L''Udc: "E' un salva-Piemonte o un salva-Neurolesi?" La Cisl: "Perchè tanta fretta di accorpare?"

L”Udc: “E’ un salva-Piemonte o un salva-Neurolesi?” La Cisl: “Perchè tanta fretta di accorpare?”

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L”Udc: “E’ un salva-Piemonte o un salva-Neurolesi?” La Cisl: “Perchè tanta fretta di accorpare?”

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mercoledì 09 Settembre 2015 - 22:04

L'assessore Gucciardi ha annunciato decisioni in tempi brevi sul Piemonte, nel frattempo continua il dibattito. Mentre l'Udc teme che l'operazione sia in realtà un "salvaneurolesi" la Cisl si chiede il perchè di tanta fretta nell'applicare il decreto Balduzzi.

In attesa che l’assessore regionale Gucciardi sciolga il nodo sulle modalità che dovranno portare al salvataggio del Pronto soccorso del Piemonte (matrimonio con i Neurolesi o con l’Asp), i riflettori restano comunque accesi.

Se la Cisl continua a chiedersi il “perché di tanta fretta visto che il Balduzzi dà tempo fino al 31 dicembre 2016”, l’Udc sottolinea i timori che invece di un “salvaPiemonte” in realtà si stia confezionando un “salvaneurolesi”.

Con una nota il capogruppo consiliare Udc Mario Rizzo si sofferma sulle dichiarazioni del direttore scientifico dell’Irccs Dino Bramanti che ha invitato le istituzioni a “fare in fretta” perché il rischio è che tra 2 anni il Centro potrebbe non essere più accreditato, in base a quanto emerso da un’ispezione ministeriale di luglio che si è conclusa con una serie di prescrizioni che il presidio deve adottare.

“Le eloquenti dichiarazioni di Bramanti- scrive Rizzo- rafforzano le perplessità che noi abbiamo sempre avuto sul protocollo che avrebbe portato alla fusione dell'ospedale Piemonte con questa struttura. Le difficoltà espresse sulle possibilità di mantenimento dell'Ircss, infatti, ci fanno capire come il protocollo forse avrebbe potuto salvare il Piemonte, ma di certo serviva a salvare l'Ircss. Ciò non toglie che dobbiamo fare squadra per il bene della città ed è necessario quindi impegnarsi per il salvataggio, oltre che del nosocomio di viale Europa, anche dell'importante struttura diretta dal prof. Bramanti".

La Cisl pone invece l’accento su un altro aspetto: la distanza tra le rassicurazioni di Gucciardi sulle sorti del Piemonte e le dichiarazioni del dg Vullo che, in assenza di decisioni continuerà nel percorso intrapreso di eliminazione dei doppioni e quindi di chiusura del nosocomio.

“E’ un gioco delle parti- scriva la Cisl- Ancora si è nel campo delle ipotesi, ma l’assessore Gucciardi sta ricalcando il “modus operandi” dell’assessore Borsellino che ha sempre dispensato sicurezza e certezza circa il mantenimento dell’Ospedale Piemonte, ma poi si continuava sulla strada della dismissione”.

A proposito di ipotesi, sul possibile accorpamento con IRCCS Neurolesi il sindacato evidenzia come sia necessaria “una ridefinizione dei budget delle due Aziende. Tutto ciò comporterebbe l’approvazione di ulteriori norme regionali e nazionali che investono i Ministeri della Salute e dell’Università, con regolamenti di attuazione e risoluzioni che devono contemplare il passaggio della struttura, la rideterminazione dei budget, degli atti aziendali e delle dotazioni organiche ed il destino dei lavoratori. Un percorso lungo e tortuoso che sicuramente non può concludersi entro il prossimo 30 settembre”.

La Cisl denuncia come siano ancora troppe le ombre sul destino della struttura ospedaliera e come il rischio sia quello di paralizzare l’attività del Piemonte.

“ Non si deve giocare né con le tessere politiche né con le tessere sindacali, qui è in gioco della salute dei cittadini messinesi e dell’utenza di tutto il territorio..Il presidio di emergenza-urgenza del Piemonte è strategico ed importante, a tal punto da non essere necessaria tutta l’accelerazione a procedere che il Direttore Generale ha intrapreso. Il Decreto Balduzzi prevede che gli eventuali accorpamenti vadano conclusi entro il 31 dicembre 2016 e vi è ancora oltre un anno per ricercare le giuste soluzioni che, secondo noi, devono andare nella direzione del mantenimento della “mission” del presidio storico di Viale Europa”.

R.Br.

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