10 motivi per andare a votare, e magari tirargli dietro la scarpa spaiata

10 motivi per andare a votare, e magari tirargli dietro la scarpa spaiata

Rosaria Brancato

10 motivi per andare a votare, e magari tirargli dietro la scarpa spaiata

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domenica 14 Ottobre 2012 - 06:32

Volevo far l'elenco dei 10 motivi per andare a votare il 28 ottobre, poi le notizie di arresti e vergogne mi han fatto passare ogni velleità. Ci ho provato lo stesso, ecco i miei motivi, non saranno il massimo, ma spero che i lettori di Tempostretto ne trovino di migliori. In fondo c'è ancora tempo fino al giorno delle votazioni.

Avevo deciso di dedicare la rubrica a qualcosa di positivo, anche perché dal 5 ottobre Saturno non è più contro il mio segno zodiacale e avvertivo una ventata di leggerezza dopo tre anni in cui ne ho viste di tutti i colori. Poi però è apparso sulla scena l’assessore regionale della Lombardia Domenico Zambetti arrestato per aver comprato i voti della ‘ndrangheta a 50 euro l’uno. Nelle stesse ore il capogruppo dell’Idv del Lazio Vincenzo Maruccio finiva sotto inchiesta perché sarebbe riuscito a sottrarre più di 800 mila euro dal conto del partito. Lo stesso giorno veniva sciolto per mafia il consiglio comunale di Reggio Calabria. Ad ultimare il quadro c’è in Lombardia un serafico Formigoni che resta abbarbicato nonostante tra Consiglio e giunta vi siano più indagati che piccioni in piazza Duomo a Milano. A Lecco il presidente dell’Aler, Antonio Piazza, parcheggia per anni la Jaguar nel posto per disabili sotto la sede e quando un disabile vero lo fa multare lui per dispetto gli buca le ruote dell’auto. Di materiale ce n’è abbastanza per pensare che Saturno continua ad essere non solo contro me ma anche contro gli elettori italiani. Ad inizio settimana mi ero ripromessa di scrivere l’elenco dei 10 motivi per andare a votare, ma con il passare dei giorni e delle notizie il mio ottimismo è andato affievolendosi. A farmi riflettere è stata quella cifra, quei 50 euro che son bastati a circa 4000 persone per vendere il loro voto. Il prezzo delle loro idee quindi si aggira sui 50 euro, quanto una cena in pizzeria. Sarà che soffro di delirio di onnipotenza ma son convinta che il mio voto vale molto di più: non ha prezzo. In Sicilia c’è la leggenda delle due scarpe: il candidato regalava alla “vittima-consenziente” la scarpa sinistra, poi, incassato il voto, dava anche la destra. La situazione con i decenni è degenerata al punto che migliaia gli elettori son rimasti con una sola scarpa perché il giorno dopo aver “incassato” il voto gli eletti si son scordati ogni promessa e si son fregati pure la scarpa destra.

Ma ci voglio provare lo stesso, contando sull’aiuto dei lettori di Tempostretto che spero mi diano 10 motivi per andare a votare il 28, migliori dei miei:

1)Perché amo Messina

Sempre, sul traghetto di ritorno, quando iniziano ad apparire incerti i contorni dei palazzi che si specchiano sullo Stretto e la luce sembra giocare con le onde, il cuore mi balza in gola e mi accorgo che Messina mi scorre nelle vene, nel Dna e non voglio vederla appassire giorno per giorno, ma svegliarmi ogni mattina con la stessa immagine, quella che ho quando torno a casa, non importa se da un viaggio di due ore o di venti giorni.

2)Perché si vince e si perde per un voto

Magari quel voto potrebbe essere proprio il mio. O almeno fa piacere crederlo.

3)Perché “se non ora quando”

Se non voto ora che la politica è diventata merce, squallore, rapina, stupro di ogni valore, quando potrò mai far qualcosa di concreto per cambiare?

