Grioli: "Nel Pd alleanze e candidato sindaco si decidono collegialmente"

Grioli: “Nel Pd alleanze e candidato sindaco si decidono collegialmente”

Rosaria Brancato

Grioli: “Nel Pd alleanze e candidato sindaco si decidono collegialmente”

venerdì 27 Luglio 2012 - 20:12

Il segretario cittadino del Pd replica all'Italia dei valori: "Nel Pd non è Genovese, nè alcun altro singolo a decidere le alleanze, ma l'assemblea e gli organi collegiali". Grioli esclude al momento ogni ipotesi di coalizione con l'Udc alle amministrative del 2013 e rilancia l'idea delle primarie aperte ad associazioni e comitati. Intanto è già toto-candidati per il Comune.

“Chiariamo subito un equivoco: le alleanze, così come il candidato sindaco nel Pd non le decide Francantonio Genovese né nessun altro singolo”.
Il segretario cittadino del Pd Peppe Grioli replica al collega dell’Idv Salvatore Mammola che aveva invitato Genovese a dire chiaramente se vuol stare o meno con l’Udc alle amministrative del 2013.
“Non accettiamo alcuna provocazione dall’Idv- spiega Grioli- il Pd ha la direzione cittadina e provinciale e l’assemblea e saranno queste le sedi deputate a scegliere sia le alleanze che il candidato sindaco. Vorrei ricordare a Mammola che senza il Pd a Messina non può esistere un centro-sinistra”.
Grioli rivendica quindi il peso di un ruolo e di decisioni che devono essere prese collegialmente. L’esponente del Pd non ha mai fatto mistero della sua posizione personale (condivisa da altri colleghi di partito) a proposito di un’alleanza con l’Udc.
“L’ho ribadito anche durante l’ultima riunione dedicata alle regionali, sottolineando come in questo momento non si possa ipotizzare una coalizione per le amministrative con chi sta in maggioranza sia al Comune che alla Provincia. Alla Regione l’Udc ha fatto una scelta netta, uscendo dal governo Lombardo anche prima del Pd, e ha fatto benissimo. A Messina invece non è così. A Palazzo Zanca, ad esempio, molti consiglieri dell’Udc hanno fatto in aula un’accesa opposizione a Buzzanca. Ma se il partito intende continuare a stare nei Palazzi messinesi con il Pdl è chiaro che non possiamo allearci con chi intende magari smarcarsi due giorni prima delle elezioni”.
Grioli sa perfettamente che Genovese e molti altri esponenti del Pd, non la pensano come lui ed anzi lavorano per concretizzare quanto prima l’ipotesi. Per molti l’unica strada per poter tornare a vincere a Messina passa solo, numericamente, dall’alleanza con il partito guidato da D’Alia.
“Io non la vedo in questo modo-continua il segretario cittadino- secondo me potremmo farcela anche senza l’Udc. Stiamo lavorando per creare un’alternativa e non inseguiamo nessuno. Quel che secondo me è più importante è ottenere una maggioranza solida che sappia affrontare i gravissimi problemi della città. Dobbiamo evitare i rischi di una maggioranza risicata perché poi si trasforma in un’amministrazione fragile, non in grado di fronteggiare una situazione drammatica. Nei prossimi anni ci sarà il deserto, non possiamo promettere sogni, ma basi salde”.

Il Pd al momento sta pensando alle regionali, ma il percorso per le amministrative è avviato da tempo attraverso i forum e la conferenza programmatica del 2013. Nei prossimi mesi si lavorerà alla bozza di programma. E magari anche alle primarie…., un pallino di Grioli e dei giovani Pd.
“Sono per le primarie aperte a tutti i messinesi, primarie di coalizione alle quali possono partecipare associazioni, comitati, quanti vogliono guardare al cambiamento”.
A proposito di toto-sindaco pare stia facendo capolino l’ipotesi Ivo Blandina, presidente della Confindustria di Messina e si fa anche il nome dello stesso Grioli.
Un occhio alle regionali (secondo Grioli non è escluso che alla fine Crocetta possa essere il candidato ufficiale di tutto il Pd), un altro alle amministrative, Provincia compresa.

