Palagiustizia all'ex Margherita, ok del Genio Civile. L'appello dei dipendenti

Palagiustizia all’ex Margherita, ok del Genio Civile. L’appello dei dipendenti

Alessandra Serio

Palagiustizia all’ex Margherita, ok del Genio Civile. L’appello dei dipendenti

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domenica 01 Dicembre 2013 - 20:15

Il sindacato maggioritario e l'ufficio Tecnico della Regione presentano alla Commissione la relazione di fattibilità. E chiedono al Comune di bypassare gli "insabbiatori" del progetto per non perdere il finanziamento ministeriale.

C’ è l’ok del Genio Civile, cioè di un comparto della Regione , proprietaria del complesso. E c’è il sì anche del sindacato che raccoglie il maggior numero di dipendenti di giustizia del distretto Corte d’Appello di Messina, cioè Confsal Unsa, 276 lavoratori aderenti, più della metà del totale. Sia per Genio Civile che per la sigla sindacale, l’unica soluzione che consente di andare avanti nella realizzazione del secondo palazzo di giustizia prima che si vanifichi il finanziamento ministeriale è optare per l’ex Ospedale Margherita.

La Federazione Confsal Unsa, all’ultima riunione di Commissione manutenzione, il 19 novembre scorso, ha chiesto al Consiglio comunale di chiudere la partita con la Gmc, società aggiudicataria del bando mai decollato per la realizzazione ex novo, per evitare di esporre il Comune ai rischi di un pesante contenzioso, e procedere all’assegnazione dell’ex ospedale ad uffici giudiziari “affinché quantomeno si possa procedere a liberare i locali del giudice di pace e quelli del seminterrato di Palazzo Piacentini dove ogni giorno i lavoratori espletano le loro attività con seri rischi per la loro salute”. Il sindacato ha quindi chiesto al Genio civile di fornire un parere di fattibilità.

La relazione è quella dell’ingegnere capo del Genio Civile appunto, che in 9 pagine spiega come tre degli undici padiglioni dell’ospedale semi abbandonato di viale della Libertà posso contenere perfettamente tutti gli uffici che servono al funzionamento della giustizia in città. In più, spiega Sciacca, nella stessa area potrebbero trovare collocazione oltre al distaccamento Nord dei Vigili del fuoco anche la sede del Commissariato Nord, cui si aggiunge l’ufficio Stranieri della Questura, che in atto occupa un immobile comunale a titolo oneroso, 40 mila euro annui. L’immobile è dell’Iacp. Liberato, potrebbe essere destinato ad edilizia popolare. Costo totale dell’operazione di adeguamento del Margherita a Palagiustizia? : 14 milioni di euro, dei quali 10 milioni 125 mila euro da coprire col finanziamento del Ministero della Giustizia per la sistemazione dei padiglioni, che necessitano comunque di un adeguamento sismico e importanti interventi “pesanti”. Mentre altri 3 milioni 875 mila euro sono già a disposizione dell’amministrazione , tra Iva, collaudo, conferimenti in discarica e spese di gara. La grande struttura di viale della Libertà ha poi dalla sua anche l’ampia disponibilità di parcheggi, il capolinea del tram dall’altro lato della strada, lo svincolo Giostra-Annunziata ad un tiro di schioppo.

Ben diverse la condizione della ex Casa dello Studente, sulla centralissima e trafficata Cesare Battisti, non adeguata per diverse ragioni. Il sindacato si è unito ai firmatari del documento che ha lanciato l’ipotesi, magistrati, avvocati e dipendenti, facendosi portavoce della proposta in Commissione Manutenzione, quindi l’appello è ora a verbale. “Poiché ci siamo resi conto che un forte ostruzionismo spinge alcuni attori contro questa proposta, ci siamo fatti parte attiva facendo predisporre una relazione tecnico economica di massima”. “Contro” ci sono il Consiglio dell’Ordine degli avvocati e la Corte d’Appello, più propensa ad un palazzo satellite più vicino a Palazzo Piacentini. “Una scelta che serve ad avvantaggiare i poteri forti”, hanno tuonato i presidenti dei Quarto e Quinto Quartiere, che si sono appellati sia al consiglio comunale che alla stessa Commissione perché la procedura non rimanga impantanata, a scapito della città ed ad esclusivo vantaggio di chi già oggi ci guadagna, dai fitti di giustizia. Spingere sulla Casa dello Studente sapendo che è inadeguata, infatti, sembra una manovra cuscinetto tesa proprio a far sì che i tempi si allunghino fino a vanificare tutto.