4)Perché è l’ora di tirargli dietro la scarpa sinistra

Vuoi mettere la possibilità dopo che hai accumulato nell’armadio decine di scarpe spaiate in attesa di compagne mai arrivate di tirargliele tutte dietro?? E magari metterci anche due, tre scarponi da trekking coi chiodi???

5)Perché la mia bisnonna non votava

Era il 2 giugno 1946 quando 12 milioni di italiane andarono a votare per la prima volta. Si vestirono a festa per la giornata storica. Lo devo a loro, alla mia bisnonna Anna che non ha mai votato e a mia nonna Rosaria che votava solo quello che le diceva mio nonno. Votare è un diritto che è costato lacrime e battaglie. Onoriamole.

6)Perché comunque in 11 saranno eletti

Anche se non voto 11 messinesi mi rappresenteranno all’Ars. Tanto vale dire la mia.

E arginare i danni.

7)Perché la libertà è partecipazione

Ripassiamo Giorgio Gaber: “La libertà non è star sopra un albero. Libertà è partecipazione. Come un uomo, che ha il diritto di votare e passa la vita a delegare e nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà”.

La vera libertà non è star sopra un albero il 28 ottobre, ma partecipare.

8)Perché non sono tutti uguali

Non siamo tutti uguali, anche se vogliono farcelo credere. Io non sono uguale a nessuno. Ci sono occhi che brillano nel buio e occhi vuoti, c’è chi ha mani sporche e chi cuori puliti. Impariamo a scegliere. Come il Piccolo Principe che sapeva riconoscere tra milioni di rose “ apparentemente uguali” la sua rosa.

9)Perché credo nel governo dei migliori

Erodoto scriveva del “governo dei migliori” inteso in senso aristocratico. Per me quel termine sta nella scelta dei migliori di un popolo intesi come la parte più grande di noi, quella nobile d’animo e di ideali. I migliori sono i nostri quando vincono i Mondiali e ci fanno piangere tirando i rigori. Non so tirar la palla ma tifo per chi riesce a fare gol e rendermi orgogliosa di una Patria fondata sul sangue dei Padri. Nella Terra di Leonardo Da Vinci il migliore non racconta le barzellette ai vertici internazionali, batte i pugni e costruisce una Nazione rispettata.

10)Perché “la storia siamo noi”

“ E poi ti dicono..tutti rubano alla stessa maniera. Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso in casa quando viene la sera. La storia siamo noi, che scriviamo le lettere, siamo noi che abbiamo tutto da vincere e tutto da perdere. E poi la gente, perché è la gente che fa la storia,quando si tratta di scegliere e di andare, te la ritrovi tutta con gli occhi aperti, che sanno benissimo cosa fare….”

De Gregori scrisse questa canzone nel 1979,a rileggere queste parole vengono i brividi, perché sembra scritta ieri. Oggi come allora è la gente che fa la storia e quando si tratta di scegliere te la ritrovi tutta con gli occhi aperti che sa benissimo cosa fare..

A scrivere una piccola parola nell’enciclopedia della storia, siamo proprio noi. E magari sarò proprio io, con un piccolo voto a metter quella virgola che cambierà il senso del testo.

Rosaria Brancato

27 commenti

  1. bellissimo commento Rosaria, ma la redazione poteva fare a meno di mettere una pubblicita elettorale alla fine del servizio…..come dire…tirami pure la scarpa…tanto ho i calli in faccia !!!!!

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  2. E perchè se non votiamo, non avremo neanche diritto a lamentarci se le cose vanno male,perchè indirettamente avremo contribuito a far eleggere “i peggiori”,quelli che fanno solo gli interessi propri e dei propri “clienti”,alla faccia della collettività

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  3. francotomasello 14 Ottobre 2012 08:35

    tempostretto.
    IL VOTO
    tempoperso
    MOTIVI NOBILI IN TEMPI DI MISERIE.

