Reggio: arrestato Carmelo Barbaro, esponente di spicco della cosca di 'ndrangheta De Stefano-Tegano. Era latitante dal 2001

Reggio: arrestato Carmelo Barbaro, esponente di spicco della cosca di ‘ndrangheta De Stefano-Tegano. Era latitante dal 2001

Reggio: arrestato Carmelo Barbaro, esponente di spicco della cosca di ‘ndrangheta De Stefano-Tegano. Era latitante dal 2001

domenica 13 Settembre 2009 - 10:44

Deve scontare 22 anni di carcere, è stato tratto in arresto dal chirurgo estetico dove si stava facendo cancellare dei tatuaggi sul petto: soddisfazione di La Russa e Scopelliti

Carmelo Barbaro, 61enne esponente di spicco della cosca ‘ndranghetista reggina De Stefano-Tegano, era ricercato dal 2001 per associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio e altri crimini. Il 24 ottobre del 2008 erano state diramate le ricerche in campo internazionale per arresto ai fini estradizionali.

Era inserito nell’elenco dei 30 ricercati più pericolosi d’Italia.

Barbaro, infatti, era stato indicato da alcuni collaboratori di giustizia come l’esecutore materiale di alcuni degli omicidi commessi nel corso della guerra di mafia a Reggio negli anni ’80.

Dopo otto anni, nello studio di un chirurgo estetico, è finita la sua latitanza grazie ai carabinieri del Comando provinciale di Reggio che dopo un anno di pedinamenti a persone ritenute vicine al latitante e di appostamenti, ieri sera lo hanno individuato nello studio di un chirurgo estetico dove si era recato per farsi cancellare alcuni tatuaggi dal petto.

I carabinieri hanno atteso pazientemente che Barbaro entrasse nello studio, situato nella zona di Ponte della Libertà, e quando hanno avuto la certezza che non sospettasse niente, sono entrati in azione facendo irruzione.

L’infermiera, alla vista dei militari, ha tentato di nascondere la cartella clinica del paziente su cui c’era il vero nome di Barbaro, ma non c’è stato niente da fare.

I militari, oltre al latitante, hanno ammanettato anche lei, Maria Assunta Condello, di 40 anni, di Varapodio e il medico, Francesco Pisano (61). In manette anche altri due fiancheggiatori, due coniugi che accompagnavano Barbaro, Agostino Ceriolo (65) e Anna Pellicone (58), di Reggio.

Per tutti e quattro l’accusa è di procurata inosservanza di pena, un reato più grave del favoreggiamento, contestato in quanto Barbaro era stato condannato con sentenza passata in giudicato.

Barbaro, al momento dell’arrivo dei carabinieri, ha accusato un lieve malore, ma i medici dell’ospedale hanno escluso qualsiasi problema, tanto che l’uomo è stato portato in carcere subito dopo.

Il Ministro della Difesa Ignazio La Russa s’è voluto complimentare con i Carabinieri e ha subito telefonato al comandante generale dell’Arma, Leonardo Gallitelli pregandolo di rivolgere agli uomini impegnati nell’operazione le sue congratulazioni.

-L’attivita’ dei carabinieri da agosto ad oggi – ha detto La Russaha assicurato numerosi latitanti alla giustizia e anche in quest’ultima occasione ha compiuto una brillante operazione investigativa seguita da una impeccabile azione operativa che come nei casi precedenti ha ottenuto il risultato senza l’uso della forza e impedendo ogni reazione-.

Anche il sindaco di Reggio, Giuseppe Scopelliti ha voluto esprimere soddisfazione per l’ennesimo successo delle forze dell’ordine nella lotta contro la criminalità organizzata. Ai carabinieri del colonnello Leonardo Alestra, Scopelliti ha rivolto il ringraziamento della città per il loro quotidiano impegno teso ad assicurare il rispetto delle leggi ed a garantire la sicurezza dei cittadini.

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