«No a precari di serie A e di serie B». Il monito di Uil e Uil Fpl

«No a precari di serie A e di serie B». Il monito di Uil e Uil Fpl

«No a precari di serie A e di serie B». Il monito di Uil e Uil Fpl

mercoledì 21 Gennaio 2009 - 10:32

I sindcati esprimono soddisfazione per l'avvenuta stabilizzazione dei precari del Papardo ma non dimenticare i disagi dei lavoratori di Piemonte, Ausl 5 e Ircss Neurolesi

“Pur esprimendo grandissima soddisfazione per il decreto 3454 del 24 dicembre 2008 attraverso il quale l’Assessorato regionale alla sanità ha autorizzato l’Azienda Papardo a procedere alla stabilizzazione del personale precario in possesso dei requisiti definiti l’11 gennaio 2008 con il protocollo d’intesa sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali- – spiegano Costantino Amato, segretario generale della Uil e Giuseppe Calapai, segretario provinciale della Uil Fpl – “non possiamo non esprimere preoccupazione per la grave situazione di disagio degli altri numerosi lavoratori precari che, pur essendo in possesso dei requisiti previsi dal protocollo non sono stati ancora inseriti nel processo di stabilizzazione. Nella provincia di Messina restano infatti precari moltissimi lavoratori dell’Ospedale Piemonte, dell’Ausl n.5 e dell’IRCCS Neurolesi-.

La preoccupazione, espressa palesemente dai rappresentanti sindacali Uil, è quella che si possa andare incontro quindi ad un trattamento diversificato nei confronti di precari, alimentando anche il malumore e una lotta tra ‘poveri’ e costituendo di fatto una doppia classificazione di precari di un’azienda meno sfortunati, poiché ora finalmente in via di stabilizzazione, considerati quindi di prima serie ed altri meno fortunati di altre aziende, condannati a sopravvivere in una specie di limbo, in attesa di analoga miglior sorte. “Purtroppo la stabilizzazione del personale precario- – proseguono Amato e Calapai – “che poteva essere realizzata attraverso una graduatoria provinciale, come più volte richiesto dalla Uil, si sta concretizzando a macchia di leopardo con fortissime discriminazioni nei confronti di numerosi lavoratori, che pur avendo maturato maggiori requisiti di anzianità nei confronti di altri, dovranno ancora attendere a lungo prima di essere stabilizzati. Ecco perché oggi Uil e Uil Fpl scendono in campo, ancora una volta, per sollecitare l’assessorato affinché nel più breve tempo possibile sblocchi le procedure di stabilizzazione anche per le altre aziende del territorio-.

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