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  4. Ce ne vorrebbero molti di più di motivi oggi per andare a votare. I suoi 10 motivi per andare alle urne il prossimo 28 ottobre sono nobili, ma le vorrei raccontare la mia di storia. Io sono cresciuto in una quella generazione abituata a camminare scalza, o meglio le uniche scarpe che potevamo permetterci erano le oggi costosissime scarpe da tennis, le “Sup**ga” che all’epoca costavano circa 1500 lire, ma erano le scarpe che indossavamo per andare a scuola e la domenica per andarae a messa, nel quotidiano in estate si calzavano le infradito, quasi sempre riparate con il chiodino, mentre durante l’inverno le vecchie polacchine con i laccci fatti di spago. In non ho mai avuto la scarpa sinistra, non somo mai andato a chiedere la destra. Da piccolo seguivo i comizi nelle strade perché mi piaceva cantare gli inni dei partiti che uscivano dai gracchianti megafoni conici collegati al vecchio registratore a nastro “Geloso” cantavo anch’io insieme ai miei compagni di gioco, da Bandiera rossa ad Avanti popolo li avevamo imparati quasi a memoria cosi come i nomi dei candidati “banniati” come diciamo noi da megafoni legati sul portapacchi delle vecchie Fiat 1100. Lo scudo, il sole la fiamma, l’edera la bandiera italiana, diventavano le nostre figurine, quei volantini laciati dalle auto mentre i loro nomi poi riempivano lo schermo del televisore a valvole con la noiosissima Tribuna Elettorale prima del carosello. Io continuavo ad indossare le mie scarpine da tennis e sognavo di diventare come Giacomo Agostini. Mia madre non mi ha mai portato la scarpa destra come non mi ha fatto vedere nemmeno quella spaiata, non cerano mai state scarpe nuove a casa mia, il mio primo paio di scarpe in pelle le ho indossate per un giorno quello della prima comunione, poi non le ho più riviste. All’epoca si prestavano le scarpe eleganti, a volte tra conoscenti, raramente si poteva tra parenti poichè nessuno aveva le scarpe. La politica non mi interessava. Quando raggiunsi l’età per capire la differenza tra i colori e le idee di partito, l’Italia veniva dilaniata dalle bombe di Piazza Fontana, di Piazza della Loggia: dal terrorismo. Ma quale terrorismo? Iniziavo ad avere dubbi sul cambiamento di un paese dove Ustica, Moro, la strage di Bologna, lo scandalo di Tangentopoli, riempivano da anni pagine di quotidiani e rotocalchi con sospetti di coinvolgimenti di apparati deviati dello Stato e man mano che i miei capelli diventavano bianchi sempre più crescevano i miei dubbi. Ma quello più atroce che ogni volta provavo quando uscivo dal seggio elettorale era sufggetito dalla domanda che mi ponevo: “avro fatto bene”. Qualche giorno fa un suo “collega” ha scritto sulla sua pagina di Facebook che chi non vota o inneggia la voto è un “somaro”, concordo con lui, cosi come posso dirLe che sono daccordo con lei sui suoi dieci punti. Ma anche quest’anno quando farò cadere la scheda dentro l’urna ci sarà sempre quella domanda a martellare la mia coscienza: “avrò fatto la scelta giusta questa volta?” Sino ad oggi credo di aver sempre sbagliato le mie scelte e questo mi ha quasi convinto che l’unico modo per non sbagliare è non partecipare, ma significherebbe sbagliare senza aver avuto la possibilità di tentarci e ciò non serve d’esempio per i miei figli. Qualcuno disse durante uno Show televisivo disse che “questo mondo non l’ho abbiamo ereditato dai nostri nonni, ma lo abbiamo in prestito dainostri figli” ed è questo il motivo per il quale dico se ho sbagliato ancora l’ho fatto solo per tentare di salvare i miei figli da un mondo che non meritano.

