Reggio / Il 2022 ci strappa Francesco Forte, per anni docente alla Mediterranea

Reggio / Il 2022 ci strappa Francesco Forte, per anni docente alla Mediterranea

Redazione

Reggio / Il 2022 ci strappa Francesco Forte, per anni docente alla Mediterranea

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lunedì 03 Gennaio 2022 - 09:15

Economista di rango, fu per due volte ministro della Repubblica. In riva allo Stretto ha lasciato il segno sotto il profilo accademico e, soprattutto, umano

REGGIO CALABRIA – Parte maluccio il 2022 per Reggio Calabria: il primo giorno dell’anno, a Torino, è deceduto Francesco Forte, illustre economista, socialista “di ferro”, due volte ministro della Repubblica e per due volte sottosegretario. Aveva 92 anni.
Una ferita per Reggio, dove per lunghi anni Forte insegnò all’Università “Mediterranea” incidendo profondamente anche nel dibattito sul futuro della città.

Il profilo

Forte, nato a Busto Arsizio – fondamentale centro del Varesotto – era un “curioso per natura” dai tanti interessi (era anche sociologo, tra l’altro) e scrisse oltre 60 libri. L’ultima fatica, per i tipi della calabrese Rubbettino, Fashion and Luxury fashion in the Third Millennium, scritto insieme a Maria Luisa Trussardi.

Ma Forte – di lucidità invidiabile, a dispetto dell’età – con Rubbettino aveva pubblicato soprattutto un altro volume, che conserva un po’ i tratti del suo testamento spirituale: l’«autobiografia politica e civile» A onor del vero.

Per dare la proiezione della sua immensa statura d’economista, sarà sufficiente dire che fu proprio Francesco Forte a essere chiamato da uno stratosferico economista – poi anche indimenticabile Capo dello Stato – Luigi Einaudi a succedergli alla cattedra di Scienza della Finanza, a Torino.

Politicamente, dopo l’esperienza nel Psdi (anni Cinquanta) fu assai legato al Psi in generale e, sul piano personale, a Bettino Craxi, anche se per la prima volta fece parte del Governo quale ministro delle Finanze nel quinto gabinetto capitanato dal democristiano Amintore Fanfani (1982). Proprio nel governo Craxi (1983) fu invece ministro alle Politiche comunitarie fino al 9 maggio dell’85, quando lasciò per farsi sottosegretario agli Esteri con delega per la Fame nel mondo (incarico che poi ricoprì pure nel governo Craxi-2, tra l’agosto dell’86 e l’aprile dell’87).

Fra gli anni Ottanta e gli anni Novanta fu più volte deputato e senatore. Fra il 1988 e il 1991 fu anche sindaco di Bormio, importante località sciistica lombarda proprio nel territorio provinciale di Sondrio, suo collegio elettorale da parlamentare. Per una breve parentesi, fu anche vicepresidente dell’Eni.

Numerose le esperienze accademiche: da Pavia a Milano, da Torino – già citata – a Roma. Ma anche e soprattutto all’estero, dalla Virginia University alla mitica Ucla (University of California, Los Angeles)

Il cordoglio della “Mediterranea”

Per lunghi anni, il professor Francesco Forte insegnò anche all’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria. E in una nota, la “Mediterranea” esprime il suo cordoglio per la scomparsa di «un Uomo che non dimenticheremo».

Nell’evidenziare che il professor Forte era «molto affezionato» alla città di Reggio Calabria, si sottolinea che Forte contribuì «in modo determinante alla nascita e al successivo sviluppo del Polo di Economia nel 2005, all’interno dell’allora Facoltà di Giurisprudenza», anzi gettando le basi insieme al suo allievo Pasquale Catanoso, successivamente Rettore della “Mediterranea” – oggi prorettore e consigliere del ministro a Università e Ricerca Gaetano Manfredi con delega a Terza missione universitaria e Rapporti con la Conferenza dei Rettori – per la creazione di una Scuola di Scienza delle finanze all’interno dell’Ateneo reggino.

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