Ricorso per via don Blasco. Mentre arrivano i fondi per gli espropri

Ricorso per via don Blasco. Mentre arrivano i fondi per gli espropri

Marco Ipsale

Ricorso per via don Blasco. Mentre arrivano i fondi per gli espropri

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martedì 18 Luglio 2017 - 06:14

Priorità alle aree Rfi, poi ci si potrà occupare concretamente della delocalizzazione di un paio di ditte e degli abitanti delle Case D’Arrigo, che dovranno essere abbattute per lasciare spazio alla nuova strada

Una buona e una cattiva notizia, quasi in contemporanea. Quella buona è che, la scorsa settimana, dalla Regione sono arrivati i 5 milioni necessari per gli espropri della nuova via don Blasco. Palazzo Zanca è già “in moto” per acquisire le aree in modo tale da poterle consegnare tutte all’impresa quando sarà il momento. Il percorso attraverserà aree private e delle Ferrovie e bisognerà trovare una soluzione, in particolare, per i residenti delle Case D’Arrigo, mentre un paio di ditte saranno delocalizzate.

Quella cattiva è che, sempre la scorsa settimana, il Consorzio secondo classificato, la Sqm di Catania insieme alle messinesi Ingegneria e Costruzioni e Lupò Costruzioni, ha presentato ricorso. Lo scarto di punteggio tra prima e seconda classificata, del resto, era esiguo (73,68 rispetto a 73,45) e c’era da aspettarselo. Ed il criterio di aggiudicazione riguardava al 70 % l’offerta tecnica ed al 30 % quella più economicamente vantaggiosa.

I lavori sono stati aggiudicati al Consorzio Medil di Benevento in via provvisoria a marzo e un mese fa è stato pubblicato l’esito di gara. In realtà un primo ricorso era stato già avanzato una ventina di giorni fa ma riguardava solo il diniego di accesso ad alcuni atti, adesso invece si entra nel merito.

"Finché non ci sarà un'eventuale sospensiva da parte del Tar noi procediamo – dice il vice segretario generale, Giovanni Bruno -. Entro l'anno dobbiamo concludere gli espropri e firmare il contratto, non escludo che si possa arrivare all'avvio dei lavori. Dipenderà molto dall'andamento degli espropri, sono a carico del Dipartimento Patrimonio, con l'Ufficio Espropriazioni che ha qualche difficoltà di personale. Speriamo di creare un valido gruppo di lavoro per accelerare i tempi. In ogni caso la prima parte degli espropri riguarderà le aree Rfi, che sono quelle più vaste, e ci consentirà di fare una consegna parziale dei lavori. Poi si passerà al resto, a cominciare dalle Case D'Arrigo, che sono il caso più spinoso. I residenti che ne hanno diritto avranno la garanzia di una soluzione alternativa, sarà più problematico per gli abusivi, ma faremo un passo per volta e vedremo".

La nuova strada partirà dall’attuale via don Blasco, risalirà su via Santa Cecilia, attraverserà l’area della “piccola velocità” fino al viale Europa basso, dove verrà realizzata una rotatoria, per poi proseguire su via Maregrosso fino alla parte bassa di viale Gazzi. Un’arteria fondamentale che costituirà un’alternativa alla via La Farina ed un collegamento “veloce” tra il centro città e l’inizio della periferia sud.

Altra opera per la quale c’è grande attesa è il porto di Tremestieri. L’ultimo atto ufficiale, in tal senso, è il finanziamento da 6 milioni e mezzo del Provveditorato Opere Pubbliche, che risale alla fine di maggio. In questo caso, prima di arrivare alla firma sul contratto e a poter finalmente avviare i lavori, manca l’ultimo finanziamento, quello della Regione, da 16 milioni. Dopo l’ennesimo cambio al vertice dell’assessorato regionale alle infrastrutture, il neo assessore Luigi Bosco ha parlato col sindaco Renato Accorinti garantendogli che i fondi sono in dirittura d’arrivo.

(Marco Ipsale)

Un commento

  1. MessineseAttenta 18 Luglio 2017 10:22

    Ricorso?
    Mi domandavo da tempo quando sarebbe stato presentato.
    Adesso riconosco Messina!!!!

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