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  5. cara Rosaria, non so se la Sua è metafora, ma appena ho iniziato a leggere le parole di De Gregori a me i brividi sono venuti davvero, proprio perchè non siamo tutti uguali … e anche “loro” non sono tutti uguali. Forse occorre un po’ più di pazienza e, aprendo gli occhi, magari è la volta buona che riusciamo, citandoLa, ad .. “arginare i danni”.

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  6. Non ci sono dieci motivi bensì solo uno si chiama ” LIBERTÀ ” …ma siamo sicuri che il voto e’ libero? Cosa ci induce ascegliere una persona ,un partito ,un movimento piuttosto che un altro? Un vecchio detto liberale suggerisce il “conoscere per deliberare “. Fondamentale pertanto la funzione della stampa. I giornalisti in primis.. siamo sicuri che le notizie che riportano sono quelle più utili al cittadino per “assolvere al dovere del voto”?. Fiorito,Zambetti, Maruccio Figure squallide e detestabili ma anche facili bersagli mediatici per solleticare gli istinti demagogici del popolo.”Armi di distrazione di massa”.Il giornalista vero deve approfondire, andare oltre le apparenze.Andare al fondo ,al nocciolo delle questioni. Chiedersi dove risiede il vero potere. Credi veramente che gli 11 deputati chiunque siano possano realmente incidere sulla nostra vita e quella dei nostri figli?
    Il giornalista oggi deve approfondire i temi economici,finanziari di macroeconomia anche internazionale.
    I trattati europei che ci legano le mani ,il trattato di Lisbona IL PATTO DI STABILITA’ ( IPICCIOLI TI POI SCUDDARI )La sovranità monetaria ,il credit crunch. Basilea 3 Poi da Messinesi dovremmo approfondire il corridoio 1 Berlino Palermo abbandonato a favore del Red Banana,( lodevole utile e puntuale la riflessione di g Mollica su questo giornale). Senza scomodare categorie Marxiane… si sa che l’economia presiede a tutte le decisioni anche politiche e sociali “i politici camerieri delle banche”. Il giornalista onesto si deve guardare attorno e vedere il deserto produttivo di questa citta ‘ Deve risponder alla domanda : ma di cosa campano i messinesi” chi produce ricchezza? Ecco perché il Ponte ERA occasione irripetibile . Pesa su tutti la storica responsabilità di non averla colta . Censurato perfino Beppe Grillo che ha rinunciato a Messina alla facile demagogia del No Ponte e poi nessuno si indigna dei 300 milioni di Euro stanziati a favore di Eurolink… e non si trovano i soldi per gli esodati mentre il popolo si impoverisce PAZZESCO.

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  7. MessineseAttento 14 Ottobre 2012 09:37

    Visto che siamo tutti diversi, io voglio esprimere la mia…
    Dal mio punto di vista l’unica, vera, inconfutabile risposta può essere solo quella di consegnare migliaia di schede nulle.
    La storia ci insegna che i buoni propositi di questi signori che vediamo anche qui, su questa pagina web, con il loro sorriso a 32 denti (opportunamente sbiancati per l’occasione), finiscono quando il responso delle urne consegna loro il potere.
    Si suole dire che l’unica arma lecita, in mano al cittadino, sia la matita elettorale. Io la userò per apporre una grande croce sulla scheda. Questo, nel mio piccolo, sarà il messaggio che manderò ai signori dal bel sorriso…

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  8. orazio tringali 14 Ottobre 2012 10:03

    COMPLIMENTI alla bravissima Rosaria Brancato, le donne ci vogliono in politica! ecco perchè i vari Andò e compagni hanno paura delle donne, perchè oltre ad avere più coraggio, hanno più onestà, almeno fin’ora non ho visto nessuna donna inquisita fra quelle che sono in politica, e poi hanno un senso della vita e della politica che noi mascietti non abbiamo. Pertanto andiamo a votare tutti e possibilmente votiamo le donne che sicuramente sono il futuro!!!!!!!!!

