Mantineo risponde alla Fp Cgil: "Aizzare la piazza fa male agli stessi lavoratori"

Mantineo risponde alla Fp Cgil: “Aizzare la piazza fa male agli stessi lavoratori”

Francesca Stornante

Mantineo risponde alla Fp Cgil: “Aizzare la piazza fa male agli stessi lavoratori”

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venerdì 13 Settembre 2013 - 00:37

L'assessore ai servizi sociali dice la sua sull'incontro con la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè e un gruppo di lavoratori del settore. Mantineo contesta i metodi, le false promesse, il clima di tensione in netto contrasto con lo spirito di collaborazione che vuole portare avanti.

Dichiarazioni al vetriolo, una presa di posizione forte, una serie di risposte piccate che sicuramente provocheranno nuove reazioni. L’assessore alle politiche sociali Nino Mantineo dice la sua dopo i commenti della segretaria della Fp Cgil Clara Crocè sull’incontro avvenuto due giorni fa a Palazzo Zanca tra l’esponente della giunta Accorinti e un gruppo di lavoratori del settore. Mantineo contesta innanzitutto il metodo con cui si è svolta quella riunione.

“Segnalo come molto grave che la segretaria Clara Crocè, contravvenendo all’indicazione dell’amministrazione che aveva già annunciato l’intenzione di incontrare tutti i lavoratori dei servizi sociali, anche quelli non sindacalizzati, abbia anticipato i tempi portando solo gli iscritti al suo sindacato, nonostante siano comunque uno spaccato significativo della condizione di difficoltà in cui vivono gli operatori del settore”.

L’assessore spiega anche il motivo di questa contestazione. “Il nostro obiettivo era condividere con tutti l’impegno a stringere in questa fase finale dell’anno una sorta di alleanza necessaria per completare i servizi sociali comunali e prepararsi ai nuovi bandi. Useremo questi mesi per individuare le reali esigenze di quelle fasce di popolazione a cui sono destinati i servizi sociali anche introducendo servizi innovativi perché crediamo che ci siano bisogni nuovi, penso alla marginalità sociale, ai giovani che hanno difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, alle famiglie che non arrivano a fine mese, ai diritti di cittadinanza, ai disabili che richiedono servizi più adeguati”.

L’esponente della giunta Accorinti stigmatizza l’atteggiamento della sindacalista nei confronti dei lavoratori che rappresenta. “Da un lato incontra l’amministrazione e concorda il percorso dei prossimi bandi che saranno almeno annuali, dall’altro aizza la piazza. Non crediamo che riprodurre i meccanismi di protesta che periodicamente inscena la Crocè servano e mal si addicono allo spirito che vogliamo portare avanti. Tutto questo fa male ai lavoratori già esasperati e in difficoltà”.

Mantineo si pone anche a difesa del sistema della cooperative nella convinzione che non tutte vanno criminalizzate. “E’ vero che molte esperienze del passato sono state negative, ma le cooperative possono essere lo strumento giusto per creare quel welfare a cui noi puntiamo. Nei prossimi bandi si chiederà alle cooperative solidità economica e trasparenza, l’amministrazione non ha rapporti con nessuna di queste realtà quindi abbiamo solo l’interesse a mettere tutti nelle condizioni di poter lavorare bene”.

In questa ottica si punterà a rinsaldare rapporti fiduciari con il mondo del credito, è già in programma un incontro con istituti finanziari e fondazioni per sottoscrivere un protocollo d’intesa che faciliti l’accesso al credito per il mondo della cooperazione sociale perché la crisi non può giustificare la chiusura di cassa delle banche che invece devono aiutare queste realtà. “Vogliamo ripristinare il clima di fiducia intorno ai servizi sociali e al comune. Non serve tirare addosso al settore perché questo non agevola quel rapporto di fiducia che invece vogliamo rinsaldare”.

