Messina-Paternò ancora poche emozioni: finisce 0-0

Messina-Paternò ancora poche emozioni: finisce 0-0

Messina-Paternò ancora poche emozioni: finisce 0-0

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sabato 23 Febbraio 2013 - 17:41

Gara non molto emozionante influenzata dal terreno di gioco e dalla scarsa verve degli attacchi. Termina come all'andata, senza gol

Come nella gara d’andata il Comprensorio Normanno riesce a fermare il Messina sul risultato di 0 a 0 al termine di una partita equilibrata e che ha regalato poche emozioni soprattutto nel primo tempo. Confermate le indicazioni della vigilia rispetto alla formazione mandata in campo da Catalano, che sceglie la coppia Cucinotta-Caiazzo al centro della difesa, conferma Caldore a sinistra e preferisce Guerriera a Parachì a centrocampo sull’out di destra. Dall’altra parte squalificati Mastrolilli e Maimone, in campo quattro ex: Farò, Caldarella, Orefice e La Marca. Circa 250 i tifosi peloritani giunti ai piedi dell’Etna, colorati e numerosissimi.

Come detto i primi 45′ minuti sono davvero poveri di emozioni. Ci prova Mandarano ma con scarsa precisione, poi Vianello e Caldarella ma la sorte è uguale. L’unica vera occasione per i padroni di casa è al 27′, quando il fiscalissimo arbitro Rinaldi di Tivoli fischia un calcio di punizione a due in area in occasione di una palla svirgolata da Cucinotta ed afferrata da Lagomarsini. Batte Malvuccio ma il portiere peloritano blocca sicuro. Il Messina si fa vedere quasi allo scadere, al 40′ con un cross di Savanarola devita in angolo da Orefice prima del tap-in di Guerriera e poi con una conclusione di Chiaria che Farò acciuffa facilmente.

Il secondo tempo si apre con l’innesto di Parachì per Guerriera. Catalano tenta di dare più vivacità sulle fascie. Mandarano è il più temibile tra gli etnei ma manca il guizzo vincente. L’Acr fatica invece a costruire. Al 16′ Corona viene richiamato in panchina, al suo posto entra Cocuzza che fornisce quasi subito un bel pallone a Parachì: l’esterno però calcia addosso a Farò. Occasione sprecata. Lo spettacolo latita, l’agonismo no. Il Ds Ferrigno viene allontanato dalla panchina per proteste, ammonito Caiazzo salterà la prossima gara interna. Poi Lagomarsini si oppone a Vianello. Il Messina tenta il forcing finale: Cocuzza per il neo entrato Ferreira, tiro fuori. Il portoghese in contropiede poco dopo si fa fermare da Scalia.

Ne viene fuori, dunque, un pareggio che allunga la striscia dei risultati positivi per il Messina (nove consecutivi, sette vittorie e due pareggi entrambi per 0 a 0) sempre capolista solitaria nel girone I del campionato di serie D. A questo punto sono cinque i punti di vantaggio dal Cosenza, che domani giocherà a Paola nel difficile derby contro il Montalto.

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