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  9. COSTI DELLA POLITICA…..CHE NON SONO SOLO QUELLI DEI STRATOSFERICI COMPENSI CHE SI FREGANO, I COSTI SONO ANCHE LE RUBERIE LEGALIZZATE O ILLECITE, IL MALAFFARE, LE COLLUSIONI.
    ECCO PERCHE’ SIAMO ALLO SFASCIO.
    VOTARE E’ NECESSARIO,ALTRIMENTI QUESTI CHI CE LI TOGLIE PIU’ DI TORNO? BASTA VOTARE CON UN UNICO PENSIERO? QUESTO SIGNORE C’ERA FINO AD ADESSO AL GOVERNO? COSA HA FATTO? RISPONDETEVI E TRAETE LE DEBITE CONCLUSIONI !
    SE NE TROVATE QUALCUNO CHE PENSATE CHE POSSA ESSERE ONESTO, ABBIA LA LUNGIMIRANZA DI COSTRUIRE IL FUTURO E PENSATE CHE ABBIA’DELLE VERE CAPACITA’ PROFESSIONALI…ALLORA VOTATELO!

    P.S. FORSE NELLE LISTE LETTORALI DELLA DEL PIANETA MARTE..LO TROVIAMO UNO COSI’!

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  10. CARA ROSARIA BRANCATO…”CHE DIO CE LA MANDI BUONA!!!”

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  11. mi hai convinto. io voto il partito di Ali Babà, almeno sono sicuro che i ladroni sono solo 40,ciao

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  12. carmela ciappina 14 Ottobre 2012 12:43

    Passione, emozione, ideali, rabbia,l’articolo contiene tutte queste caratteristiche, ringrazio la giornalista per aver dato voce a me e ai tanti messinesi che la pensano allo stesso modo. Abbiamo bisogno di passione per andare avanti in questa città amata e violata.

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  13. Messinese attento stia solo un po’ più attento. Con la croce sulla scheda mette una croce sulla sua vita….di libero cittadino

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  14. Uomo di natura libera, addestramento spirituale che ne va dell’essenza della vita, é un mondo inconsueto, sapori e sensazioni di un’altra categoria, il raccoglimento dell’anima.
    Tutti siamo in affitto, prima o poi va reso, il nostro Dove, il nostro quando… ma finché l’abitiamo, le nostre stanze, la nostra Casa, arrediamola come ci pare, invitiamo chi vogliamo, apriamo la porta solo a chi non ha bisogno di bussare, accogliamoci chi ha tempo anche da perdere lasciandosi soltanto vivere, vivi di te stesso, non cercarti il bisogno di consensi. Se devi dire di si, dillo a te stesso e non sprecarlo andando contro te stesso. Impara a dire no, tacendo quando non hai niente da dire a qualcuno, niente che valga davvero la pena dire… non gettare via quel che resta del giorno… tienilo da parte per le notti che verranno e avranno bisogni di sogni e di ricordi… fai che ogni tuo oggi sia domani un ricordo da rivivere… non vivere per gli altri, ma accanto agli altri, se gli altri non pretendono che tu sia quello che tu vuoi far credere di essere. Non concedere niente al presente, se dentro di te sai già che domani non avrà nessun valore. Oggi è già domani, ogni oggi di più… ogni oggi sempre meno… raccontati te stesso… segui le tue orme nel deserto, non fermarti davanti ad un miraggio…. più avanti c’è un’oasi… e anche dietro di te… aspetta la notte del deserto… guarda le stelle… e pensa che la loro luce ti giunge quando ormai si sono spente… eppure, continuano a illuminare la nostre notte….
    Buongiorno, giorno…. è l’alba… sta sorgendo una nuova luce… ma è sempre la stessa, che torna … torna sui suoi passi… seguila, vai votare e portati con te!

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  15. MessineseAttento 14 Ottobre 2012 14:23

    Beato lei che ha il coraggio di metterla su un simbolo o su un nome quella croce.
    Stia anche a lei attento a non condannarsi con le sue stesse mani.
    Concludo facendole osservare che non c’è scritto da nessuna parte che ci si deve identificare per forza con questo o con quell’altro partito o personaggio politico.
    Non so il 28, dentro la cabina elettorale, chi si sentirà più libero tra me e lei.

