Per il consigliere della terza circoscrizione è necessario ripristinare la linea 39, soppressa dallo scorso mese di giugno
Le dichiarazioni rilasciate dal commissario dell’Atm Cristofaro La Corte sull’aumento del numero di autobus i circolo tra le caotiche strade di Messina e dunque sul generale miglioramento della viabilità , sembrano non convincere più di tanto il consigliere della terza circoscrizione Libero Gioveni . Quest’ultimo invita infatti il neo-dirigente dell’azienda trasporti a fare un giro per tra i villaggi e a rendersi conto di quanti complicati siano, per questa parte della cittadinanza, i collegamenti con la città.
Il rappresentante del Pd punta l’attenzione soprattutto sui problemi di Camaro San Paolo e Messina Due: «Dopo l’incredibile soppressione della linea 39 effettuata dall’azienda trasporti addirittura già dallo scorso mese di Giugno – afferma Gioveni – ancora oggi, nei due popolosi villaggi, di autobus neppure l’ombra. Se si considera, pertanto, che già da 10 lunghi mesi ben 7.000 abitanti non usufruiscono di un adeguato servizio di trasporto è facile immaginare la loro indignazione».
Un’indignazione che non riguarda però solo gli abitanti di Camaro ma che ultimamente rappresenta un comune denominatore per i cittadini residenti nelle più disparate zone di Messina. Come non pensare agli abitanti di Pezzolo dove ancora si attende l’utilizzo degli autobus pollicino per permettere il collegamento tra il villaggio, isolata per diverse settimane, e la città: o a quelli di contrada Locanda, frazione di Gesso, che come documentato ieri non possono ancora percorrere la strada di accesso, la statale 113.
Un efficiente servizio pubblico potrebbe garantire un miglioramento nella viabilità cittadini, in questi giorni messa a dura prova a causa della chiusura dello svincolo di Boccetta, riaperto solo nel pomeriggio di ieri: potrebbe, ma così non è a Messina, dove, complice prima di tutto l’inciviltà dei cittadini, circolare per strada con la propria si trasforma in una vera e propria impresa…e con l’autobus non va di certo meglio.
(foto Dino Sturiale)
