Un anno di cronaca nera: nel 2013 la cattura dei Mignacca e l’arresto di Barresi

Un anno di cronaca nera: nel 2013 la cattura dei Mignacca e l’arresto di Barresi

Veronica Crocitti

Un anno di cronaca nera: nel 2013 la cattura dei Mignacca e l’arresto di Barresi

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martedì 31 Dicembre 2013 - 13:16

Il 2013, senza discussioni, passerà alla storia per due eventi: l’arresto di Filippo Barresi e il ritrovamento del covo dei superlatitanti fratelli Mignacca. Ma, oltre a questo, sono state numerosissime che, negli ultimi 365 giorni, hanno visto coinvolti tutti i reparti delle Forze dell’Ordine, dalla Polizia di Stato con Squadra Mobile, Agenti delle Volanti, Digos, ai Carabinieri con Ros, Nucleo Radiomobile e i vari comandi provinciali, alla Guardia di Finanza, alla Polizia Giudiziaria, alla Direzione Investigativa Antimafia, al Ris, al Gis, alla DDA, ai Vigili Urbani, ai Vigili del Fuoco, alla Squadra Decoro, alla Guardia Forestale.

Un’esecuzione mafiosa in piena regola quella che i frequentatori del Bar Jolly del quartiere di Sant’Antonino, a Barcellona, hanno visto delinearsi dinnanzi ai loro occhi il giorno di Capodanno, esattamente un anno fa. Due colpi esplosi da un fucile a canne mozze, due boati e la morte del 41enne Giovanni Perdichizzi.

Il 2013, per la cronaca nera di Messina, si è aperto così, con un omicidio di chiaro stampo mafioso che ha rappresentato l’inizio di dodici mesi carichi di investigazioni, arresti eccellenti, contrasto alla criminalità organizzata, blitz, azioni anti-droga ed anti-racket. Un anno “fruttuoso” che, come sottolineato di recente dal Questore Carmelo Gugliotta, ha portato la nostra città ad essere un po’ più sicura.

Gennaio 2013 verrà ricordato per il grande blitz che il 29 del mese portò all’arresto di Filippo Barresi, superlatitante dal giugno 2011 quando, grazie all’operazione antimafia Gotha, era stato raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere. A lui sono imputati gli omicidi di Francesco Siracusa nel 1989, di Cattaino nel 1991 ed altri più recenti come quello del 23enne Giovanni Isgrò del 2012 e dello stesso Perdichizzi. Ma non solo. Il primo mese del 2013 verrà ricordato anche per la brillante Operazione Savana condotta dai Carabinieri di Messina che portò all’arresto di 11 persone accusate di una serie di furti in appartamento e spaccio di droga, la cui base operativa era nel Rione Mangialupi. Tra gli indagati vi furono anche alcuni famosi antiquari messinesi. Da annoverare poi, sempre nello stesso mese, l’Operazione Inpdap che condusse invece all’arresto di 12 persone per associazione finalizzata alla truffa. Secondo le accuse, questi soggetti riuscivano a far erogare pensioni di reversibilità e cessione del quinto dello stipendio senza i presupposti necessari.

Il Febbraio 2013 fu il mese dell’omicidio di Andrea Bruno, 24enne di Rocca di Caprileone accoltellato da un coetaneo dopo diverbi avuti nella serata di Carnevale a causa di una ragazza, nonché della mega Operazione Zefiro che condusse a cinque arresti eccellenti, tra cui il Sindaco di Fondachelli Fantina. Un vero e proprio business di parchi eolici quello sgominato dalle Fiamme Gialle il 15 febbraio, che fece emergere come finanziamenti pubblici arrivassero nelle tasche di mafiosi grazie ad appalti mirati.

