"Rinascita Scott", la Cassazione: niente carcere per Pittelli. L'ex senatore resta ai domiciliari

“Rinascita Scott”, la Cassazione: niente carcere per Pittelli. L’ex senatore resta ai domiciliari

Redazione

“Rinascita Scott”, la Cassazione: niente carcere per Pittelli. L’ex senatore resta ai domiciliari

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sabato 16 Luglio 2022 - 10:45

Il Giudice della libertà aveva disposto il ritorno in carcere: la Suprema Corte ha annullato, con rinvio ad altra sezione del Tribunale del riesame

REGGIO CALABRIA – L’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli, imputato nel processo “Rinascita Scott” di concorso esterno in associazione mafiosa ed altri reati, resta ai domiciliari.
La Corte di Cassazione ha infatti deciso l’annullamento dell’ordinanza con cui gli stessi giudici del riesame avevano disposto il ritorno in carcere per l’ex senatore azzurro, con rinvio a una diversa sezione del Tribunale del riesame di Catanzaro per una nuova pronuncia.

Una savana di decisioni contrastanti

Nel dicembre del 2021 Pittelli, difeso da Gian Domenico Caiazza, Salvatore Staiano e Guido Contestabile, era tornato in carcere per decisione del Tribunale di Vibo Valentia. Il collegio, presieduto da Gilda Romano, davanti al quale nell’aula bunker di Lamezia Terme si sta celebrando il processo “Rinascita Scott” alle cosche di ‘ndrangheta del Vibonese, aveva accolto la richiesta di aggravare, dai domiciliari al carcere, la misura cautelare cui è sottoposto Pittelli in seguito alla scoperta di una raccomandata che l’avvocato aveva inviato al ministro per il Sud Mara Carfagna, chiedendole di interessarsi della sua vicenda giudiziaria.
La segreteria del ministro aveva poi inviato la missiva all’ispettorato di Palazzo Chigi che, a sua volta, l’aveva trasmessa alla Squadra mobile di Catanzaro che aveva informato dei fatti la Procura della Repubblica di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri. I magistrati della Dda avevano quindi inviato la raccomandata al Tribunale di Vibo Valentia, chiedendo l’aggravamento della misura cautelare sulla base della tesi che Pittelli aveva violato l’obbligo di non avere alcun rapporto con l’esterno imposto dal regime detentivo ai domiciliari.

Due mesi dopo, lo stesso Tribunale di Vibo, composto diversamente poiché il presidente era assente per malattia, aveva accolto la richiesta dei difensori di Pittelli ed aveva ripristinato i domiciliari per l’ex parlamentare.

Posta nel nulla la “zampata” della Dda di Catanzaro

Decisione che era stata impugnata dalla Dda di Catanzaro che aveva fatto appello al Tribunale del riesame, che nell’aprile scorso aveva accolto l’appello con il quale la Dda aveva chiesto il ripristino per Pittelli della custodia cautelare in carcere.
Adesso, la decisione della Corte di Cassazione d’annullare con rinvio quest’ultima decisione del Tribunale del riesame: Giancarlo Pittelli rimarrà agli arresti in casa.

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