Più ore di lavoro e più attenzione alle esigenze degli utenti, le proposte della Fp Cgil

Più ore di lavoro e più attenzione alle esigenze degli utenti, le proposte della Fp Cgil

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Più ore di lavoro e più attenzione alle esigenze degli utenti, le proposte della Fp Cgil

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mercoledì 12 Febbraio 2014 - 23:53

Attenzione puntata sul futuro dei servizi sociali. Durante gli incontri di questi ultimi due giorni tra amministrazione e sindacati tante le idee in discussione. La Fp Cgil ha presentato un dettagliato programma di proposte per ogni singolo servizio.

Proposte, idee, progetti. In questa delicatissima fase di passaggio che nel giro di poche settimane dovrebbe portare ai nuovi tanto attesi bandi per i servizi sociali, si susseguono incontri e confronti tra l’amministrazione Accorinti e i soggetti che operano nel settore. In prima linea i sindacati che negli ultimi due giorni hanno discusso di gestione generale dei servizi e di Casa Serena per trovare soluzioni condivise e decidere quale strada percorrere.

Tante le richieste avanzate dai sindacati (vedi articolo a parte), dubbi e perplessità sono stati espressi soprattutto per il poco tempo rimasto prima della scadenza delle ultime proroghe. La Fp Cgil ha consegnato all’assessore Nino Mantineo un progetto che spiega nel dettaglio come dovrebbero essere organizzati tutti i servizi. Si tratta di proposte che partono dalla necessità di aumentare le ore settimanali ai lavoratori del servizio trasporto e assistenza nelle scuole comunali, i Centri di aggregazione e gli asili nido. “Oggi non è possibile sopravvivere con stipendi da fame e contratti a 24 ore, è necessario portarli a 30 ore settimanali” ha spiegato la segretaria Clara Crocè. Ecco dunque come si articola il piano proposto dalla Fp Cgil.

Per i Cag si propone: l’incremento orario alle figure dello psicologo e del pedagogista da 8 a 16 ore, mentre per gli animatori da 20 a 24 ore; destinare quattro ore di servizio per la riunione settimanale di valutazione e programmazione; inserire la capacità tecnica specifica nel settore minori delle cooperative oltre l’iscrizione all’albo regionale; modifica della dicitura CAG in C.A.SE (Centro di aggregazione sociale ed educativo).

Per gli asili nido: aumento delle ore di lavoro settimanali da 24 a 30 per tutti gli operatori, al fine di assicurare l’assistenza ai bambini; incontro sindacale prima della pubblicazione del bando di gara per definire le figure professionali da inserire; privilegiare l’ingresso dei bambini che hanno i genitori che lavorano; verifica della capacità contributiva degli utenti per evitare quanto più possibile che gli evasori fiscali abbiano facile accesso ai servizi sociali.

Per i servizi di assistenza domiciliare anziani e disabili: incremento delle figure previste nel capitolato speciale di appalto considerato che sei unità di lavoratori sono in servizio grazie alla donazione delle ore dei lavoratori iscritti alla Fp Cgil. Mentre nell’assistenza disabili a fronte di una previsione di 55 lavoratori in servizio sono più di 70; verifica delle liste di attesa e programmazione del servizio sulla scorta delle esigenze dell’utenza; rimborso spese benzina per uso mezzo proprio per assistenza domiciliare.

Per il trasporto nei centri riabilitativi: incremento delle unità lavorative nel capitolato speciale di appalto, visto che il numero degli utenti è aumentato in modo considerevole.

Per il trasporto e assistenza disabili nelle scuole comunali: aumentare l’orario di lavoro da 24 a 30 ore settimanali a tutti gli operatori, al fine di assicurare l’assistenza agli alunni disabili in tutte le ore scolastiche; verificare la possibilità di elevare il numero degli operatori socio educativi, secondo le esigenze dell’utenza.

Le proposte sono state messe sul piatto. A questo punto la Fp Cgil, come anche gli altri sindacati, sollecita l’immediata pubblicazione dei bandi. “Non consentiremo una ulteriore sospensione dei servizi” ammonisce Clara Crocè. Anche perché è ancora troppo vivo il ricordo dei due mesi di proteste e immensi disagi dello scorso anno, quando il commissario Croce aveva deciso di stoppare i servizi sociali messinesi.

F.St.

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