Marzo 2013 verrà ricordato per la vastissima Operazione Fake che condusse all’arresto di 12 persone tutte accusate, a vario titolo, di associazione finalizzata a falsi e reati elettorali ai danni di Enti Pubblici, e per l’Operazione Ghiaccio che sgominò una banda di pusher che si riforniva di droga nel centro di Messina e poi spacciava tra Patti e Gioiosa Marea. Il bilancio fu di 6 arresti e 26 indagati. Nello stesso mese, poi, omicidio a Cesarò del 46enne Epifanio Zappalà, guardiacaccia ritrovato morto con due colpi di pistola, e il maxi sequestro di 160 kg di mariujuana, 1 kg di cocaina, un’arma e relative munizioni nella zona di Bisconte.

Operazione Jonica è una delle tre protagoniste dell’Aprile 2013. Arresto di 12 persone, più 25 persone indagate, per spaccio di droga tra Messina ed alcuni centri della zona jonica. Secondo le ricostruzioni, le sostanze stupefacenti giungevano dalla Locride e dal catanese. Rientra nello stesso ambito anche l’Operazione Viaggi Sicuri, seconda protagonista dello stesso mese. Grazie alla collaborazione della Squadra Mobile di Messina insieme a quelle di Bologna, Catanzaro e Caserta, gli agenti riuscirono a sgominare una banda di 4 soggetti ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. La terza operazione da ricordare, infine, è datata 16 aprile e riguarda il maxi sequestro di un complesso immobiliare costituito da 18 edifici, a Sant’Agata di Militello, per diverse irregolarità urbanistiche, edilizie paesaggistiche ed ambientali.

Maggio 2013 fu il mese dell’arresto di Francesco Genovese, 43enne barcellonese, accusato di favoreggiamento a Cosa Nostra. Secondo gli inquirenti, aveva rifiutato di fornire testimonianze sul rogo di un autocompattatore di rifiuti, legato ad una minaccia estorsiva. Sempre nello stesso mese, alcuni esponenti dell’Associazione Addiopizzo di Messina furono aggrediti mentre distribuivano manifesti nelle vie del centro.

L’Operazione Life e l’Operazione Refriger hanno caratterizzano la nera del mese di Giugno 2013. Nel primo caso, una vera e propria stangata allo sfruttamento della prostituzione, con cinque arresti nella zona di Sant’Agata di Militello. Nel secondo caso, invece, un colpo durissimo al Clan di Mangialupi. Era, difatti, il 25 giugno quando la Squadra Mobile di Messina eseguì un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Francesco Turiano, Pietro Coppolino, Eugenio Paone e Domenico Parisi accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e di armi.

Luglio 2013 fu il mese dell’Operazione Gotha 4, continuazione di quella maxi attività investigativa che, nel corso degli anni, ha sferrato un durissimo colpo ad esponenti del clan mafioso di Barcellona. Fu esattamente la mattina del 10 luglio che scattarono 35 ordinanze di misura cautelare per i reati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, rapina, omicidio, detenzione armi e munizionamento. Nello stesso luglio si concluse anche l’Operazione Campus che portò alla scoperta di un’organizzazione che influenzava le prove di esami per l’ingresso in facoltà a numero chiuso. A Messina, furono quattro gli arresti eccellenti: Antonino Domenico Montagnese, Marcello Caratozzolo, Santo Rando Galati e Salvatore D’Arrigo, accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso, corruzione e estorsione. Sempre a luglio, passano in rassegna anche l’Operazione Acque Pulite attraverso cui il Commissariato di Capo d’Orlando pose sotto sequestro preventivo l’impianto di depurazione del centro Paladino, e l’Operazione Losers con l’arresto di 15 persone per associazione finalizzata a spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione, in diverse zone di Messina tra cui Mangialupi, Gazzi e Gravitelli.

Nell’Agosto 2013 a finire sul banco degli imputati fu la partita di calcio A.C.R. Messina-Catanzaro in cui si verificò un atto di violenza contro i tifosi avversari appena giunti in città. Una sassaiolata che, qualche giorno dopo, condusse all’arresto di 5 messinesi.