Sull’altro tema caldo, quello dell’opposizione che il Comune continuerà a portare avanti contro la sentenza del Tribunale del Lavoro che condannava il Comune a pagare in solido gli stipendi mancanti e il Tfr ad un ex lavoratore della Futura, Mantineo risponde che è stato un percorso dettato dalla necessità di non creare un precedente pericoloso. “Il Comune non può coprire le inefficienze di una cooperativa che evidentemente non ha svolto il suo ruolo in modo corretto, per il futuro eviteremo che possano ripetersi situazioni di questo tipo imponendo dei controlli serrati a monte, gli sbagli del passato però non può pagarli Palazzo Zanca”.

Per l’assessore Mantineo c’è però anche un’altra vicenda che scotta, quella dell’ex Ospedale Margherita. Un nuovo telegramma è stato inviato all’assessore regionale alla sanità, Lucia Borsellino, e al commissario dell’ASP 5, Manlio Magistri, con la richiesta urgente di una conferenza dei servizi. L’assessore alla salute precisa che “si tratta di un ulteriore tentativo di porre chiarezza e certezza sulla istituzione del PTA; nel corso del precedente incontro tenutosi a Palermo, era infatti stata ribadita la destinazione dell’ex Ospedale Margherita a PTA e l'assegnazione delle apparecchiature RM e TAC già collocate in questo presidio, in attesa di collaudo e messa in opera”. Mantineo ribadisce come i ritardi nella definizione di tali operazioni, “costituiscano pregiudizio e danno per l’avvio dello stesso PTA, di cui la cittadinanza ha estrema necessità, oltre che nocumento rispetto alle procedure previste dal finanziamento europeo nell’acquisto delle stesse apparecchiature e nelle finalità che le hanno giustificate”. Se nel brevissimo tempo non arriveranno risposte si procederà, come annunciato, al ricorso al Tar per chiedere la sospensione degli atti adottati dal Commissario Magisteri. “Non vorremmo arrivarci prima che la Regione risponda, ma non abbiamo intenzione di perdere molto altro tempo”.

F.St.

3 commenti

  1. non è necessario l’intervento di nessuno per aizzare questa piazza e non è giusto caricare la dott.ssa Crocè di responsabilità che non sono sue ma hanno un’origine molto più profonda.si deve uscire dal silenzio,in un modo o nell’altro.
    la città deve sapere tutto.
    se diventa una questione personale fra comune e sindacati è la fine.
    è vero.bisogna trovare un modo per cooperare,su questo l’assessore non si sbaglia.
    tuttavia prima è necessario rendere il problema visibile,farlo uscire dalla dimensione del disagio personale di un lavoratore e far capire a tutti che è di interesse pubblico.
    non è solo una questione di soldi,ma di civiltà.
    il sistema cooperativistico rimane il più efficace in tempi di crisi,ma bisogna isolare e mandare a casa quelle cooperative che lo stanno umiliando e snaturando.le cooperative non sono dei bancomat per i presidenti e non possono rimanere in vita le cooperative che pensano di poter erogare un servizio senza pagare il personale.questo lede i diritti umani.
    aiutiamo i giovani a farsi avanti,aiutiamo il libero pensiero e la passione.
    libertà è partecipazione.
    questa gente ,forse,vuole solo partecipare e non vuole più sentirsi usata.
    fiducia in questa amministrazione.

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  2. La signora CROCE’ ha il vizietto delle manifestazioni facili, sceglie sempre le sedi istituzionali, quelle che diano visibilità ai sindacalisti più che ai lavoratori. Non mi risultano vertenze aperte contro le cooperative sociali dinnanzi al giudice del lavoro, per le tante stranezze, come quella da me denunciata più volte, dalle colonne di TempoStretto, dell’obbligo dei soci lavoratori di pagare personalmente all’INPS i contributi previdenziali. Comunque la questione dei SERVIZI SOCIALI più che alla CROCE’ riguarda soprattutto noi messinesi, una grande città metropolitana deve avere una rete di protezione dei più bisognosi, degna della tradizione solidaristica della Urbs Messana.

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  3. Vorrei ricordare a questi signori che il comune ha ancora 600,000 euro che erano stati bloccati alla futura quindi questi li potrebbero dare

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