Seguenza, aule mancanti: a 20 giorni dall'inizio dell'anno nessuna soluzione

Seguenza, aule mancanti: a 20 giorni dall’inizio dell’anno nessuna soluzione

Seguenza, aule mancanti: a 20 giorni dall’inizio dell’anno nessuna soluzione

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lunedì 21 Agosto 2017 - 08:12

Il consigliere comunale Libero Gioveni invita il sindaco metropolitano Accorinti a fare chiarezza e a dare risposte alle famiglie.

Quando e come finirà la “telenovela” infinita delle 20 aule mancanti al liceo scientifico Seguenza?" A chiederselo è il consigliere comunale Libero Gioveni che in una nota si chiede quale soluzione sia stata trovata dopo che è stata scartata la proposta dei locali dell’ex IAI?
“Può essere ripresa in considerazione l’ipotesi di attingere dai plessi Majorana, Bisazza e Basile, nonostante questa non sia del tutto gradita ai genitori per problemi logistici? Come si sta risolvendo la delicatissima questione alla luce anche dell’ormai quasi certo dissesto finanziario dell’ex Provincia?"

Gioveni, , invita il sindaco della Città Metropolitana Renato Accorinti a fare chiarezza nel rispetto di 1500 studenti del liceo e delle loro famiglie ad appena 20 giorni dall’avvio della nuova stagione scolastica.

“Da ben vent’anni – ricorda Gioveni – gli studenti del Seguenza sono costretti a spostarsi in diverse sedi per poter svolgere regolarmente le lezioni, così come avvenuto negli ultimi anni nella sede di Cristo Re per il cui affitto vengono sborsati 160.000 euro all’anno. Nelle more di conoscere l’iter per la devoluzione di un mutuo di 300.000 euro acceso con la Cassa Depositi e Prestiti necessario per adeguare e ristrutturare parte dell’immobile ex IAIdiventa ormai improcrastinabile conoscere come e dove saranno ospitati il resto degli alunni in esubero del
Seguenza che non potranno trovare sistemazione nel plesso di via Sant’Agostino”

Il consigliere si chiede se si possa utilizzare anche quest’anno la sede di Cristo Re ed invita Accorinti a comunicare al più presto la soluzione.

2 commenti

  1. MessineseAttenta 21 Agosto 2017 09:54

    RIBADISCO, ANCORA UNA VOLTA.
    LA P.A. NON PUO’ SEMPRE CERCARE LOCALI PER LE SCUOLE, GRAVANDO DI COSTI I RELATIVI BILANCI.
    SI FACCIANO I CONTI CON QUELLO CHE SI HA E CHI RESTA FUORI SCELGA UN’ALTRA SCUOLA.
    NON E’ DEPREDANDO LE ALTRE SCUOLE DELLE LORO AULE CHE IL PROBLEMA SI RISOLVERA’.
    ESISTE IL NUMERO CHIUSO PER LE FACOLTA’ UNIVERSITARIE.
    PERCHE’ NON DEVE ESISTERE PER I CORSI DI STUDIO DELLE SCUOLE?
    E, POI, BASTA CON QUESTA STORIA DELL’EX IAI!!!!!!!!!!!!!!!
    TUTTE LE VOLTE CHE NECESSITANO LOCALI SI PENSA ALL’IAI.
    QUELLI SONO UFFICI PICCOLI, ANGUSTI E NON SI POSSONO ACCORPARE, STANTE IL FATTO CHE SI TRATTA DI MURA PORTANTI.
    RESTA L’EX ASILO NIDO, MA SIAMO A LIVELLI DI SPAZI RIDICOLI PER UN’AULA.

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  2. CI SONO LE STANZE DI ROMANO

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