Serie D, Messina-Palazzolo: foto e giudizi

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martedì 05 Marzo 2013 - 18:50

Catalano azzecca ancora una volta tutte le scelte: Leo e Cocuzza lo premiano. Maiorano è top, Corona non fa più notizia, anche se qualcuno si sente orfano di bomber

Il Messina sorride, ma non troppo perché fin quando la matematica non dirà Lega Pro ci sarà poco da scherzare. Il Cosenza insegue e non perde un colpo ma l’Acr spedisce al mittente ogni tentativo di indurre a clamoroso scivolone. Con il Palazzolo è bastato un pizzico di spavento e venti minuti di supremazia per mettere sotto sopra l’avversario, sulla carta più scarso ma molto agguerrito. Le scelte di Catalano vengono ancora una volta premiate. Preferito Leo a Cicatiello in “quota ’94” per sostituire lo squalificato Caiazzo. Il difensore messinese risponde con una prestazione positiva come terzino sinistro, ma anche al centro dopo l’espulsione di Maiorano e l’ingresso in campo di Quintoni. Dentro Cocuzza per Chiaria, Totò ringrazia con un gol e tante buone giocate. L’allenatore si regala una valida alternativa nel sistema di gioco divenuto “classico” con l’approdo in città dell’ex Milazzo: senza punti di riferimento, con Savanarola, Parachì e lo stesso Cocuzza a ruotare intorno a Corona, che a sua volta non da punti di riferimento agli avversari. Gli interpreti potranno girare ma l’impressione è che questo disegno verrà ancora attuato nelle prossime partite.

Conferme arrivano da Caldore sulla fascia destra. Punti fermi sono Bucolo e soprattutto Maiorano, con il Palazzolo in assoluto il migliore in campo. Come sempre argina le sortite centrali degli avversari, chiude come diga ma ci mette anche tanta grinta nelle ripartenze. Si sgancia sugli esterni per cercare il cross e tenta il gol di testa. Ovunque. Il capitano Corona segna e comanda i giochi, il suo rendimento non fa più notizia. Catalano lo toglie perché diffidato, servirà in tante altre battaglie. Qualcuno ha avuto il coraggio di evidenziare che Mosciaro nel Cosenza ha fatto più gol degli attaccanti del Messina, che alla capolista manca un attaccane così. Forse dimenticando che sommando le reti di “Re Giorgio” e del cugino Cocuzza, oltre a quelle che Chiaria ha fatto e avrebbe potuto fare nella prima parte di stagione, si superano alla grande quelle del bomber silano. Che è sicuramente molto forte, visto che il Cosenza ne è dipendente. Il Messina, i più critici dimenticano, è invece la squadra che può permettersi di tenere in panchina per novanta minuti gente del calibro di Chiaria o Cocuzza, Pedro Ferreira e a volte Quintoni, Cucinotta quando titolare è Chiavaro. Un gruppo da capolista.

IN BASSO LE FOTO DI MATTIA FLORENA

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