Reggio. Omicidio Grudniewski, fermati due pakistani, uno dei due è un minore

Reggio. Omicidio Grudniewski, fermati due pakistani, uno dei due è un minore

Redazione

Reggio. Omicidio Grudniewski, fermati due pakistani, uno dei due è un minore

sabato 15 Aprile 2023 - 08:21

Grudniewski, fu rinvenuto cadavere lo scorso 7 marzo nella sua abitazione, con le mani legati ed un indumento intimo conficcato con violenza nella trachea

REGGIO CALABRIA – Due provvedimenti di fermo di indiziato di delitto, sono stati disposti dalla Procura della Repubblica e dal Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria, a carico di due soggetti di nazionalità pakistana, uno dei quali minore d’età, ritenuti gravemente indiziati, dei reati di omicidio aggravato e di rapina aggravata in concorso, ai danni del cittadino polacco Grudniewski Przemyslaw Krzysztof, rinvenuto cadavere la mattina dello scorso 7 marzo, all’interno della sua abitazione, in via Italia, con le mani legati con delle fascette da elettricista ed un indumento intimo conficcato con violenza nella trachea, che ne ha determinato la morte per asfissia.

I provvedimenti restrittivi, emessi in via d’urgenza, per l’evidente pericolo di fuga degli indagati, sono stati successivamente convalidati dai rispetti giudici per le indagini preliminari, che hanno contestualmente applicato per entrambi la misura cautelare della custodia in carcere. All’identificazione degli arrestati, gli investigatori della Sezione Omicidi della Squadra Mobile sono giunti attraverso una incessante e meticolosa attività investigativa, svolta principalmente attraverso l’acquisizione e l’analisi di numerosissime telecamere sia pubbliche che private, che hanno permesso di accertare che il delitto era stato portato a termine dai rei facendo accesso alla casa della vittima attraverso la porta finestra del balcone, che raggiungevano con l’ausilio di una scala, poi abbandonata durante la fuga.

Un importante contributo alle indagini è stato offerto anche dagli accertamenti svolti dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, che è riuscito ad isolare alcune impronte poi attribuite agli indagati. In particolare una di esse è stata isolata su un oggetto abbandonato dagli indagati a distanza di oltre 1 km dall’abitazione della vittima e rinvenuto proprio grazie alla minuziosa attività di ricostruzione del percorso effettuato a piedi dagli indagati sia all’andata che al ritorno. L’attività investigativa prosegue per addivenire alla individuazione di ulteriori responsabilità e ricostruire il contesto in cui è maturato il delitto.

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