Il presidente del comitato 3S: "Le uniche piste ciclabili davvero sostenibili e coerenti con la nostra identità sono le ciclovie paesaggistiche"
MESSINA – Gaetano Sciacca, presidente del comitato cittadino “Messina 3S – Sviluppo, Sostenibilità, Sicurezza”, replica a un articolo di Tempostretto, nato da una segnalazione WhatsApp al 366.8726275: Messina vera e propria città europea.
Sottolinea l’ingegnere: “Non basta vedere qualche gruppo di croceristi scendere dalle navi e fare un giro in bici per definire Messina una città europea. La vera domanda è: può davvero dirsi europea con quanto previsto dall’attuale Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile)? Messina potrà considerarsi davvero una città europea solo quando smetterà di concepire la mobilità come un privilegio per pochi e inizierà a progettare un sistema di trasporto come un diritto per tutti”.
“Sì alle ciclovie paesaggistiche, non alle piste ciclabili”
Continua Sciacca: “Nel contesto europeo, Messina è unica: una città compressa tra mare e collina, con pochissime strade longitudinali e ben 48 villaggi collinari, attraversata da corsi d’acqua che ne disegnano la geografia urbana. Non esistono realtà simili in tutta Europa. In una città così complessa, la strada deve essere considerata un bene comune, come l’aria, l’acqua o il suolo: non può essere oggetto di compromessi né di scelte improvvisate. Le strade vanno difese, se vogliamo costruire un futuro per Messina”.
E ancora: “È evidente che le uniche piste ciclabili davvero sostenibili e coerenti con la nostra identità sono le ciclovie paesaggistiche, quelle che esaltano il nostro straordinario patrimonio naturale. È lì che
dobbiamo indirizzare i turisti che scendono dalle navi. È lì che Messina può brillare come città europea, nella sua unicità, non nell’imitazione maldestra di modelli che non ci appartengono. Messina non ha bisogno di copiare l’Europa. Ha bisogno di diventare la migliore versione di sé stessa”.

Corretto e condivisibile. L’unica spiegazione per interventi massicci per realizzare piste ciclabili nonchè parcheggi a pagamento nelle periferie -considerato che si tratta di interventi palesemente assurdi e privi di utilità, come ha giustamente osservato l’ing. Sciacca- sono gli ingenti finanziamenti che li riguardano. In subordine, l’unica altra spiegazione può essere soltanto il sadismo nei confronti della cittadinanza: ma a questo vorrei non credere…
Ma nessuno che protesta per gli ennesimi soldi buttati. Oltre ad aver perso innumerevoli parcheggi in centro (senza tram e con le linee dell’autobus non proprio il massimo)Sino a qualche mese fa da quel lato di strada avevano fatto le strisce e posizionato i sensori.ed ora tutto levato…. e le strade di messina sembrano essere uscite da un bombardamento