Biagio Frugarello, un giovane carabiniere eroe del nostro territorio

Biagio Frugarello, un giovane carabiniere eroe del nostro territorio

Salvatore Famularo

Biagio Frugarello, un giovane carabiniere eroe del nostro territorio

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giovedì 14 Aprile 2016 - 13:24

Al carabiniere di origine caronese Biagio Frugarello, insignito di Medaglia di Bronzo al Valor Militare "Alla Memoria", deceduto nell'adempimento del proprio dovere, sarà intitolata la Compagnia dei Carabinieri di S. Stefano di Camastra, ospitata nella nuova caserma di via La Giara, nella contrada Torrazza

Morire a 25 anni, nel pieno vigore della propria gioventù, inseguendo, con coraggio e fierezza, il proprio dovere di carabiniere, per assicurare alla giustizia un pericoloso latitante.

È stato questo il tragico epilogo del Carabiniere Biagio Frugarello, deceduto nell’adempimento del proprio dovere e a cui, sabato 16 aprile prossimo, sarà intitolata la Compagnia dei Carabinieri di S. Stefano di Camastra, ospitata nella nuova caserma di via La Giara, nella c.da Torrazza.

Era il 3 settembre del 1947, quando circa 200 uomini al comando di due Commissari di P.S., Rinaldi e Spampinato, e del Tenente dei Carabinieri, Melilli, partirono per catturare il latitante Pasquale Abbate nascosto in casa dell’amante, in casolare isolato in una zona rurale, nell’estrema periferia sud di Palermo, nei pressi della caserma dell’esrcito “Ciro Scianna”.

Giunti sul luogo furono organizzati dei gruppi di tre e quattro agenti a circondare tutta l’intera zona attorno alla casa indicata. Frugarello era in compagnia dei due Commissari di P.S. Rinaldi e Spampinato. Ma l’arrivo delle forze dell’ordine destò l’attenzione dei cani della zona che cominciarono a latrare, allarmando il delinquente che, intuita la situazione, si diede alla fuga a bordo di una biciclette facendosi largo a colpi di pistola. Nel conflitto a fuoco furono colpiti i due commissari e il carabiniere Frugarello. Il latitante, anch’egli colpito, fu dilaniato dallo scoppio di una bomba a mano che teneva nella tasca.

Il Commissario Rinaldi morì mentre veniva caricato su una camionetta; mentre il suo collega, Spampinato spirò qualche ora dopo in ospedale. Il carabiniere Biagio Frugarello si spense in ospedale, dopo un’agonia di due giorni, il 5 settembre 1947. I funerali, celebrati con tutti gli onori militari, si svolsero il 7 settembre a Palermo, nella chiesa di S. Antonio, alla presenza delle maggiori Autorita civili e militari, tra cui il Col. Truccari che pronunciò un commovente discorso a ricordo del carabiniere ucciso.

Nel 1949, al carabiniere Biagio Frugarello, nato a Caronia l'8 dicembre 1922 morto a Palermo il 5 settembre 1947, viene conferita la Medaglia di Bronzo al Valor Militare “Alla Memoria”, con la seguente motivazione: “Partecipò animosamente a rischioso servizio diretto all’arresto di pericolo bandito, autore di efferati delitti, per la cui cattura aveva espletato lunghe ed abili indagini e contro il quale, nel conflitto a fuoco derivatone, si slanciava con risolutezza e sprezzo del pericolo. Colpito a morte, insieme ai due funzionari di P.S., nella lunga agonia si mostrava fiero del dovere compiuto”.

Alla cerimonia di intitolazione prenderanno parte i familiari del Caduto e numerose Autorità, civili, militari e religiose, tra cui il Ministro dell’Interno, On. Angelino Alfano e il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Tullio Del Sette. Saranno presenti anche le scolaresche del luogo. (Salvatore Famularo)

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