CSS, la Commissione d'inchiesta torna a riunirsi. E stavolta c'è anche la Regione

CSS, la Commissione d’inchiesta torna a riunirsi. E stavolta c’è anche la Regione

Giovanni Passalacqua

CSS, la Commissione d’inchiesta torna a riunirsi. E stavolta c’è anche la Regione

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giovedì 21 Aprile 2016 - 15:45

Dopo le critiche per la defezione di ieri, il governo regionale è stato rappresentato dall'assessore all'Ambiente Maurizio Croce e da due dirigenti. Intanto, il Comune di San Filippo del Mela si opporrà al ricorso al TAR di A2A contro il Piano Paesaggistico dell'ambito 9

Nella giornata di oggi è tornata a riunirsi la Commissione d’indagine sulla valle del Mela. Alla riunione ha presenziato la Regione, assente – e duramente contestata – alla prima convocazione di ieri: sono intervenuti l’assessore all’Ambiente Maurizio Croce e, in sostituzione dell’assessore all’Energia Vania Contrafatto, il capo di gabinetto Bartolomeo Brocco, oltre al responsabile del settore bonifiche Vito Vanella. Presenti inoltre il presidente Santi Formica, il vice Valentina Zafarana e i componenti Panarello, Laccoto, Fazio e Rinaldi.

Nella riunione si è discusso soprattutto dello stato dell’arte: è stato fatto il punto sui progetti in corso e sullo stato dei finanziamenti per la bonifica dell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale; la Regione si è inoltre impegnata a fornire celermente la documentazione richiesta dalla Commissione. Un altro impegno riguarderà proprio i 4,5 milioni di euro previsti nel 2006 per la bonifica dell’AERCA, e confermati nell’accordo di programma quadro del 2011: i fondi non sono stati ancora utilizzati, e c’è tempo fino al 2017; ma prima bisogna ottenerne lo sblocco dal Ministero dell’Economia.

I lavori della Commissione proseguiranno con le audizioni di sindaci, aziende e associazioni ambientaliste del territorio.

È giunta inoltre la notizia della costituzione in giudizio del Comune di San Filippo del Mela contro il ricorso al TAR di Edipower/A2A; l’azienda chiede l’annullamento dei pareri della Soprintendenza di Messina e del Ministero dei Beni Culturali che vietano, in applicazione delle norme di salvaguardia del Piano Paesaggistico dell’Ambito 9, la costruzione di nuovi impianti inquinanti nella riviera di levante. A questo Piano si sono appellate istituzioni e associazioni ambientaliste per chiedere che non venga autorizzato il progetto di riconversione della centrale termoelettrica filippese a CSS, combustibile ottenuto dalla parte secca dei rifiuti differenziati.

Giovanni Passalacqua

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