semplificazione e una chiara visione strategica del futuro. Di questo hanno bisogno imprenditori e cittadini, di questo ha bisogno il Paese in un momento così difficile. Solo così potremo sperare di guardare al futuro se non con ottimismo, al momento sarebbe chiedere troppo, quantomeno senza la paura derivante dal pensare che chi ci rappresenta non sia all’altezza del compito che gli è stato affidato.” – conclude il presidente

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