Disservizi idrici al Quartiere Lombardo. Gioveni: "Che fine ha fatto il bypass promesso dall'Amam?"

Disservizi idrici al Quartiere Lombardo. Gioveni: “Che fine ha fatto il bypass promesso dall’Amam?”

Disservizi idrici al Quartiere Lombardo. Gioveni: “Che fine ha fatto il bypass promesso dall’Amam?”

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martedì 17 Gennaio 2017 - 08:11

La soluzione proposta dall'Amam è quella di spostare l'approvvigionamento dal lontano serbatoio Mangialupi al vicino pozzo D'Arrigo, con la realizzazione di una nuova condotta di 150 metri. Ma non sono stati indicati tempi progettuali e risorse

"Ma non dovevano essere risolti i problemi idrici al Quartiere Lombardo? Altroché, i disagi, seppur leggermente minori rispetto a qualche mese fa, continuano eccome!". Il consigliere comunale Libero Gioveni, facendosi portavoce di tanti esasperati residenti della centralissima zona a ridosso del viale San Martino, non ci sta e intende chiedere in Commissione lavori pubblici le dovute spiegazioni ai vertici e ai tecnici di Amam che, nonostante le rassicurazioni, non hanno ancora risolto definitivamente il problema nemmeno con la realizzazione del bypass promesso. La soluzione definitiva – ricorda Gioveni – non può che essere quella di spostare la principale fonte di approvvigionamento attualmente costituita dal lontanissimo serbatoio Mangialupi al pozzo D’Arrigo ubicato nei pressi dell’ospedale Piemonte, intervento che però richiede dei tempi progettuali e delle risorse rispetto ai quali, però, l’Amam si deve chiaramente e ufficialmente pronunciare. Non è più possibile accettare una situazione quasi da terzo mondo – prosegue il consigliere – peraltro in una zona centralissima della città (molto cara anche al sindaco Accorinti), in cui se va bene, in tempi normali distanti dall’emergenza, l’acqua giunge intorno alle ore 6,30 del mattino per poi andare via poco prima delle ore 13. I vertici Amam – evidenzia l’esponente centrista – devono assolutamente spiegare ai residenti della zona e all’intera città (visto che in pompa magna lo avevano annunciato anche alla stampa) i motivi per i quali non hanno ancora realizzato il bypass attraverso la realizzazione di una condotta di 150 metri che partendo dalla casa circondariale di Gazzi si sarebbe dovuta allacciare alla vecchia condotta che era stata disattivata durante i lavori di realizzazione della tranvia fra il 1998 e il 2003. Chiedo, pertanto, un’audizione urgente nella competente Commissione consiliare dei vertici della società di viale Giostra – conclude Gioveni – affinché chiariscano definitivamente come intendano risolvere una inaccettabile condizione di disagi vissuti da centinaia di famiglie del Quartiere Lombardo, non più disposte a subire passivamente l’immobilismo e soprattutto gli effetti annuncio di chi gestisce un prezioso e vitale servizio pubblico".

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