La proprietà del Messina rifiuta l'offerta dell'imprenditore Lombardo
MESSINA – “La trattativa con il signor Arena ha avuto esito negativo”. Il breve annuncio del Consiglio d’amministrazione del Messina chiude il negoziato con l’imprenditore lombardo.
Poi le valutazioni fatte dalla proprietà per la cessione: “Il prezzo richiesto è stato, ed è tutt’ora, pari a 350mila euro, oltre le attività e passività correnti che la società si impegna a certificare con eventuali acquirenti”.
La replica di Arena non si fa attendere: “L’unico asset, di fatto, oggetto di cessione sarebbe stato il titolo sportivo che legittima l’iscrizione al campionato di serie D. Titolo acquisito dalla famiglia Sciotto a fronte del pagamento di un importo di 180mila euro. Questo, pertanto, il valore reale del titolo sportivo. La società Acr Messina non ha altri cespiti, non ha crediti (se non poche migliaia di euro), non ha settore giovanile. La proprietà richiede per la cessione un importo di 350mila euro, cui vanno aggiunte le passività correnti. Ebbene: è pacifico che i debiti ammontino a diverse centinaia di migliaia di euro, posto che, ad esempio, è noto che i calciatori non percepiscono lo stipendio da diversi mesi. La tesi di Acr secondo la quale il maggiore importo richiesto per la cessione sarebbe da imputare ai rilevanti investimenti effettuati non è condivisibile. Gli investimenti vanno valorizzati quando incrementano il valore della società. Nel nostro caso non può parlarsi di investimenti: semmai di soldi spesi dei quali si vorrebbe rientrare a spese dell’acquirente. Dal mio conto ho offerto una cifra di circa 300mila euro e quindi ritengo di aver fatto una offerta congrua. E’ evidente che non sussistono le condizioni per proseguire nelle trattative. C’è rammarico, ma ho la consapevolezza di avere fatto tutto il possibile. Ringrazio di cuore il sindaco Cateno De Luca per l’interessamento, i media per l’attenzione, e tutti i tifosi per il calore e la simpatia che mi hanno manifestato in questi giorni. Ci ho sperato davvero. Peccato. Vi abbraccio tutti e sempre forza Messina”.
Arena, prenda il Città di Messina, lo rinomini con la vecchia dicitura ACR,e ci porti in categorie degne di questa città,. La tifoseria la ringrazierà con una pioggia di abbonamenti .
E sig. On. Dott. Sindaco…
Affidi gli impianti sportivi- in questo caso gli start-up a chi dimostri di avere a cuore la voglia di fare calcio in questa città, circondato e appoggiato da una tifoseria che tutta Italia, scusi la falsa modestia, CI INVIDIA.
sicuri che il Citta di Messina aspetti questo IMPRENDITORE ,,,,,,,???? non credo
Articolo molto interessante
Ma si chiama Lombardo o Arena? Comunque Messina è questa, cosa ci aspettavamo?
Tutti a mungere la vacca. Intanto, va sparendo il calcio, quello che conta, intendo, a Messina.
Grossi imprenditori che non si accordano per 50 mila euro, mentre la nave affonda, ha lo sgradevole odore dell’ennesima fregatura, a danno dei tifosi.
Quanta miseria!…
Presidente (?) Sciotto, un detto messinese dice: senza dinari non si canta a missa!
Che intenzioni ha? Lascia o raddoppia?
Certo che cosi non può andare; o si fa la squadra per campionato degno o si passa la mano. Veda lei!
grossi imprenditori che non si accordano per 50 mila Euro significa che non sono tanto grossi non pensa ???? ahahahahahahahahaha poi quello che mi dispiace, che avremmo avuto a Messina un po di “pulizia” in piu ahahahahahah
Giusto! Un titolo del valore di 180.000 euro rivenduto a quasi il doppio, franco debiti per altri 300.000 circa. Si continua a speculare su questa squadra, senza ritegno e senza rispetto per i tifosi.
Quella del signor Sciotto, altro non è che una questione di soldi. Xxxxxxxxx!
Giocatori non pagati, è da terzo ed anche quarto mondo. Restituisca la squadra alla città, si faccia da parte e smetta di piangersi addosso. La gente è stufa di vedere la propria squadra sui campi di terra battuta.