Confesercenti: "A Messina saldi deludenti, il sistema va cambiato"

Confesercenti: “A Messina saldi deludenti, il sistema va cambiato”

Carmelo Caspanello

Confesercenti: “A Messina saldi deludenti, il sistema va cambiato”

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giovedì 19 Gennaio 2023 - 11:20

Il presidente provinciale Palella: "Evidente lo scontento dei commercianti". Il punto sulle altre città siciliane

di Carmelo Caspanello
MESSINA – Saldi sconfortanti a Messina, terza città metropolitana della Sicilia, ed in provincia. Chi si aspettava una boccata di ossigeno dopo il biennio caratterizzato dalla pandemia, è chiamato a fare i conti con un bilancio deludente. Lo stato d’animo dei commercianti è sintetizzato nella dichiarazione del presidente provinciale di Confesercenti, Alberto Palella: “Lo scontento – chiosa – è evidente”. Quanto basta per fotografare lo stato di salute del commercio nella Città dello Stretto, dove parecchio è stato fatto in occasione delle festività natalizie, con eventi musicali di alto livello che hanno richiamato a Messina migliaia di persone e l’isola pedonale in centro e lungo il viale principale, che proseguirà ancora per qualche mese. Ci si aspettava di più una volta chiusa la parentesi, proficua, delle feste. Ma così non è. A Messina, come nel resto della Sicilia. In tutta l’Isola, infatti, l’effetto è sotto le aspettative, come sostiene Confesercenti una volta analizzati i dati a 15 giorni dall’avvio della stagione invernale dei saldi.

I motivi del mancato successo

A tracciare un primo bilancio è Fismo Confesercenti Sicilia. “Sul mancato successo dei saldi invernali 2022 – viene specificato – hanno inciso vari fattori tra cui il clima che ha toccato temperature primaverili fino a qualche giorno fa. L’anticipo dei saldi al 2 gennaio ha inoltre frenato gli acquisti di moda come regalo da mettere sotto l’albero e gli acquisti personali”. Il presidente di Fismo Catania Francesco Musumeci spiega che “nella città etnea, dopo l’entusiasmo delle prime 48 ore, l’euforia per i saldi si è spenta”. “Nessuna fila alla casse o ai camerini neppure a Palermo già a partire dal quarto giorno di saldi”, fa eco Massimo Mangano, vice presidente di Confesercenti Palermo, titolare di un negozio di calzature multimarca. “La vivacità dei primi giorni non basta a segnare un’inversione di tendenza – aggiunge – soprattutto per le piccole aziende a conduzione familiare che con questo andazzo, sono destinate a restare ai margini e chiudere”. La situazione non è diversa nelle altre città siciliane. L’atteso boom, insomma, non c’è stato.

3 commenti

  1. VA BEH SE SI PARLA COI COMMERCIANTI, SEMPRE MALE VANNO LE COSE

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  2. Assurdo che i commercianti si aspettassero un “boom” soprattutto a Messina.
    Aumento di tutto, soprattutto caro bollette, riduzione ed in alcuni casi abolizione del reddito di cittadinanza. Aumento della spazzatura,aumento del carburante, aumento dell’assicurazione auto.Evasione fiscale enorme.
    Non c’è nessuna iniziativa del Comune che possa incentivare gli acquisti.
    Una domanda ? Perchè . le bollette A.M.A.M vengono pagate soltanto dal 40% degli utenti (soprattutto nei Condomini morosi). Perche’ A.M.A.M. non obbliga i singoli condomini a mettere i contatori? Messina unica città d’Italia dove ci sono unici contatori nei condomini.

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  3. Signor presidente, non si scervelli a cercare motivazioni di tipo temporale o meteorologico . Quà è una sola la causa: mancano i “picciuli”(spero che il termine dialettale sia esatto)Traduzione per un cittadino del nord:mancano i soldi.

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