Il procedimento, dopo la richiesta di rinvio a giudizio del luglio 2021, coinvolgeva sanitari dei reparti di Chirurgia, Nefrologia e Urologia
REGGIO CALABRIA – Si è concluso con un’assoluzione piena il processo a carico di undici medici del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, imputati per omicidio colposo in relazione al decesso del paziente D.P., avvenuto nell’agosto 2018.
Il procedimento, avviato a seguito della richiesta di rinvio a giudizio del luglio 2021, coinvolgeva sanitari dei reparti di Chirurgia, Nefrologia e Urologia.
Secondo l’accusa, i medici avrebbero omesso tempestive consulenze specialistiche e adeguati interventi terapeutici che, con alta probabilità, avrebbero potuto evitare il decesso del paziente.
Dopo un lungo dibattimento, caratterizzato da perizie, controperizie e numerose testimonianze, il collegio difensivo – composto dagli avvocati Natale Polimeni, Emanuele Genovese, Himmanuel Emilio Rinciari, Attilio Parrelli, Saverio Gatto, Leone Fonte, Pietro Modafferi, Pasquale Zoccali e Demetrio e Maria Teresa Pratticò – è riuscito a dimostrare la correttezza dell’operato dei sanitari e la loro estraneità ai fatti contestati.
Il Tribunale di Reggio Calabria, in composizione monocratica con il giudice Elsie Clemente, ha pronunciato in data 5 novembre 2025 sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste”, riservandosi novanta giorni per il deposito delle motivazioni.
Soddisfazione è stata espressa dai difensori e dagli imputati, che hanno accolto la decisione come il giusto riconoscimento della professionalità dei medici coinvolti.
Come sottolineato dall’avvocato Himmanuel Emilio Rinciari, la sentenza “si inserisce in un contesto normativo di transizione e sarà utile per comprendere gli effetti della recente riforma sullo scudo penale dei sanitari”.
