Reggio. I vent’anni del servizio accoglienza minori, Delfino: patrimonio socio educativo

Reggio. I vent’anni del servizio accoglienza minori, Delfino: patrimonio socio educativo

elisabetta marciano

Reggio. I vent’anni del servizio accoglienza minori, Delfino: patrimonio socio educativo

martedì 25 Gennaio 2022 - 16:00

L’assessore al Welfare in visita presso la struttura di Catona delle “Immacolatine” che dal 2002 si occupa di soggetti in difficoltà e bambini

REGGIO CALABRIA – Vent’anni di impegno al servizio della comunità, nel segno dell’accoglienza, della solidarietà, della
promozione di percorsi educativi rivolti a soggetti in difficoltà, in condizioni di svantaggio socio-economico
e di minori allontanati dalle famiglie di origine. Un cammino iniziato nel 2002 e che oggi prosegue con
rinnovato slancio sul terreno dell’inclusione sociale, affrontando le problematiche del quotidiano e
volgendo lo sguardo sempre verso coloro che vivono in condizioni di disagio e marginalità. Un traguardo
importante quello raggiunto dalla struttura per minori delle Suore “Immacolatine” di Catona (storico
istituto della città di Reggio Calabria fondato nel 1898) che dal 2002 svolge il servizio diurno di pronta
accoglienza per minori e giovani dai 0 ai 15 anni in convenzione con il Comune e a supporto del Tribunale
minorile, dei servizi sociali territoriali e delle forze dell’ordine, nel quadro di percorsi di accompagnamento
alla crescita in regime residenziale.

Una realtà fondamentale

Un traguardo che è doveroso sottolineare e celebrare per come merita”, afferma l’assessore comunale al
Welfare e Politiche della famiglia, Demetrio Delfino che si è recato in visita presso la struttura di Catona
insieme alla responsabile del Servizio minori, Mariagrazia Marcianò, “per testimoniare da vicino – spiega il
rappresentante di Palazzo San Giorgio – a nome della città intera, i sentimenti di gratitudine e di profondo
apprezzamento che tutta la comunità reggina esprime nei confronti di questa virtuosa e fondamentale
realtà del nostro territorio. Una struttura
– evidenzia l’assessore Delfino – che negli anni si è resa
protagonista di esperienze e modelli educativi in grado di cambiare, in positivo, le storie, i destini e i vissuti
personali di tantissimi bambini, ragazzi e naturalmente delle loro famiglie.

Verso il futuro

Oggi questo patrimonio socio educativo rappresenta un valore aggiunto irrinunciabile per la nostra città e per la rete dei servizi sociali che ad esso guardano costantemente, quale solido punto di riferimento nello svolgimento delle azioni in materia di politiche per la famiglia. “Con la responsabile del servizio, Suor Maria Luisa, – evidenzia l’assessore
comunale al Welfare – ci siamo confrontati a lungo rispetto alle sfide e alle criticità del presente che sono
ancora tante e che, in questi ultimi due anni in modo particolare, sono diventate sempre più difficili e
complesse anche a causa dalla crisi pandemica che sconvolge l’umanità e colpisce in modo più duro proprio
le fasce più fragili del tessuto sociale, ampliando ed aggravando le sacche di disagio e disuguaglianza. Come
istituzioni e come comunità educante, siamo tutti chiamati a rilanciare concretamente l’impegno
quotidiano a sostegno di queste realtà
– conclude l’assessore Delfino – nella piena consapevolezza che solo
garantendo diritti e pari opportunità a tutti, a cominciare proprio dai minori, sia davvero possibile costruire
una società più equa e giusta”.

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