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  16. Sono quelli che la pensano come Lei ad aver contribuito a portarci dove siamo!

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  17. io voto! sicuramente No per chi ha completato il programma al 99% .Quella è gente bummacara e soprattutto senza xxxxxxxxx

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  18. mondo.salvatore 14 Ottobre 2012 15:01

    ho sempre votato da 50anni a questa parte. il meridionale è stato ed è sempre con la valigia pronta per emigrare. cosa è cambiato? solo con la presa della bastiglia possono realmente e radicalmente cambiare le cose azzerando tutto e tutti. cambiare…cambiare…in bene o in peggio….ma cambiare. andare a votare oggi, chi scegliere tra: un mafioso, un politicante o un banchiere?….per favore ditemelo e ditelo alla gente.

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  19. Carissima Rosaria, ma tu sei proprio sicura che i messinesi – ma che dico, gli italiani – si mettono a “tirargli dietro la scarpa sx”? Gli italiani – e a maggior ragione i messinesi – non faranno mai rivoluzioni, ragioneranno sempre a convenienza: “a cu avria vutari? unu d’i Cinqu Staddi che nan sapi unni ava mentiri manu? allura, megghiu “me cumpari”, chi cu tuttu chi è latriceddu e sautinu ammenu sapi chiddu c’ava ffari e unni mentiri manu …”. Il messinese voterà sempre l’amico degli amici … scommettiamo? aspettate il 28 e vedrete … uno si può illudere e può sognare quanto vuole, ma poi come sempre i sogni moriranno all’alba (del 29 ottobre, nella fattispecie).
    E allora perchè votare? tanto poi ti accorgi che, a parte l’eccitazione del momento in cui eserciti il tuo diritto, le cose rimangono le stesse … anzi no: i soldi saranno ancora di meno perchè dovremo pagare il vitalizio a ‘dda gran “bip” di Nicole Minetti che lo maturerà a giorni (e quindi anche lei potrebbe dire: se non ora, quando?).
    P.S. Dice: ma tu sfascista e pessimista perchè non proponi? ok, obbligare l’eletto a consultazioni via web – e quindi a costo zero – ogni sei mesi, e se non hai fatto un “bip” in quei sei mesi, via e a casetta, e largo al primo dei non eletti.

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  20. Mi scusi Signora Carmela…pur apprezzando le sue buone intenzioni, mi permetto di farLe notare che
    le caratteristiche attribuite all’articolo sono proprio quelle attitudini che i più grandi maestri spirituali ci hanno invitato ad abbandonare ed oggi la politica può cambiare solo se ci liberiamo dalle vecchie abitudini. Stiamo vivendo una crisi di una portata storica eccezzionale. Dobbiamo cambiare radicalmente anche noi stessi.

    PASSIONE -“liberarmi dall’incubo delle passioni” Franco Battiato. …per non parlare di Gautama il Buddha.
    EMOZIONE -L’emotivita e’ negativa.Chi deve governare , la classe dirigente non può permettersi questo llusso. Deve essere competente ,preparata,scientifica e “centrata “sul bene pubblico.

    IDEALE -. Sconfina spesso nell’ideologia .Quanti guai sono ascrivibili all’ideologia?
    RABBIA – La rabbia non e’ un sentimento positivo. E’ umano troppo umano forse ma non fa bene all’anima ed allo spirito. Produce sempre guai e reazioni spesso violente. Lo stesso Grillo badi parla di “sputo virtuale”….Saluto cordialmente