7 commenti

  1. ogni tanto una proposta ragionevole…speriamo che come purtroppo spesso capita non sia la prepotenza dei potenti a vincere sul buon senso e sulla logica!

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  2. E’ la soluzione più ragionevole. Adesso bisogna concretizzarla

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  3. Al Margherita va fatta una vera e propria cittadella con tanti uffici. Il cittadino lavoratore che per sbrigare una cosa deve prendere un giorno di ferie deve riuscire a fare tante cose nello stesso luogo senza uscire pazzo. Tempo fa ho sentito che in Australia per prendere la patente di guida l’iter è il seguente: Si va nell’ufficio della motorizzazione, lì si pagano le tasse, ti scattano la foto e ti fanno la visita medica, il tutto in meno di un’ora. A Messina (e credo in tutta italia) l’iter è il seguente: Si va alla Motorizzazione in via La Farina, si ritirano i moduli, poi si va all’ex ospedale Margherita e si ritira il bollettino per la visita, dopodichè si va alla Posta e si pagano n.4 bollettini, poi si va dal fotografo a fare le fototessere, poi si va dal medico curante per il certificato anamnestico, raccolto il tutto si torna all’ex margherita e si fa la visita medica, a quel punto si va nuovamente in via La Farina e si consegna tutto, da lì passa un mese prima di poter fare l’esame. Per fare tutto questo ci vogliono almeno 3/4 giorni. Pensate ad un quartiere con tutti gli uffici in cui si entra alle 8:00 del mattino e si esce alle 12:00 con tutte le pratiche sbrigate, sarebbe un sogno

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  4. il sag unsa è un sindacato serio fatto di gente serie…..finora i confederati hanno fatto un buco nell’acqua………

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  5. Come potranno dirlo agli amici loro proprietari degli immobili regolarmente presi in locazione con affitti certamente non economici?
    Come potranno fare con chi è proprietario di palazzi interi ed è in attesa di trovare chi apre la porta (previa oliatura abbondante) all’affare della sua vita?

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  6. Finalmente una soluzione ragionevole ! Mi auguro che poi non si cambi idea.

    Se il “Margherita” non andasse bene per il secondo Palazzo di Giustizia, cosa si pensa del “Distretto militare” ? Non so quali uffici ci siano adesso. Ma, nel caso fosse libero potrebbe o essere adibito a Palazzo di Giustizia o,
    per esempio, potrebbe diventare una “Cittadella della salute”.

    Per avvalorare questa mia seconda proposta, sempre che al momento la struttura sia libera, vi racconto la mia “storia”.
    Io ( ho 73 anni e non guido),per potere usufruire dei presidi per diabetici, per mio marito, devo fare il tour che vi indico:
    1) devo andare dal mio medico di famiglia per avere una
    richiesta con la quale
    2) devo recarmi al Policlinico al reparto “diabetologia” per
    avere un’autorizzazione;
    3) devo poi presentare la succitata documentazione all’ASL,
    nel mio caso a Pistunina, per raggiungere la quale devo
    prendere prima il tram e poi, allo zir, un bus (dato che io
    abito in zona piazza del Popolo);
    4) mi vengono consegnate le autorizzazioni (per sei mesi) con
    le quali ogni mese posso ritirare, in farmacia, i presidi
    per effettuare i controlli glicemici. E poi, passati i sei
    mesi, ricomincia il tour !
    A quanto io sappia, dal diabete non si guarisce e allora perché non eliminare tutti i passaggi dal n°2 al n°4 e lasciare solo il primo, ossia la richiesta del medico di famiglia che conosce bene il paziente?
    Tutto questo per dire che una struttura adeguata al centro della città sarebbe un aiuto per tutti i bisognosi di cure. In questa richiesta, naturalmente, includo anche la struttura del “Mandalari” a Giostra.
    Mi piacerebbe avere una risposta in merito a quanto sopra esposto. Grazie !!!

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  7. Se la cosidetta parte antica dell’ex Ospedale della Regia Marina, Regina Margherita, fosse stata appena costruita oppure pienamente ristrutturata, sarebbe questa una idea legittima. Ma allo stato di fatto attuale delle condizioni di uso e manutenzione di questo ex P.O., sarebbe piu’ onesto e razionale valutare il bilancio tra costi e benefici. In altre parole : è economicamente convenienente ristrutturare e mettere tutto a norma (impianto idrico, elettrico, rete telematica, condizionamento dei locali per chi avrà questi locali ????? Oppure non sarebbe meglio, anche dal punto di vista sicurezza pubblica, pensare a nuovi edifici, posti in altro luogo della città ???? Insomma … un po’ di “occhio vivo” non guasterebbe.

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