Riapre il Cinema Iris: dall’1 luglio due sale dal vivo, due virtuali ed una programmazione per tutti

Riapre il Cinema Iris: dall’1 luglio due sale dal vivo, due virtuali ed una programmazione per tutti

Emanuela Giorgianni

Riapre il Cinema Iris: dall’1 luglio due sale dal vivo, due virtuali ed una programmazione per tutti

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domenica 28 Giugno 2020 - 08:00

Dall’1 luglio riapre il Cinema Iris, storica struttura indipendente nella città di Messina, con tante novità. Due sale dal vivo, due per lo streaming, e presto anche il cinema all’aperto.

La cultura riparte. Deve ripartire perché le persone hanno bisogno della bellezza, “non sappiamo starne senza”. Lo afferma, infatti, Viviana Montalto, che ha ospitato nella sua libreria Mondadori Bookstore, la conferenza stampa di riapertura del Cinema Iris, storica struttura indipendente e punto di riferimento nella città di Messina.

Le sue porte si spalancano, finalmente, al pubblico dall’1 luglio, con tante novità. Con i dovuti protocolli di sicurezza, come sanificazione dell’aria, distanziamento sociale, mascherina (che durante la proiezione del film si può togliere), “si potrà godere di nuovo della sua magia dopo questo isolamento”, sottolinea Marta Cutugno.

Le sale

Verranno aperte due sale dal vivo con una programmazione snella, ma adatta per tutti i gusti, a partire da “Trolls World Tour”, pellicola di animazione della DreamWorks per bambini e ragazzi, “I Miserabili”, diretto da Ladj Ly, con Damien Bonnard e Alexis Manenti, vincitore del premio della giuria a Cannes e poi uscito solamente in streaming, e l’horror “La casa belle bambole”, perché molto richiesto dal pubblico.

Insieme alle sale dal vivo, continua la programmazione in streaming, avviata un mese fa, grazie a due sale virtuali. “Per ora la questione streaming è molto dibattuta, c’è chi sostiene possa sostituire il cinema, chi invece ritiene sia la sua morte. Noi crediamo sia solo un surrogato da utilizzare per avvicinarsi al cinema, soprattutto in questo momento, per tale motivo abbiamo fatto scelte particolari e originali, più adatte alla piattaforma” spiega Umberto Parlagreco. Le sale virtuali partiranno, infatti, con “Christo – Walking on Water”, il documentario di Andrey Paounov che racconta l’allestimento di “The Floating Piers”, l’opera d’arte e di ingegneria realizzata sul Lago d’Iseo da Christo, il grande artista visionario bulgaro, recentemente scomparso e con “Dio esiste e vive a Bruxelles”, geniale pellicola belga diretta da Jaco Van Dormael.

Le novità, il cinema all’aperto

Non è facile per il cinema tornare, c’è un sistema mondiale alla base e le tempistiche sono lunghe. L’Iris è il primo ad aprire a Messina, dando un segno concreto e positivo alla città. “Nonostante non possiamo proporre un prodotto nuovo, voglio riaprire per dare un segnale di ritorno alla normalità e per mettere un freno a questo circolo vizioso. Se i film non escono, i cinema non aprono, ma se i cinema non aprono i film non escono. Abbiamo tante novità e speriamo le persone vogliano viverle” continua Parlagreco.

La voglia di ripartire è rappresentata, infatti, dal nuovo logo realizzato da Riccardo Bonaventura, RiboGrafico, espressione di “un rinnovamento, ma in continuità con il passato”.

Durante il lockdown, l’Iris, come cinema indipendente è stato coinvolto in una rete nazionale, per il sostegno all’esercizio cinematografico indipendente italiano: “il dibattito pubblico si è focalizzato su drive in e cinema “rinato” attraverso lo streaming. Abbiamo, dunque, voluto spostare l’oggetto del dibattito alla Sala fisica. È stata poi pubblicata una lettera aperta per chiedere nuovi assetti e nuove norme di mercato ai fini di una programmazione con meno vincoli”. Tante sono le proposte risolutive che stanno venendo elaborate anche a tal proposito.

Ma fra le novità, prima fra tutte è l’apertura del cinema all’aperto, non ancora possibile in concomitanza delle sale per motivi burocratici, ma al più presto pronto ad accogliere tutti per l’estate.

Per restare al passo con tutte le novità, basta seguire il sito del cinema e i canali social.

Torniamo al cinema perché abbiamo bisogno di riappropriarci della bellezza, abbiamo bisogno del suo linguaggio universale, della sua reinterpretazione del mondo, delle sue emozioni condivise, del suo scolpire il tempo, anche e soprattutto dopo questo tempo sospeso che abbiamo vissuto.

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