L’Operazione Pecunia 2 e l’Operazione Pacta Servanda Sunt furono i simboli del mese di Settembre 2013. La prima, nella zona di Capo d’Orlando, condusse all’arresto del 56enne Paolino Sottile che, insieme ad un altro funzionario, fu accusato di usura nei confronti di alcuni imprenditori orlandini. La seconda, invece, firmata dalla Guardia di Finanza di Messina e datata 30 settembre, condusse agli arresti eccellenti di Giuseppe Bisignano, preside della Facoltà di Farmacia, e Giuseppe Teti, professore ordinario della stessa facoltà. Secondo le accuse, i due avevano gravemente inquinato un concorso di ricercatore in Microbiologia Chimica, allo scopo di pilotarne l’esito a favore del figlio di Bisignano. Nello stesso mese, il 5, i carabinieri fermarono un prete 41enne del Kenia accusato di furti di oggetti d’oro donati dai fedeli alla chiesa di San Nicola, a Gioiosa Marea.

La notte del 4 Ottobre 2013 Piazza del Popolo fu protagonista del tentato omicidio nei confronti di uno srilankese ferito alla coscia con 4 colpi di pistola, il cui attentatore, un cingalese di 35 anni, fu arrestato poche settimane dopo. Nello stesso mese, manette ai polsi per il 37enne Ivan Alibrandi, reo di tentato omicidio a seguito di una lite legata ad un posto barca in zona Pace.

Il 10 Novembre 2013 rimarrà la data storica dell’intero anno. Erano le prime luci dell’alba quando, in un casolare di Lentini, i Carabinieri dei reparti operativi di Messina, Catania e Siracusa, coordinati dalla Dda di Messina, ed il personale Gis, scoprirono il covo dei fratelli Vincenzino e Calogero Mignacca, superlatitanti dal 2008 e nella black list dei 30 più pericolosi d’Italia. Vincenzino, già malato, preferì togliersi la vita con un colpo di pistola; Calogero invece fu catturato, ed insieme a lui finirono in manette anche 8 fiancheggiatori. Novembre 2013 poi si tinse anche di altri arresti. La mattina del 15, la Squadra Mobile diede esecuzione di ordinanza cautelare nei confronti di Angelo Immormino e Maurizio Lanfranchi accusati di aver accoltellato un coetano per “uno sguardo di troppo” nei confronti di una donna, e due giorni prima, manette ai polsi anche per i fratelli Domenico ed Antonino Milanese, considerati i Boss di Villaggio Aldisio. Nello stesso mese, l’Operazione Nerone condusse all’arresto dei tre giovani criminali che tenevano sotto scatto, con intimidazioni, furti, incendi di auto e minacce, l’intero paesino di Forza D’Agrò. Il 26 novembre, maxi sequestro di 26kg di droga ritrovati nella macchina di tre giovani incensurati messinesi che fungevano da corrieri tra Gravitelli e Rometta.

Dicembre 2013 fu il mese della grande Operazione Via Facile, concentrata sulle concessioni edilizie in aree protette e conclusasi con 4 arresti eccellenti, nonché dell’Operazione Vigile Peloritano, siglato Fiamme Gialle, che condusse all’arresto dei fratelli Sebastiano e Antonino Messina per bancarotta fraudolenta. L’inizio di Dicembre 2013 vide la conclusione dell’Operazione Ruderi D’Oro. Con l’accusa di appropriazione indebita di beni immobili, ruderi e terreni nelle Isole Eolie, la Guarda di Finanza di Milazzo arrestò 2 persone e sequestrò ben 13 immobili. Secondo le accuse, la banda si impossessò illecitamente delle case lasciate liberi dagli emigrati degli anni 50-60 per poi rivenderle e intascarsi tutti i guadagni. Il 17 dicembre sarà ricordato come il giorno della maxi stangata al clan mafioso di Camaro. L’Operazione Richiesta, condotta dalla Squadra Mobile, portò quella mattina all’arresto di 12 persone per associazione mafiosa, estorsione, spaccio, danneggiamenti e furti. Un’intera famiglia, tra cui anche una donna, le cui fila criminali erano mosse dal boss Santi Ferrante rinchiuso nel carcere duro di Sulmona.

Il 2013 si conclude così, oggi, con la certezza che tanto è stato fatto e con la speranza che tantissimo verrà fatto anche domani, dopodomani, dopodomani ancora.

Veronica Crocitti

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