Non ci saranno nuovi bandi fino a dicembre, l'assessore Mantineo ha spiegato ai segretari delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil in che modo si andrà avanti. I sindacati hanno chiesto continuità dei servizi e tutele per i lavoratori. Allo studio un protocollo d'intesa per programmare il futuro.
Nei giorni scorsi i sindacati avevano iniziato ad alzare barricate sul fronte sempre caldissimo dei servizi sociali. Non avevano risparmiato toni duri nel chiedere all’assessore Nino Mantineo chiarezza e progetti sul futuro del settore, sia nel breve che nel lungo periodo. In particolare quello che i sindacati avevano chiesto in più occasioni erano i nuovi bandi per l’affidamento dei servizi, quasi tutti in scadenza. L’assessore Mantineo ha però annunciato, attraverso una delibera di giunta, che la strada da percorrere fino al 31 dicembre non avrà nuovi bandi ma continuità dei servizi attraverso proroghe o trattative private. Una scelta dettata dalla necessità di una migliore pianificazione che guarda al futuro in modo da poter iniziare a lavorare fin da subito a bandi che siano almeno triennali. Ovviamente aspettando la certezza della copertura finanziaria, dunque il bilancio di previsione.
I segretari delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil però volevano vederci chiaro e approfondire alcuni dettagli. Per questo hanno chiesto all’assessore Mantineo un incontro che si è svolto in Prefettura e che è servito per fare il punto della situazione. Precisa la richiesta dei segretari Clara Crocè, Calogero Emanuele e Pippo Calapai: mantenimento dei servizi e la salvaguardia dei livelli occupazionali.
Durante il vertice, presieduto dal Capo di gabinetto Maria Adele Maio e dal Vice Prefetto Caterina Minutoli, l’assessore ha illustrato l’atto di indirizzo impartito al Dipartimento servizi sociali che prevede appunto la continuità per tutti i servizi. I sindacalisti hanno risposto ribadendo ancora una volta la necessità di attivare un tavolo tecnico permanente per trovare una soluzione condivisa sul nuovo modello gestionale per il prossimo futuro dei servizi, che garantisca stabilità e certezze sul destino dei lavoratori e qualità dei servizi per l’utenza.
Nell’immediato hanno invece chiesto la proroga indistinta per tutti i servizi e un urgentissimo confronto con i Dirigenti preposti per individuare, laddove ciò non fosse consentito, le soluzioni per salvaguardare sia il mantenimento degli attuali livelli occupazionali che la puntualità nella corresponsione delle retribuzioni attraverso l’inserimento nei bandi di trattativa privata di apposite clausole sociali e norme di garanzia di capacità economico-finanziaria che consentano l’affidamento dei servizi ad operatori in grado di garantire tali condizioni. “Non ha senso procedere con trattative private della durata di tre mesi senza clausole di garanzia a tutela dei lavoratori e gli utenti” hanno dichiarato.
Il confronto andrà avanti, si progetterà tutto in sinergia. Per questo si pensa anche ad un Protocollo di intesa tra Prefettura, Comune e Sindacati che contenga tempi modi e criteri di ridefinizione dell'intero sistema.
Francesca Stornante