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  21. Come il Piccolo Principe le mie rose le ho riconosciute e già scelte.Non starò arroccata sull’albero per rispetto dei ns avi e dei ns nipoti. Spero di non sbagliare e di non farmi venire i dubbi subito dopo aver messo la scheda nell’urna, soprattutto perchè consapevole che la storia siamo noi e che dall’esito delle elezioni siciliane potrebbe dipendere granparte del futuro del ns Paese.Non voglio più vergognarmi di abitare in questa terra ed essere accusata di complicità, ma incrociare fiera lo sguardo dei miei figli e poter dire loro:”Io c’ero quel 28 ottobre ed ho contribuito cn la mia piccola croce al cambiamento di questa sventurata Sicilia”.Non perdiamo quest’ultimo treno: abbiamo una grande responsabilità dimostrando di AMARE davvero la Sicilia, salvandola da questa decadenza infinita…
    PS.Rinuncio volentieri al tiro della scarpa perchè riuscirebbero facilmente a schivarla, figuriamoci, sono abituati a ben altri slalom … l’indifferenza e/o uno sguardo truce oppure gioiso perchè liberatorio è ben più eloquente!

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  22. Buonasera a Tutti Voi, ho letto con molta attenzione l’articolo della Signora Rosaria Brancato e i Vostri RISPETTABILISSIMI commenti. I motivi per andare a votare, come dicono alcuni di Voi, sono tanti e sicuramente non si racchiudono nei 10 punti della Signora Brancato. Volevo farVi una domanda: ANDARE A VOTARE IL 28 OTTOBRE, MA PERCHE’? MA PERCHI’? Lavoro nella FORMAZIONE PROFESSIONALE e Vi dico SOLO che NON PERCEPISCO LO STIPENDIO DA FEBBRAIO, non so quanti di Voi riescano a capire, SIGNORI MIEI FEBBRAIO. Mi alzo tutte le mattine e vado a lavoro facendo il mio dovere seriamente e con professionalità, lavorando anche in provincia, consumando benzina della MIA AUTO e pagando a MIE SPESE i caselli autostradali, rispetto gli orari di lavoro, anzi sforando quest’anno di 76 ore in PIU’ e naturalmente NON PAGATE. Desidererei formarmi una famiglia, anche perchè sono fidanzato da più di 10 anni, e la mia ragazza è disoccupata, perchè a sua volta non veniva pagata in un negozio d’abbigliamento del centro da 4 mesi e si è licenziata. Ditemi Voi cari amici di Tempostretto, A CHI DEVO VOTARE IO.. E PERCHE’? Per favore non rispondete che SE NON VOTO le cose NON cambiano, perchè SE VOTO CHE CAMBIA??????? Signori CHE CAMBIA????? Mi sono trovato per caso in uno dei tanti comizi elettorali dove erano presenti persone con BANDIERE e che APPLAUDIVANO a tutto ciò che INVENTAVA il cosidetto ONOREVOLE. Guardando quelle scene, pietose, mi sono sorte delle domande: MA LUI A VOI CHE VI HA DATO???? CHE VI DARA’???? MA VOI che applaudite LAVORATE TUTTI???? MA I VOSTRI FIGLI LAVORANO TUTTI???? Purtroppo mi sono dovuto rispondere SI, perchè lo acclamavano e lo guardavano come fosse S. Giuseppe in terra, allora mi sono risposto SI SOLO IO HO DEI PROBLEMI..Cmq finisco con il dire che una cosa è certa Amici miei, ci vuole una scossa per questa nostra bella terra, ma secondo me non la diamo andando a votare, ma come dice qualcuno STRAPPANDO LE SCHEDE ELETTORALI, per far capire FORSE, che siamo stanchi di tutte queste bugie.. Mi dispiace, MA IO IL 28 OTTOBRE NON VOTO.

