La Cgil si dice pronta a contrastare l'attacco ai diritti dei lavoratori con tutte le armi democratiche

La Cgil si dice pronta a contrastare l’attacco ai diritti dei lavoratori con tutte le armi democratiche

La Cgil si dice pronta a contrastare l’attacco ai diritti dei lavoratori con tutte le armi democratiche

martedì 28 Ottobre 2008 - 14:02

Conclusi stamattina i lavori del direttivo Funzione pubblica e confermato il ricorso agli scioperi contro i provvedimenti definiti illiberali del Governo

Si è svolto stamattina, 28 ottobre, a partire dalle ore 10, nella sede di Via Peculio Frumentario di Messina, il direttivo della Funzione pubblica della Cgil. Alla presenza del presidente del Comitato direttivo, Angela Passeri e del segretario generale della Funzione Pubblica Sicilia, Michele Palazzotto, il segretario generale della Funzione pubblica di Messina, Lillo Oceano, ha preso la parola, illustrando la situazione del delicato momento che si sta attraversando nel Paese e nella stessa nostra città.

“La situazione economica è pesante- – afferma Lillo Oceano – “ma lo è ancora di più il modo di ‘risoluzione’ della stessa da parte del governo Berlusconi! La soluzione proposta non è quella del ricorso alla democrazia ma la fidealizzazione nei confronti di tutto ciò che dica il Capo. Infatti si agisce prevalentemente per decreto e senza ricorso alle parti sociali: uno decide dei tagli, si badi bene, dei tagli senza alcuna proposta effettiva di riforma, che è tutt’altro, gli altri eseguono a tutti i livelli. Così abbiamo tagli nella Sanità, nei Servizi sociali, nel Ciclo dei rifiuti, nella Scuola, nel Pubblico Impiego. C’è la volontà di andare avanti ma facendo attenzione (e questa la cosa più insidiosa) ad evitare l’evidenza dello scontro. Così le dichiarazioni sono varie e le smentite le susseguono, per tranquillizzare la gente, già frustrata da un disagio crescente e da una situazione economica internazionale tremenda, che richiederebbe ben altre risposte.- Sono migliaia i posti di lavoro a rischio, centinaia solo a Messina.

In tanti non si arriva più alla fine del mese. Quella stabilizzazione del precariato, obiettivo del precedente governo di Centro-Sinistra, pur tra tanta litigiosità e poco attivismo che l’ha contraddistinto, è totalmente disattesa da questo governo di Centro-Destra. “In momenti di estrema crisi come questi, l’umore della gente trova risposta con la logica esclusiva ed istintiva della pancia- – riprende il segretario – “e chi ci governa ora ne approfitta, secondo il vecchio motto romano del ‘Divide et Impera’. Ci mettono uno contro l’altro, poveri contro poveri. La creazione di un nemico esterno che serva da sfogo sociale prende le forme dello Straniero, antipatico a tutti e facilmente strumentalizzabile, di una Prostituta, da cacciare via dalla nostra vista e da porre ipocritamente lontano da noi, purché non ci turbi o persino dell’Impiegato Pubblico, Insegnante compreso, contro il quale, molto qualunquisticamente ci si scaglia con tutti i luoghi comuni classici: ‘Ah vabbé, non fate niente, rubate lo stipendio e che volete?’ ‘Tagliamo, riduciamo!!’ E la risoluzione della crisi? Comprare azioni Eni, Enel e… Mediaset, come affermato incredibilmente dal nostro.-

La manovra del governo nasconde anche, secondo il segretario generale della Funzione Pubblica di Messina un obiettivo abbastanza chiaro: snaturare il sindacato e svuotare il suo ruolo. “Nei provvedimenti di questo governo è dichiarata l’intenzione di bloccare non solo i ‘turn over’ ma tutti i precari, che dovranno andar via dalle amministrazioni. Si va ben oltre il blocco delle assunzioni del precedente governo di Centro-Destra- – continua Oceano – “qui siamo alla cacciata generalizzata di precari che servono l’amministrazione da anni! E si vuole svuotare inoltre ogni contrattazione sindacale: ai nuovi assunti, ridotti in numero di uno ogni dieci che andranno in pensione, verrà detto che ogni lavoratore ‘può rinunciare alla tutela sindacale’ se lo vuole.

E’ ovvio che questa si profilerà come un’arma di ricatto potentissima da parte padronale, perché in tempi di difficoltà come questi, ciascuno, pur di sopravvivere, firmerebbe e rinuncerebbe ad ogni cosa.- Sul decreto Brunetta il segretario si esprime in questi termini: “E’ gravissimo. Specialmente la parte che impedisce di fatto i distacchi sindacali, limitando il nostro intervento solo a limitatissimi permessi. Si vuole che il sindacato di fatto non esista più, perché rimane da spiegarci come faremmo noi sindacalisti ad esercitare la nostra funzione? Solo bruciando i pochi permessi consentiti?? Si tenta di stravolgere anche la Costituzione, che fa del diritto sindacale un diritto inalienabile. Così si vuole passare dall’esercizio di un diritto ‘nei modi previsti dalla Legge’ all’esercizio di un diritto nei modi previsti dal Governo, che è una roba d’una illiberalità incredibile, pari solo al Ventennio fascista e con la minaccia di un uso sempre più massiccio del referendum per bypassare la funzione del Sindacato. Ma allora noi sindacalisti cosa ci staremmo a fare? La volontà, inoltre, di creare una sorta di arbitrato delle contrattazioni, al di fuori della contrattazione sindacale ed affidato ad elementi esterni, rientra appunto in tale strategia di svuotamento ed annichilimento dei sindacati medesimi.- Una conclusione sulle vicende che riguardano più prettamente la nostra città, nelle parole del segretario Cgil: “ La grave crisi si ripercuote anche sulla nostra città e sul resto dell’Isola. Ci sono lavoratori che non ricevono stipendi da mesi, i precari sono minacciati concretamente di licenziamento ma non s’investe un solo euro sulla programmazione.

Il Commissario Sinatra ci mise pesantemente del suo, tagliando per milioni di euro Servizi Sociali, Atm e Ato 3, cioè praticamente proprio sui servizi più reclamati e richiesti dai cittadini. L’attuale giunta continua su questa strada, aumentando l’Irpef e gestendo la città ‘come capita capita’ e probabilmente si taglierà ancora, in una città che è sconsolatamente tra le ultime per spesa pubblica e servizi, non destinando nulla ai propri cittadini ma molto a feste ed autoreferenzialità! Contro tale logica e contro le manovre strategiche dell’attuale governo ed il suo pesante attacco ai diritti dei lavoratori, noi attueremo una mobilitazione straordinaria a partire dalle assemblee nelle sedi di lavoro e che culmineranno nella manifestazione del 14 novembre a Palermo!-

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