“Ricevuto in questi 4 anni è stato coerente, bisogna riconoscerglielo: ha continuato a mistificare la realtà, amministrando solo con annunci e proclami e niente fatti. Il caso Sogas è l’ultimo in ordine di tempo. Anche la conferenza stampa annunciata e poi annullata, esattamente come aveva fatto pochi giorni prima con la presentazione dei 15 assessori, è la prova di questo modo di agire. E’ grave che oggi la Sogas dica di non aver mai ricevuto una carta ufficiale su una dismissione proposta proprio dall’Udc e votata a maggioranza. E se è grave il comportamento di Ricevuto è ancor più grave e pesante il silenzio dell’Udc in entrambe le vicende”.
Insomma, la strada dell’alleanza con i centristi al momento appare piena di sassi. Se non saranno rimossi in tempi brevi e in modo netto è difficile che si possa convolare a nozze, a meno di non rischiare in credibilità.
Certo è che il sistema elettorale per le due tornate è diverso e con effetti opposti, perché ad ottobre sono le liste, e quindi i candidati acchiappavoti a “trascinare” il Presidente, alle amministrative con la nuova legge sarà il contrario e, come insegna Orlando, si ribalta il tavolo. E chi vorrà esprimere la candidatura a sindaco di Messina dovrà studiare bene la lezione palermitana a barcellonese.
Rosaria Brancato

4 commenti

  1. E in quale cinema lo fanno questo filem???

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  2. Il buon GRIOLI tenta disperatamente di fare il segretario cittadino del PARTITO DEMOCRATICO,sogna un partito in cui GENOVESE conti per uno o quanto il due di coppe quando la briscola è a denari,che è cosa pensano di lui i suoi compagni o amici o come diavolo si chiamano adesso tra di loro.Il buon GRIOLI sogna per il PD una raccolta del consenso elettorale sulle idee,valori e progetti di interesse generale,ma deve fare i conti con il due di coppe che raccoglie voti nella formazione professionale,nei servizi sociali,nel mondo delle professioni legate alla borghesia economica di cui fa parte,nelle burocrazie,accademica e comunale,che condizionano una parte dei dipendenti,nelle parrocchie,penso che spesso si chiederà se il partito di cui è segretario è la DEMOCRAZIA CRISTIANA.Caro GRIOLI,se lei avesse richiamato con fermezza i consiglieri comunali a fare una rigorosa e costruttiva opposizione nel Consiglio e nelle Commissioni,se ci avesse illustrato il progetto urbanistico per Messina,se ci avesse dato le cifre dei bilanci di palazzo Zanca,magari commentando una spesa corrente per il PERSONALE,che galoppa in modo esponenziale sottraendo risorse ai servizi per i cittadini,e ancora qualcosa sull’anacronistica organizzazione del lavoro al Comune,qualcosa sull’evasione dei tributi e oneri di ogni tipo,magari criticando timidamente il dirigente Romolo Dell’Acqua,qualcosa sulla raccolta differenziata condominio per condominio,proponendo la modifica al regolamento edilizio,se no dove minchia si mettono i contenitori,insomma qualcosa… qualcosa…., avremmo potuto esclamare ECCO UN SEGRETARIO CITTADINO CON LE PAL..

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  3. Caro GRIOLI ci tengo a scusarmi del sarcasmo del precedente commento, anzitutto con i militanti e i giovani del PARTITO DEMOCRATICO. L’Italia avrebbe bisogno di un grande partito della SINISTRA, radicato nei valori e nei programmi del SOCIALISMO EUROPEO, con progetti di governo comunale, regionale e nazionale chiari e alternativi alla DESTRA.
    Come avremmo bisogno di una DESTRA, radicata nei valori liberali dei partiti CONSERVATORI EUROPEI. La caduta del muro di Berlino ci ha restituito,al posto della DEMOCRAZIA CRISTIANA e del PARTITO COMUNISTA ITALIANO, dei comitati elettorali alla mercè di faccendieri e di senza mestiere.
    Se lei non propone a settembre un chiaro programma di governo per la città, non ci sarà GENOVESE che tenga alle prossime comunali,dimostri di essere il vero SEGRETARIO CITTADINO.

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  4. Bravo Grioli, ogni tanto qualcuno nel Pd si ricorda che le decisioni in un partito vengono prese dalla base. Solo un consiglio vorrei dare alla sinistra messinese: usate di più parole come “lavoratori”, “disoccupati”, “precari”, “sfruttati”.

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