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  23. Qualcuno avrà ritenuto esagerato l’accostamento ad Antonina Cascio della nostra Rosaria BRANCATO, ma ci vuole coraggio a scrivere e firmare l’appassionato articolo, a maggior ragione per una donna, che come giornalista è a diretto contatto con il sistema di interessi che pervade Messina. Raccolgo il tuo invito, cara Rosaria, e scriverò perchè andrò a votare con entusiasmo domenica 28 ottobre.
    Cari messinesi,userò il mio voto come una clava rivoluzionaria, che provocherà il cambiamento della vecchia classe politica, una cosa inimmaginabile fino ad oggi.
    Il voto della Sicilia funzionerà come una reazione a catena,
    cadranno il Lazio, la Lombardia e poi toccherà al Parlamento.
    Non bisogna avere PAURA del NUOVO SCONOSCIUTO, perchè il vecchio conosciuto HA MISERAMENTE FALLITO.

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  24. in risposta al lettore sotto:
    vedi,non andando a votare e’come quando vai in pizzeria e ti si chiede ” a che gusto la pizza” e tu dici…faccia lei,mi porti quella che vuole.
    Dopo, se ti viene servita una pizza da schifo, non ti lamentare, puoi anche non mangiarla, ma il conto lo devi pagare lo stesso.

    Io ho sempre scelto secondo un principio, mi chiedo: ma chi sto per votare e’IL MIGLIORE ?? migliore di me stesso, migliore degli altri??

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  25. Io voto,
    voto perché non voglio lasciare agli altri il mio futuro.

    Forse qualcuno penserà che sono presuntuoso nel pensare che il mio solo voto possa contribuire a cambiare la mia vita, ma mi piace pensarlo e sono orgoglioso di tentarci.

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  26. Complimenti alla Sig.ra Brancato, torna la volglia di leggere, riflettere e di agire.

    Vorrei aggiungere un ragionamento che riguarda i nostri ex amministratori, nemici della città !

    Il NEMICO DEL MIO nemico E’ MIO AMICO, pertanto voterò Movimento 5 Stelle.

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  27. Cara Rosaria,il genere femminile della tua professione è ben rappresentato,a livello nazionale,dalla GABANELLI con il suo REPORT. La tua collega,cronista d’inchiesta doc,ha un pregio,aprire squarci luminosi sul sentito dire,in questo caso del sistema di interessi,cui si nutre la classe politica italiana. Domenica ha fatto le pulci al sistema bancario e alle sue FONDAZIONI,anzitutto ha preso di mira la Cassa Depositi e Prestiti,che gestisce i risparmi degli inconsapevoli affezionati di POSTEITALIA. Finita la trasmissione tutto era più chiaro del raffinatissimo meccanismo FONDAZIONI,che la classe politica ha creato,per perpetuare e arricchire se stessa,con leggi fatte ad hoc,in una democrazia malata.Siamo in pieno feudalesimo,con tanti SIGNORI e i loro vassalli,valvassori,valvassini. La GABANELLI ha portato alla ribalta Franco BASSANINI,che pensavo uscito di scena,il santo protettore in vita della BUROCRAZIA ITALIANA,un comunista apprezzato anche dalla DESTRA e da BERLUSCONI,presidente di quella Cassa Depositi e Prestiti,che ha rifiutato l’intervista,richiamando la GABANELLI alla virtù della riservatezza. Riservatezza sui nostri risparmi,signor Franco BASSANINI? Della simpatia di BERLUSCONI nei confronti del comunista BASSANINI non mi meraviglio,Silvio ha un debole per i super BUROCRATI,vedi l’amicizia con PUTIN,che fu il capo del KGB sovietico. A BASSANINI dobbiamo quell’insieme di leggi,raffinate dalla DESTRA berlusconiana,che hanno trasformato lo Stato italiano simile a quello sovietico, il paradiso dei BUROCRATI. Chi governa veramente nei Comuni,Province,Regioni,Ministeri, la Politica o la BUROCRAZIA? E se la BUROCRAZIA fosse la Politica mascherata, vedi BASSANINI? Nelle vere democrazie,quelle anglosassoni,la BUROCRAZIA segue le sorti degli eletti,dopo il mandato va a casa,tranne in Francia dove è realmente terza rispetto alla politica.E’ una delle riforme URGENTI da fare.

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