Grandissimo conoscitore della "macchina" amministrativa e del segmento manutentivo, ha amato fino all'ultimo la politica e la sua città
REGGIO CALABRIA – Grande conoscitore della “macchina” comunale” e del segmento delle manutenzioni, artefice della “Primavera di Reggio” come uno dei più significativi assessori di Italo Falcomatà, reggino amante della sua città: Reggio Calabria piange Antonio “Totò” Camera.
In una nota congiunta, Città metropolitana e Comune di Reggio Calabria – nell’esprimere la propria vicinanza ai congiunti – esternano il proprio «profondo cordoglio» per la scomparsa dell’ex consigliere e assessore comunale. «Professionista competente ed appassionato, tra i più stretti collaboratori del compianto sindaco Italo Falcomatà, Antonio Camera, per tutti Totò, è stato un amministratore attento ed un cittadino innamorato della sua Reggio. Con lui va via un pezzo importante della memoria storica della città», si fa presente.
«Umile e gentile, onesto ed appassionato, un uomo d’altri tempi che incarna perfettamente il prototipo di amministratore che ha vissuto la politica, fino alle ultime ore della sua esistenza, come impegno di servizio nei confronti della sua comunità – si legge nella nota diffusa agli operatori dell’informazione -. La sua straordinaria passione, insieme con le sue capacità tecniche acquisite con l’esperienza sul campo, nonché la sua presenza assidua e costante nell’attività di programmazione in tema di lavori pubblici già a partire dagli anni ’80 dello scorso secolo, lo hanno portato nel tempo ad essere probabilmente il più importante conoscitore del tessuto urbanistico ed infrastrutturale della Città dal dopoguerra ad oggi.
A Reggio Calabria tutti lo ricordano come un lavoratore indefesso, un amministratore presente e compente, intento a seguire personalmente gli interventi infrastrutturali che negli anni hanno modificato il tessuto urbano di Reggio, partecipando da protagonista ad una delle stagioni politiche più importanti che la Città abbia mai vissuto».
Le esequie avranno luogo alle 10 di domani, domenica 20 marzo, alla chiesa di Straorino.
