Sicilia. "Addio Pd", Villari lascia la segreteria etnea per candidarsi con De Luca

Sicilia. “Addio Pd”, Villari lascia la segreteria etnea per candidarsi con De Luca

Redazione

Sicilia. “Addio Pd”, Villari lascia la segreteria etnea per candidarsi con De Luca

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mercoledì 24 Agosto 2022 - 15:32

Oggi a Catania ufficializzato il passaggio con Sud chiama Nord, per le regionali, anche dell'ex assessore Bosco

SICILIA – C’erano una volta i partiti. Strutturati. Solidi, nel bene e nel male. Al tempo delle coalizioni fragili e provvisorie, i passaggi da uno schieramento all’altro sono quasi quotidiani. In questo scenario, chi nuota come un pesce e scompagina le carte è Cateno De Luca, candidato alla presidenza della Regione siciliana per “Sud chiama Nord“. Il leader di Sicilia Vera approfitta delle divisioni interne e continua a ottenere adesioni trasversali. Oggi è toccato all’ex segretario del Pd etneo Angelo Villari, già assessore ai Servizi sociali di Catania.

Con lui, candidato in una lista civica a favore di De Luca, entrano a far parte di Sicilia Vera l’ex assessore regionale alle Infrastrutture Luigi Bosco (nella foto oggi a Catania con Villari e De Luca), Vincenzo Di Silvestro, Rosa Contino, Federica Giangreco e Paola Marletta.

Il veto di Chinnici sui candidati con procedimenti in corso

Al centro della rottura tra Villari, Bosco, da una parte, e dall’altra il Pd, il veto di Caterina Chinnici, candidata alla presidenza della Regione siciliana, sui candidati con procedimenti in corso. “Trovo assurdo questo metodo. La legge stabilisce chi si può candidare e chi no”, ha dichiarato De Luca, pronto ad accogliere chi “viene bloccato anche se non si è macchiato di alcun reato grave”.

Seppure alleato della coalizione progressista ormai senza Cinquestelle, con la lista “Centopassi Sicilia”, dopo essersi candidato alle presidenziali, lo stesso Claudio Fava aveva espresso perplessità in merito alla polemica sui cosiddetti impresentabili: “Non entro,  per dovuto rispetto, nel merito della lista del Partito democratico,  ma mi sembra sproporzionato e irrituale il veto posto da Caterina Chinnici alle candidature di Lupo, Bosco e Villari. Se per essere messi fuori da una campagna elettorale, basta un procedimento penale in corso per reati minori, il rischio di una deriva frettolosamente giustizialista diventa reale e umiliante per tutti”.

“Un progetto comune con Villari e Bosco”

“Nessun passaggio ma la condivisione di un progetto comune. Questo oggi è ciò che sta accadendo con Angelo Villari e il gruppo che lo sostiene”: così il leader di “Sud chiama Nord” motiva un passaggio che farà discutere.

Evidenzia Villari: “L’uscita dal Pd è stata causata da un partito divenuto verticistico con un uomo solo al comando. Ben lontano dal partito plurale che ho contribuito a fondare e che ho servito per anni. Di questa fase, e delle relative conseguenze, dovrà assumersi le responsabilità l’attuale segretario regionale (Anthony Barbagallo, n.d.r.)”.

Aggiunge l’ex segretario del Pd di Catania: “La mia candidatura in “Sicilia Vera”, a sostegno di Cateno De Luca, è dovuta in primis ad una motivazione politica che mi vedrà impegnato in una lista civica e indipendente. Avrò inoltre piena agibilità politica in linea con la mia storia e il mio profilo. Questo movimento vuole rappresentare il civismo e porta con sé l’esperienza di tanti sindaci e di tanti amministratori. E rappresenterà le istanze dei cittadini all’Ars. Anch’io spenderò il mio impegno per garantire voce a chi non ce l’ha. Come ho sempre fatto”.

“Condivido quanto detto da Angelo – ha ribadito Bosco – e intendo fornire e il mio contributo alla Sicilia. La mia visione si specchia in quella di Cateno De Luca. Perché non bisogna solo avere le idee, ma anche saperle realizzare. E le cose si possono fare se si è al momento giusto nel posto giusto. De Luca è l’uomo giusto al momento giusto”.

“Con noi, amministratori e persone radicate nei territori”

“Come abbiamo ripetuto fin dal primo giorno della nostra campagna elettorale, noi abbiamo chiesto a uomini e donne libere di sposare il nostro programma per cambiare la Sicilia – ha detto il leader di Sicilia Vera- mettendo da parte le ideologie. Angelo e Luigi, insieme agli altri candidati, stanno mettendo la propria competenza a disposizione del territorio e della nostra Isola per liberarla dalla “banda Bassotti politica”. Non sopporto i processi sommari che vengono fatti alle persone”.

Ha continuato De Luca: “Non accetto che un uomo come Angelo Villari, nella sua funzione di segretario provinciale del partito, quindi persona buona e degna di rappresentare il partito, ad un certo punto venga buttato via in nome di una strategia che nulla ha a che vedere con il territorio. Il nostro è un progetto plurale, che al suo interno accoglie diverse sensibilità, con percorsi diversi ma obiettivi comuni. Oggi non c’è alcun “passaggio” ma la condivisione di un percorso comune per il bene di questa terra”.

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3 commenti

  1. Premetto che sono pro
    De Luca ma tali notizie bisogna nasconderle non vantarsene. Questi individui che cambiano bandiera al bisogno non sono degni di rappresentare nessuno neanche se stessi. Sono solo e solamente degli opportunisti ipocriti in quanto la coscienza in tali individui inizia lì dove finisce il vantaggio.

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  2. De Luca è stato bravo a portare avanti la raccolta differenziata a Messina.
    Ma lui perchè mette tutto nell’indifferenziato?

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    1. Ma lei pensava che De Luca fosse meglio degli altri ? Il nuovo….. più vecchio di lui non c’è nessun politico . Raccoglie umido , indifferenziato e riciclato , IL NUOVO.

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